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Erano purtroppo fondati i timori che noi del M5S avevamo sollevato. Dopo varie sollecitazioni dei comuni attraverso ANCI alla Regione Emilia-Romagna e al ministro Orlando, i sindaci erano stati rassicurati: nessuna liberalizzazione nazionale del flusso dei rifiuti. Abbiamo chiesto allora, a gran voce, di mettere questo per iscritto nel disegno di legge. Invece con "un colpo di mano" - come lo definisce Andrea Defranceschi - anche questa volta le promesse sono state tradite dai fatti. Gli inceneritori dell’Emilia-Romagna potranno essere riempiti con i rifiuti provenienti da tutt'Italia -secondo quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 18 delle norme tecniche del nuovo Piano rifiuti - che afferma infatti che negli inceneritori è «consentito trattare anche quote di rifiuti speciali nei limiti della capacità autorizzata disponibile». Abbiamo già più volte denunciato come l'Emilia-Romagna possa diventare, con i suoi otto inceneritori, la terra dei "fumi". E' un atto gravissimo da parte dell'amministrazione di Errani: la giunta regionale ha infatti deliberato l’adozione del documento senza essere prima approvato dall'Assemblea legislativa. E' inutile che ci vengano a dire che la proposta sarà comunque discussa in futuro: il piano di fatto è già in vigore e potrà rimanervi per i prossimi cinque anni. I cittadini si impegnano nella raccolta differenziata e poi vengono traditi da vili manovre di interesse che non guardano in faccia a nessuno: figuriamoci alla salute dei cittadini. Annuncio che noi cittadini portavoce della Camera e del Senato ci stiamo muovendo per sostenere Andrea Defranceschi: il Piano regionale dei rifiuti deve passare subito al vaglio dell'aula dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna.
(Maria Edera Spadoni, deputata Movimento 5 Stelle)