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La versione di Luca

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Luca Pigozzi
Luca Pigozzi

Proponiamo la lettera inviata da Luca Pigozzi al Direttivo Pd di Villa Minozzo. Segue il comunicato stampa diffuso ieri dal Circolo locale di quel partito.

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Nel 2012 a Villa è nato il comitato Villa per Renzi al quale ho aderito e nell’ottobre del 2013 ho assunto il coordinamento del comitato, portando avanti con convinzione l’idea vincente del rinnovamento che ha portato alla vittoria Matteo Renzi alle scorse primarie per la segreteria del partito. Sempre a ottobre mi è stata avanzata la richiesta di partecipare al gruppo di lavoro del circolo PD di Villa Minozzo, nello specifico di far parte del Direttivo. Mercoledì 30 ottobre 2013, durante l’assemblea degli iscritti PD di Villa, si è votato il nuovo Direttivo, del quale ora faccio parte. Come Direttivo abbiamo iniziato immediatamente a lavorare e ad incontrarci frequentemente per intraprendere un percorso di lavoro e contenuti largamente condiviso. Il 28 gennaio il Direttivo ha proposto all’assemblea di vagliare l’ipotesi delle primarie per la candidatura a sindaco alle elezioni comunali che si terranno questa primavera. La questione è stata discussa dai presenti che ne hanno deliberato lo svolgimento.

Sempre quella sera è stato istituito il Comitato garante. I tempi di consegna delle candidature alle primarie sono stati fissati alle ore 12 di lunedì 3 febbraio, mentre per la raccolta firme vi era tempo sino al 12 febbraio. Domenica 2 febbraio durante il direttivo pomeridiano ho avanzato la mia candidatura alle primarie. Il giorno seguente (3 febbraio), alle ore 12 era pervenuta solamente la mia candidatura, al che è stato indetto un direttivo urgente per la sera stessa. Al Direttivo, al quale Alessandro Govi non era presente, aveva fatto pervenire la richiesta di una settimana di proroga per motivi personali e famigliari. La proroga è stata concessa dal Comitato garante fino a giovedì 6 febbraio (sempre alle ore 12), convocando anche un’altra assemblea degli iscritti per venerdì 7 febbraio. Giovedì mattina e venerdì pomeriggio in poche ore ho raccolto, con il Garante, una novantina di firme.

Venerdì 7 all’assemblea si è preso visione della mia sola candidatura ed è stato esposto il “ticket”. A fine assemblea i garanti hanno prolungato ulteriormente i tempi per le candidature, facendoli combaciare con la data della consegna delle firme prevista per mercoledì 12 alle 12. Nel frattempo si sono susseguiti diversi incontri e chiamate che proponevano varianti sul ticket e sulla mie possibilità di scelta nel caso in cui fossi stato l’unico candidato.

La mia idea di rinnovamento, non solo delle figure ma soprattutto dei metodi, ha trovato pareri fortemente contrastanti, sia all’interno del circolo che nel direttivo. All’ultima assemblea si è parlato più della mia inesperienza che di altro, inesperienza che è reale ma che fa parte della parola rinnovamento, alla quale va associata sicuramente una squadra forte. Ci siamo, a mio avviso, concentrati troppo a pensare su come battere gli avversari piuttosto che come costruire una squadra seria, forte con una metodologia innovativa.

La mia linea, renziana, era chiara sin dall’inizio, e le parole che la caratterizzavano e la caratterizzano sono sempre le stesse: primarie; obiettivo unico per tutta la squadra; niente “inciuci”; progetto limpido e condiviso con percorso di ascolto e costruzione del programma; squadra giovane (politicamente) ma forte e capace, con esperienze e qualità; preferisco perdere bene che vincere male (concetto nuovo difficile da digerire dalla politica dei mammut).

Questo non l’ho trovato, se non in pochi di voi; troppo pochi però per andare allo sbaraglio contro un sindaco uscente, Luigi Fiocchi, che sicuramente è indebolito rispetto alle scorse elezioni ma che comunque ha tutti i vantaggi di essere da 5 anni sul territorio con una squadra coesa e avendo anche vinto alla lotteria del “Click day” pochi giorni fa. Alcune persone, che vengono anche definiti “poteri forti”, continuavano a fare pressioni a me e ai miei sostenitori…

Alcune persone hanno perso più tempo a denigrare la mia candidatura nel paese piuttosto che cercare di convincere la gente che l’idea del nuovo e della squadra forte sarebbe risultata vincente. E per tale ragione non sono riuscito sinora e non riuscirò a portare avanti la mia idea di rinnovamento. Il mio pensiero sul “ticket” non è positivo, è stato proposto male e sicuramente fuori tempo utile, proposto come “piano B” dell’ultimo secondo, proprio perché esisteva solo il “piano A” con la certezza di portarlo avanti senza alcuni ostacoli.

