Il 3 aprile è una data simbolo per il mondo della discoteca Settanta/Ottanta e Hippies e Paninari non poteva non occuparsene. La luce stroboscopica sta già illuminando la pista con la sua tipica intermittenza robotica. Anche la mirror ball è li al suo posto che sta già girando, riempiendo la sala con tutti i suoi colori scintillanti. In molti avranno riconosciuto l’ambientazione tipica di una discoteca, però non stiamo parlando di una discoteca qualsiasi ma della Discoteca per antonomasia, il mitico Studio 54, dove musica, spettacolo e trasgressione andavano strettamente a braccetto. Era il 3 aprile del 1977 quando si aprirono le porte di quella che verrà in seguito soprannominata "La Disco" newyorkese, ed era situata nella 54esima strada a Manhattan in un vecchio teatro costruito nel 1927 che in seguito, a partire dal 1943, venne usato dalla CBS come studio televisivo. Da lì il nome che i due proprietari Steve Rubell e Ian Schrager trovarono per il locale.
In consolle si alternavano due deejay, veri e propri pionieri del mixaggio su vinile, nomi adesso leggendari: Nicky Siano che suonava nei giorni feriali e Richie Kaczor, che invece lavorava nel fine settimana. Richie suonò durante la serata di apertura e la prima canzone in assoluto a girare sul piatto del giradischi dello Studio 54 fu Devil’s Gun, dei C.J & Company. Il locale fu progettato in sole sei settimane, venne conservato e restaurato l’arredamento barocco originale lasciando quasi intatta la struttura teatrale originale. L’enorme pista da ballo, circa 1800 mq, collocata nella platea originale, venne riempita di luci ed effetti luminosi. La postazione del Dj invece era dove un tempo c’era il palcoscenico, quindi rialzato rispetto alla pista mentre nella ex balconata venne ricavata la zona dei divani. Tutto intorno alla pista da ballo c’erano divanetti d’argento e il bar principale, a forma di diamante e rivestito da specchi, era situato sotto i balconi, vicino alla pista.
Al terzo piano, invece, con vista sul balcone e l’enorme pista da ballo, era situata quella che veniva detta "la stanza di gomma", la Rubber Room, una stanza con un bar high-tech e interamente rivestita da uno spesso strato di gomma alle pareti, in modo da essere lavate con più facilità, visto l’uso e l’abuso di sesso e droghe che si consumavano quotidianamente nella stanza. Nel seminterrato invece c’era la sala più ambita e segreta, la sala V.I.P. dove vi si accedeva solo su invito personale dei proprietari e dove non era difficile trovare personaggi come Andy Warhol, Diana Ross, Liza Minnelli, Salvador Dalì o Elton John, solo per citarne alcuni. Nel 1979 in seguito ad un’indagine che accuserà i due proprietari di aver frodato il fisco per oltre 2 milioni di dollari il club verrà chiuso; inoltre durante una perquisizione nel locale verranno rinvenuti altri soldi e cocaina nascosti tra le pareti, eventi che ne chiuderanno per sempre i cancelli.
Sono tanti gli episodi leggendari avvenuti proprio all’interno dello Studio 54, tra tutti ricordiamo quella notte del maggio 1977 quando per il suo compleanno Bianca Jagger entrò nel mitico club in sella ad uno splendido cavallo bianco e condotto da un ragazzo completamente nudo, vestito solamente da un antesignano bodypaint. Altra curiosità legata allo Studio 54 riguarda i due giovanissimi Nile Rodgers e Bernard Edwards, del celebre gruppo degli Chic. I ragazzi erano stati invitati al locale da Grace Jones che voleva lavorare con loro per la preparazione del suo prossimo album. Quando Nile e Bernard si presentarono davanti l’ingresso dello Studio, la vigilia di Capodanno del '77 l’impiegato alla porta non trovò i loro nomi nella lista degli invitati e furono invitati ad allontanarsi. Si dice che i due giovani allora tornati a casa furiosi come non mai si misero a scrivere un brano completo in soli 30 minuti che intitolarono Fuck Off’ e ispirata proprio a quella spiacevole serata. Il brano in seguito diventerà uno dei più grandi successi del gruppo e il titolo venne, per ovvie ragioni, cambiato in Freak Out, vendendo oltre 6 milioni di copie, solamente negli States. Ma questa è storia, così come la storia scritta dallo Studio 54, che a 37 anni di distanza continua a farsi sentire. Episodio 44 dedicato alla ricorrenza della nascita del mitico Studio 54 ma non solo. Grande musica e grandi emozioni dalla Carovana di Dj Joppa.
Un saluto al volo da Sasso Marconi ragazzi, sono dei vostri via streaming!
(Mara ’62)
Ciao, suono in una band di Parma da anni, cover e non solo, una sera in un pub in città, prima del concerto, erano collegati con la vostra trasmissione. Da allora, quasi 6 mesi, vi ascolto sempre, compatibilmente alle mie serate, ovvio. Faccio i complimenti per la professionalità a Dj Joppa per la selezione musicale sublime, a Pigna per le chicche gossippare e di costume sugli anni Ottanta. Siete fortissimi.
(Alessia Galeotti)
Sono un vostro fan della prima ora e amante della Ducati, ho visto che spesso sulla vostra pagina di Facebook interfaccia uno dei capi storici dei “Desmo Boys”, ovvero il Giudice. E’ possibile vedere ad un prossimo raduno Ducati su a Castelnovo un live degli H & P? Secondo me l’accoppiata sarebbe perfetta. Musica e parlato speciale (come al live Abm dove ero presente) e moto incredibili. Dai, organizzate qualcosa! Dimenticavo, vi ascolto da Roncolo di Quattro Castella con il pc.
(Paolo Ferrari)
Raga, non sono sparita e spesso sono dei vostri ma sapete che faccio serate fino a Madonna di Campiglio. L’altra sera a cena con Miky Garzilli e Jean Robert Jacobone abbiamo parlato di voi, una piccola grande trasmissione che a “Studio Più” non abbiamo, solo mixato anni Ottanta quando non ci sono le dirette. Vi rinnovo i complimenti, continuate alla grande e qualcuno in alto magari vi sta già ascoltando, chissà. Mai dire mai. Bacio ad Alle.
(Silvia Aurienti – La Sill Punto K)
Contagiato da un amico anche io vi ascolto da Genova, in streaming, da quasi un anno. La Carovana è unica!
(Sergio Notari)
Mi piace molto il fatto che Hippies non sia soltanto musica, peraltro ottima di Dj Joppa, ma anche il raccontare storie come quella dello Studio 54 e quindi ringraziamo Pigna e chi, prima di lui, ci delizia con tanti begli “articolini”. Ciao e continuate così, vi ascolto da Castelnovo ne’ Monti, in Fm!
(Antonellina ’67)
Anche stavolta ci mettete in imbarazzo e vi ringraziamo per tutto questo affetto, specie da fuori Castelnovo Monti, arriva sempre inaspettato. Siamo un gruppo di amici con tanta passione, guidati da un uomo, Dj Joppa, che ne ha fatta una ragione di vita. Silvia, grazie anche a te, che sei una professionista, perchè riesci a darci un sacco di energia. Lavorare in una grossa radio ti permette di dare giudizi anche sul “piccolo” e ne siamo strafelici. Non so cosa succederà, ma so che per ora ogni giovedì ci metteremo tanta carica per divertirci e divertire. Vi aspettiamo stasera!
(Alessandro Pignedoli, H&P)