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Destinazione Kahla

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Kahla

Anche quest’anno una rappresentanza del Comune di Castelnovo ne' Monti parteciperà nel mese di maggio alle commemorazioni ufficiali in programma nella località di Kahla, in Turingia, tristemente famosa perché negli ultimi anni del Reich nazista vi fu realizzata, attraverso il sacrificio di moltissimi lavoratori forzati deportati, una fabbrica sotterranea per costruire gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. Molti furono anche i deportati dall’Appennino reggiano destinati a Kahla e diversi non fecero più ritorno. Il viaggio a Kahla si inserisce a proseguimento delle iniziative dell’Amministrazione comunale dedicate alla Giornata della Memoria 2014 ed è organizzato dagli assessorati alla scuola e alla cultura, in collaborazione con il Centro sociale "Insieme".

Le commemorazioni si terranno a Kahla il 9 e 10 maggio prossimi. Al viaggio prenderà parte anche la classe VB della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Castelnovo ne' Monti.

“Dal 2000 circa, tutti gli anni, una delegazione del nostro Comune partecipa alle commemorazioni a Kahla. Quest’anno estendiamo l’invito a partecipare – spiega l’assessore alla scuola Mirca Gabrini - a tutti, e non solo ai parenti dei caduti o deportati, ai consiglieri e ai cittadini di Castelnovo ma anche ai sindaci, alle ex forze combattenti, alle associazioni e ai cittadini degli altri comuni della provincia di Reggio Emilia da cui tante persone furono deportate nel campo di lavoro in Turingia. Durante il ME-262-Kahlasoggiorno si farà visita il 9 maggio al campo di concentramento di Buchenwald, al Museo e alla collina del Walpesberg, sotto la quale fu realizzata la fabbrica dei caccia a reazione Messerschmitt 262, partecipando anche alla cerimonia al memoriale sorto sulla stessa collina. Il 10 maggio si terrà la cerimonia di commemorazione dei caduti a Leubengrund e al cimitero di Kahla. Al termine della cerimonia il sindaco di Kahla accoglierà in municipio tutta la delegazione e ha organizzato un momento di scambio e confronto tra gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Castelnovo ne’ Monti, che parteciperà al viaggio insieme ai loro genitori e insegnanti e alcuni studenti tedeschi. I nostri ragazzi presenteranno una loro ricerca su Kahla 'Da una montagna di sofferenza a una montagna di speranza' che hanno realizzato durante lo scorso anno scolastico e per la quale hanno ricevuto un premio in denaro dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna – Progetto concittadini. Penso che sia un’occasione importante e unica in cui, oltre a rendere omaggio alle vittime e ai deportati, si passerà il testimone tra generazioni diverse, indispensabile per evitare che chi rappresenta il nostro futuro non conosca o dimentichi ciò che ha drammaticamente segnato la vita dei nostri concittadini e sul quale si fonda la nostra storia di tutti noi”.

L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti ha prenotato un pullman per circa 50 partecipanti e le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 6 di aprile p.v.

Per informazioni sulla partecipazione al viaggio è possibile rivolgersi alla Biblioteca comunale “R. Crovi”- Sig.ra Stefania - tel. 0522610204.

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A poca distanza da Kahla, cittadina nella Turingia tedesca, nel periodo della seconda guerra mondiale si trovava il campo del Walpersberg, dove in una serie di cunicoli sotterranei lunghi chilometri venivano costruiti gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. Qui i nazionalsocialisti comincia­rono a partire dall’aprile del 1944 la costruzione dell’impianto sotterraneo per la costruzione di aerei. Ben 1200 aerei del tipo “Me 262” dovevano ogni mese decollare dalla pista. Più di 15.000 uomini dovettero lavorare sulla e nella montagna; tra questi più di 13.000 come lavoratori coatti e prigionieri di guerra stranieri, costretti a lavorare in condizioni inumane, sotto la guida dell’incaricato generale per l’impiego di manodopera, Fritz Sauckel. Ufficialmente 1.000 di loro, ma probabilmente molti di più, persero la vita per colpa delle pessime condizioni, l’alimentazione insufficiente, il lavo­ro duro e faticoso e per il barbaro arbitrio delle guardie. I deportati di Castelnovo che vissero la terribile esperienza di questo campo e che non ne fecero ritorno furono Inello Bezzi, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Attilio Coli, Ermete Zuccolini e Francesco Toschi. Sulla collina sede un tempo del campo, nel memoriale si trova una lapide in loro ricordo posizionata dall’Amministrazione comunale di Castelnovo già diversi anni fa. Ogni anno qui si danno appuntamento delegazioni ufficiali provenienti da numerose nazioni europee: Italia, Belgio, Russia, Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia.