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“Marciapiedi da stupore”

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Marciapiedi viale Bagnoli (27.2.2014)

Riceviamo e pubblichiamo.

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Ogni cambiamento nella vita ti porta a vedere molte cose in maniera diversa, la maternità mi ha portata a guardare con stupore i marciapiedi di Castelnovo ne' Monti. Sono mamma da 5 mesi, ma i marciapiedi di Castelnovo li ho percorsi per quasi una vita; eppure, mai avevo notato quanto siano difficili, per chi come me, li percorre con un passeggino. Prendiamo per esempio via Roma: ho notato che per attraversare sulle strisce pedonali si deve sempre scendere dal marciapiede, spesso anche alto, oppure se da un lato c'è l'apposita rampa dal lato opposto c'è il gradino; questo rallenta molto lo sgombero della strada, a mio avviso in maniera anche pericolosa.

Spostiamoci in viale Enzo Bagnoli. Qui arriva il peggio... Ogni 20 metri (indicativamente) un simpatico albero posto al centro del marciapiede ti costringe a scendere in strada (con tanto di gradino), superare l'albero e risalire sul marciapiede; e cosi via per quasi tutto il tratto, tanto che se riesci a raggiungere la meta sana e salva ti senti davvero forte! La mia perplessità maggiore, però, è su quanto possa essere amplificato il mio problema, per i portatori di handicap, tanto per intenderci, per coloro che sono costretti su una carrozzina: penso sia molto difficile per molti di loro spostarsi in maniera indipendente, ma anche accompagnati. Detto ciò, io non so se la situazione che ho descritto sia regolare, magari sì; ciò che so è che non mi sembra sicura, nè per i pedoni nè per gli automobilisti, che spesso devono schivare chi non può stare sul marciapiede.

(Serena)

 

11 COMMENTS

  1. Pienamente d’accordo. Avevo già segnalato il problema (quando anche io come te sono diventata mamma 20 mesi fa) ma molto probabilmente non è mai stato preso in considerazione! Ora ho un altro figlio e non ti dico con il passeggino doppio che lavorata bisogna fare prima di arrivare in centro! Brava Serena, speriamo che altri genitori segnalino il problema!

    (Monica Lisanti)

    • Firma - monicalisanti
  2. E’ un problema vecchio, quello segnalato, ma che deve fare i conti con una oggettiva realtà. Le aree urbane sono state realizzate nel corso degli anni, quando le esigenze ed i modi pensare (e di vivere) nelle città erano diverse. Inoltre, talune (giustissime) sensibilità erano scarsamente considerate. Se a tutto ciò mettiamo anche la difficile conformazione geografica, territoriale ed ambientale, come avviene per i paesi di montagna, si capisce che ci sarebbe davvero tanto da fare. Ma fare significa spendere e chi può spendere oggi è senza soldi. Dunque, come risolvere il problema? Qualche soluzione parziale c’è e sta nella mentalità di ciascuno di noi. Su via Bagnoli c’è un marciapiede e due ambulatorio medici (di cui uno pediatrico) dove arrivano mamme in passeggino e con i bambini piccoli. Puntualmente le macchine vengono parcheggiate sopra il marciapiede. Cominciamo da noi stessi, in attesa (auspicabile) che vi provveda poi anche chi ne ha il dovere.

    (Cathia)

    • Firma - Cathia
  3. L’intervento annunciato nei giorni scorsi dal sindaco prevede appunto il rifacimento dei marciapiedi lungo tutto viale Bagnoli, dalla nuova rotatoria che sarà realizzata in corrispondenza con l’incrocio con via Morandi, fino alla rotatoria di San Pancrazio. Il rifacimento prevede un adeguamento alle più recenti normative in tema di barriere architettoniche, per cui la situazione migliorerà decisamente.

    (Nuccia Mola, assessore alla mobilità sostenibile)

    • Firma - NucciaMola
  4. La conformazione geografica non è di certo un’attenuante, non è che Castelnovo si è svegliato in montagna da un giorno all’altro. Esistono paesi di montagna dove i marciapiedi sono larghi il giusto e senza deviazioni strambe con angoli improponibili per passeggini e sedie a rotelle, addirittura paesi di montagna con le zebrate pedonali in concomitanza di scivoli d’accesso al marciapiede. A Castelnovo pare quasi fatto apposta il mettere le zebrate pedonali dove corrisponde un accesso al marciapiede alto anche oltre 20 cm.

    (Corrado Parisoli)

    • Firma - CorradoParisoli.
    • Per non parlare della scelta illuminata di lastricare i marciapiedi di via Roma con cubetti di porfido e marmo. Il marmo fa scivolare in caso di ghiaccio ed entrambi, legati con la sabbia, prima o poi si trovano a mucchietti sui lati dei marciapiedi per essere riposizionati e legati col cemento in un rattoppo tutt’altro che estetico. Se poi qualche donzella volesse avventurarsi coi tacchi… beh, altro che Parigi-Dakar!

      (Pinello)

  5. Vorrei fare una precisazione: “le più recenti normative in tema di barriere architettoniche” sono sostanzialmente invariate dal 1978, l’anno di pubblicazione del DPR 384. Il tema dell’adeguamento della accessibilità pedonale urbana del capoluogo fu posto dal sottoscritto, a partire dal 1989, all’allora sindaco Germano Bizzarri al quale andrebbe riconosciuto il merito di aver dato l’avvio alla riflessione ed agli interventi sugli edifici di proprietà pubblica e di uso pubblico. Al tempo si progettavano marciapiedi larghi 80 cm con scivoli a pendenze insostenibili, con l’attenzione prevalente all'”arredo urbano” anziché alla “accessibilità” che, come noto, riguarda tutte le persone con limitazioni temporanee o permanenti alla mobilità, comprese le mamme e i papà con carrozzina quale anch’io sono stato. Speriamo che i tempi, o forse sarebbe meglio dire gli amministratori, siano maturi! Grazie per l’attenzione e buon lavoro.

    (Architetto Luigi Monti)

    • Firma - Luigi M.
  6. Sono molte le iniziative di “Persone e Montagna” attente, precise e puntuali; molte hanno correttamente previsto gli avvenimenti. Idee buone e lungimiranti a cui, sembra, nessuno abbia voluto dare seguito. La minoranza si sa, non ha poteri. Per governare bisogna vincere. Chi governa però dovrebbe trarre maggiori spunti da una minoranza intelligente e usare di più il cervello. Così come chi vota….

    (L.R.)

    • Firma - L.R.
  7. Sono anch’io mamma da 10 mesi di una coppia di gemelle. Effettivamente dal momento in cui si comincia a deambulare in tre con un passeggino doppio, quella che prima era una normale passeggiata fino al centro si trasforma in un percorso ad ostacoli degno di “Giochi senza frontiere”. Anche se il problema è “vecchio”, credo sia importante riportarvi l’attenzione, dal momento che non è stato risolto. Stupisce che lavori pubblici tanto banali quanto fondamentali come la progettazione dei marciapiedi a misura di tutti sembrino obbiettivi da “paesi del Nord Europa”.

    (Francesca Domenichella)

    • Firma - Francesca Domenichella
  8. Grazie Sere per avere (ri)sollevato il problema per la milionesima volta. Per fortuna questa volta non è il “solito disabile rompipalle” a “lamentarsi”, ma una mamma. Non nascondiamoci dietro alle solite scuse della conformazione territoriale perché sono stata in posti ben più montagnosi di Castelnovo e ho girato senza problemi. A Castelnovo manca il buon senso di chi fa i progetti, di chi li approva e di chi costruisce. Conformazione territoriale o ignoranza umana? Se volete mi offro volontaria per farvi fare un bel tour e poi vi saprete dare da soli la risposta alla mia domanda. Al signor Roberto che si preoccupa dei platani pongo una domanda: se lei non potesse passeggiare autonomamente si preoccuperebbe di più della sua mancanza di libertà di autonomia o della vita di un platano?

    (Vale)

    • Firma - Vale