Probabilmente deluderò, in parte, coloro i quali mi hanno sostenuto in questi giorni, coloro i quali hanno creduto in me sin dai primi giorni, coloro che speravamo nella mia figura per determinare un momento di cambiamento. A loro rispondo e risponderò personalmente, uno a uno, con la serenità di aver fatto il possibile per cercare di cambiare un qualcosa che, almeno a Villa Minozzo, non vuole essere intaccato, un sistema “incriccato” da anni che gioca all’autolesionismo interno piuttosto che a trovare un percorso comune e condiviso. La coerenza e gli ideali forse non fanno parte di una certa politica, ma sicuramente fanno parte della mia vita e della mia persona.

Mi defilo per queste ragioni, nonostante avessi tutta la voglia di mettermi in gioco per questo Comune e per questo Partito, in cui milito già da diverso tempo. La mia decisione è quella di rimettere la mia candidatura, visto il percorso travagliato e mal digerito dalla maggior parte del Circolo di cui faccio parte.

Un paio di cose che ho visto in questi mesi mi sento in dovere di esprimerle perché servono a fare un’attenta analisi e riflessione. Le assemblee degli iscritti sono partecipate da una quindicina di persone, autorevoli e legittimate alla decisione, ma riflettiamo sul perché in passato erano ben più affollate. Il Direttivo ha lavorato da novembre 2013! Composto come fosse un comitato pre-elettorale, assumendosi le responsabilità di 5 anni di buio politico a Villa Minozzo. Nel 2009, seguendo un percorso simile a quello di quest’anno, abbiamo perso le elezioni comunali, allontanando potenziali giovani emergenti. Non si è voluto rischiare con dei giovani deboli ma il risultato è stato pessimo anche con le esperienze messe in campo all’ultimo minuto. Nel 2006 fu scelto Fiocchi come candidato sindaco del centrosinistra dopo aver esposto un altro candidato giovane, che all’epoca, oltre che uscire sui quotidiani come candidato, fece delle uscite in assemblee pubbliche in 3 o 4 frazioni. Non voglio insegnare niente a nessuno, in special modo ai “guru” della politica locale, ma rendiamoci conto del livello che ogni volta viene toccato, rendiamoci conto che ogni volta buttiamo al vento un giovane per rimettere in pasto agli elettori uno dei soliti nomi.

Nel caso di bisogno rimango a disposizione per lavorare in “back office” sul materiale, sulle idee e sul programma (in parte ho abbozzato dei concetti), per il resto non preoccupatevi, tutti quelli che avete sentito in questi giorni hanno espresso forti perplessità sulla mia candidatura, hanno evidenziato forti debolezze e, credetemi, una nullità come la mia figura non arrecherà danni uscendo dal vostro “Sistema”, sperando che le voci da voi ascoltate siano davvero diverse da quelle che sentivo quotidianamente io.

Ringrazio di cuore chi, in questo periodo, mi ha sostenuto e ha creduto in me, ma soprattutto ha creduto in una linea corretta, chiara e trasparente. Ammesso che ci siano stati. Grazie.

(Luca Pigozzi)

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Nel contempo, ieri dal Pd villaminozzese è stato diffuso il seguente comunicato.
 

Durante l’ultima riunione del Circolo PD di Villa Minozzo Luca Pigozzi ha ritirato e rimesso nelle mani del Direttivo e dell’Assemblea del PD di la propria candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative.

La decisione di Luca Pigozzi è maturata in relazione al fatto che alcune forze politiche, con le quali si sta cercando di raggiungere un’intesa, hanno avanzato riserve sulla proposta del PD di Villa ed a seguito della constatazione che il consenso che si poteva creare attorno alla candidatura innovativa di Luca Pigozzi, sia tra gli iscritti che tra molti simpatizzanti, non è stato così ampio come invece ci si poteva aspettare ed auspicare.

