Come già pubblicato in esclusiva dal nostro giornale, un ramisetano si candida a sindaco di Palanzano. La lista civica si chiama "Cavalieri di Palanzano" e il motto scelto dalla squadra capitanata dal candidato sindaco è: "Diamo un futuro alla montagna". Franzini promette assenza assoluta di interessi personali, trasparenza, voglia di cambiare senza stravolgere, disponibilità al confronto, realismo politico, ricerca di sinergie con tutti gli enti che possono venirci utili, rispetto delle priorità, comparabilità economica tra opere pubbliche e opere private, opere pubbliche per essere progettate nel tempo per durare ed essere definitive.
Ovviamente i "Cavalieri di Palanzano" si batteranno all'unisono per la diga di Vetto e la fondovalle dell'Enza. Gran debutto questa sera, sabato, alle 20,30, alla Locanda dei Cavalieri di Ranzano. Chissà se le antiche Valli dei Cavalieri torneranno in pista dal lontano passato per restituire dignità e importanza a queste terre, lasciate sole per troppo tempo, grazie ad un sindaco ramisetano che potrebbe, presto, cingersi con la fascia tricolore da primo cittadino di Palanzano.
Sei sempre attento ai problemi della nostra montagna, con la tua semplicità e competenza sarai un grande sindaco per tutti i cittadini di Palanzano. Tanti auguri.
(Farina Fiorello)
Le persone come Lino Franzini dovrebbero essere a Roma per sistemare un po’ di cose e riportare la politica al servizio dei cittadini e non in un centro di potere. Nel breve periodo che lo abbiamo avuto a Ramiseto ha lasciato il segno; una persona leale e onesta che in poco tempo aveva trasformato e unito il paese. Il progetto di fusione di Ramiseto lo ha molto amareggiato e credo che il suo allontanamento sia dovuto a questo. Auguri Lino e non abbandonare mai il progetto della diga di Vetto; l’unica opera che impedirà lo spreco delle acque montane e darà un futuro e una speranza ai paesi montani.
(Davide)
Quindi a Ramiseto ci sarà una sola lista capeggiata da Dolci? Se sarà così ciò dimostra come l’alto crinale sia ormai abbandonato da tutti, anche dalle forze di centrodestra che non hanno nessun interesse ad amministrare territori così poveri e spopolati. Nei piccoli comuni come Ramiseto, Busana, Vetto, ecc. non si vota il partito ma il famigliare, l’amico, il conoscente che appartiene alla lista. Non c’è niente di male in tutto ciò, solo rappresenta una logica conseguenza del vivere in piccoli paesi dove ci si conosce tutti. Il rovescio della medaglia potrebbe essere che in un tale sistema sociale si perde l’aspetto del confronto, del dialogo, che sono il sale della democrazia, a scapito di vari personalismi e clientelismi che chiudono ancor di più il nostro già piccolo orizzonte.
(Eb)
Tanti auguri a Franzini, io sono spesso a Ramiseto e sinceramente una persona come lui era sprecato, perchè tanti ramisetani non hanno saputo apprezzare la persona che è e ora si dovranno digerire in qualche modo la lista unica, mah!
(F.R.)