Questa situazione ha generato dubbi e preoccupazioni tra tanti di noi oltre che nello stesso Pigozzi.

La proposta, innovativa nella persona e nei modi e la difficoltà a farla passare tra una base che richiedeva anche una altrettanto forte componente di esperienza e visibilità, ha fatto sì che non ci fossero più le condizioni per proseguire.

Ringraziamo Luca Pigozzi per il suo impegno, per il suo coraggio e per la voglia di mettersi in gioco, certi  di averlo comunque parte attiva nella costruzione di un progetto politico del centro sinistra di Villa Minozzo per il quale c’è bisogno del suo contributo di freschezza ed entusiasmo.

(Circolo Pd Villa Minozzo)

 

15 COMMENTS

  1. Peccato che a questo gioco al massacro (o al consolidamento del potere dei soliti noti) si sia prestato Govi. Perchè a quanto pare a Villa Minozzo il Pd non si è ancora accorto che il segretario non si chiama più Palmiro Togliatti.

    (Fulminant la Penna)

    • Firma - Fulminant la Penna
  2. Caro Luca, ti faccio i miei complimenti per la tua decisione e per le parole che hai espresso e rispecchiano il pensiero di tutti, indipendentemente dall’idea politica. Al PD di Villa Minozzo interessa vincere e non si ferma un attimo a pensare e ad ascoltare le critiche che quotidianamente vengono fatte. Non gliene frega di avere gente nuova, anche giovane e inesperta come te, da far crescere all’interno di un PD serio e non vecchio e incriccato come è da tempo. Non hanno rispetto per nessuno e tanto meno per gli elettori. Forse credono che cambiando un nome la gente si farà convincere, ma non si rendono conto che le persone sono stanche, ridono delle loro mosse e il candidato che dovrà prendere il tuo posto deve avere del fegato per farlo e “non sarà certo apprezzato per questa mossa”. Sono sincera, ho pensato anche io più volte a come potessi prenderti carico di una responsabilità così grande, però ad ognuno la sua scelta e tu con coraggio avevi fatto la tua! La parte finale del loro comunicato è ridicola, se ci tenevano così tanto al rinnovamento perchè non continuare sulla strada che avevano intrapreso e creare una squadra senza pensare “solo” a come battere Fiocchi? Come dici tu: “preferisco perdere bene che vincere male (concetto nuovo difficile da digerire dalla politica dei mammut)! In bocca al lupo!

    (GG)

    • Firma - GG
  3. Pessima scelta del PD che si dimostra ancora una volta come Poco Democratico più che Partito Democratico. Di sicuro queste mosse non fanno che far perdere ancora di più la fiducia agli elettori.

    (A.R.)
    P.S. Il comunicato stampa del circolo è tragicomico!

    • Firma - A.R.
  4. Avevo già espresso un’ammirazione sincera per il coraggio di Luca Pigozzi. Comodo, si dirà, per chi è dall’altra parte e gioisce nel vedere farsi avanti il candidato più debole. Eppure non è questo. “Preferisco perdere bene che vincere male”, non posso che condividere. Quando nel 2009 accettai di far parte del gruppo di Fiocchi ero certo che avremmo perso. Dall’altro lato c’era un mostro sacro come Bargiacchi e dalla mia un ex sindaco sfiduciato perchè troppo testardo e lamentoso, si diceva. Eppure la gente ha capito che era il momento per cambiare, e lo ha detto chiaramente. Ti rimprovero due cose, Luca.
    La prima è che il finanziamento 6000 campanili non è stata solo una lotteria. E’ stata anche cura, attenzione e preparazione metodica, anche sulla velocità della mail dalla quale far partire la richiesta. La seconda è il non avere mai, in questi ultimi cinque anni, cercato la condivisione della tua voglia di rinnovamento e di unire le forze giovani con noi, che non avremmo certo lasciato che a tenerci distanti fosse una bandiera. Lo hanno invece fatto i mammut, a partire da un paio di mesi fa, con i buoni consigli di chi pensa che proprio non si possa fare a meno di loro. Tranquillo, il tempo è galantuomo.

    (Davide Marazzi)

    • Firma - Davide Marazzi
  5. Pd maestro nel creare psicodrammi anche a livello locale, a quanto pare. Lettera del Direttivo ridicola e un po’ pelosa nella parte finale. Govi non si presenta alle primarie (per paura di perderle?) poi rispunta dopo lo psicodramma, Fiocchi ringrazia. Dilettanti allo sbaraglio, voi, non Luca Pigozzi…

    (S M)

    • Firma - S M
  6. Caro Luca, ammiro il tuo coraggio e la tua abnegazione nel metterti in gioco in un momento non facile per nessuno, tanto meno per un giovanissimo come te. Ora però io non esiterei un minuto ad abbandonare una squadra che trova motivo di gioia anche nelle sconfitte, addossando sempre la colpa a qualcun altro, mai a se stessi. Penso che anche questa volta abbiano trovata la strada giusta per perdere di nuovo le elezioni a Villaminozzo. E’ proprio il caso di dire che anche questa volta hanno buttato il bambino con l’acqua sporca, avevano un’opportunità di riprendersi il Comune ma, per paura di perdere un poco di prestigio, preferiscono ritornare alla finestra, criticando tutto, a prescindere dal bene o dal male di chiunque andrà a governare un Comune disastrato quale è Villa. Alla faccia del rinnovamento.

    (Beppe Bonicelli)

    • Firma - BonicelliBeppe
  7. La vicenda palesa per l’ennesima volta il modus operandi del PD villaminozzese: i soliti noti si muovono nell’ombra con un solo obbiettivo (ormai da 10 anni), liberarsi di Fiocchi. Non interessa proporre alternative, figure e idee nuove, ma riappropriarsi del giochino che ormai non controllano più da una decina d’anni (leggessi il “vincere male” indicato da Pigozzi). Sembra di rivedere il PD nazionale nel suo più becero antiberlusconismo, una delle stagioni (assieme al berlusconismo) più tristi della nostra storia. Spero invece che il gruppo “Sì Uniti” presenti un giovane con un minimo di esperienza per continuare sulla strada del rinnovamento.

    (Tyrion Lannister)

    • Firma - Tyrion Lannister
  8. Ciao Luca, nel mio piccolo ho provato anche io a smuovere le acque in montagna, in un PD che dovrebbe essere una casa progressista, ma che a volte sembra la rappresentazione più ostinata del conservatorismo. Lo dico senza polemica, é giusto accettare i risultati, anche quelli che a volte sembrano andare in direzione opposta al resto del paese. Ma credo che senza il sostegno del partito neanche tu possa avere quella serenità e quella forza necessaria durante una campagna elettorale. Ti consiglio però di non cambiare, di non uscire dal PD, di non conformarti, sarà lo stesso Partito Democratico che prima o poi capirà che sta sbagliando e sono sicuro che, un giorno, ti rincorrerà. Vedi, il paradosso di questi tempi é che un ragazzo di 32 anni viene considerato un giovanissimo, una inesperta matricola. Ma la realtà temo sia un’altra, una persona a 32 anni non ha alle spalla una militanza decennale all’interno di un determinato circolo e questo crea un problema. Fino a che un direttivo del PD non ha la certezza che il candidato sindaco non la pensa esattamente come loro non ci sarà speranza e verrà visto come un pericolo. Questo è ancora più evidente nelle piccole realtà e ricorda che qualsiasi critica interna potrà essere usata contro di te, con la scusa che stai dividendo il partito e quindi sei una minaccia. Sono convinto che la storia dei prossimi anni cambierà questo panorama orwelliano e lentamente, anche nelle realtà più remote, la sinistra capirà che la strada giusta da seguire è quella aperta da Matteo Renzi, senza entrare nel merito del suo ruolo da Primo Ministro, ma grazie alla discontinuità all’interno del partito.

    (Matteo Manfredini)

    • Firma - Matteo Manfredini
  9. Caro Luca, ti esprimo la mia solidarietà; è rincuorante poter riconoscere che esiste chi ancora si muove per il bene del popolo. Sembra che il nuovo e il vecchio PD si fondano in un cumulo di stucchevolezze, scuse e falsi problemi per riaffermare la conservazione del potere consolidato e non il bene dei cittadini.

    (Alle)

    • Firma - Alle
  10. Mi stupisce l’affluenza di commenti di elettori favorevoli alla strategia di partito. Son d’accordo: dilettanti allo sbaraglio. Adesso chi viene, tanto per sapere, Paolo Bargiacchi o Alessandro Govi a perdere le elezioni?

    (Andrea Ruggeri)

    • Firma - Ruggeri Andrea