Riceviamo e pubblichiamo.
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Sono Stefano Baldelli, ho 48 anni, vivo e lavoro a Carpineti, sono sposato e padre di tre ragazze di 25, 24 e 21 anni.
Faccio parte con orgoglio di questa comunità: è la mia casa, il mio territorio, il luogo in cui vivo e investo da tutta la vita ed è proprio per questo che mi candido ad amministrarla in prima persona.
Credo in Carpineti, nelle sue potenzialità e nelle sue eccellenze.
Credo nell'esperienza politica come valore, come percorso di crescita e capacità necessario in una società che cambia alla svelta e ha bisogno oggi più che mai di competenza.
Competenza significa saper riconoscere i problemi, essere consapevoli delle difficoltà, scegliere le priorità, saper far fruttare al meglio le risorse disponibili, anche quando sono poche.
Usando una metafora scolastica, significa svolgere il tema, non fermarsi al titolo, magari ad effetto.
Vivo a Carpineti: la vostra qualità della vita è anche la mia.
Viviamo tutti le stesse difficoltà: le vedo nel mio lavoro e le vivo come persona prima ancora che come amministratore.
E' a quelle difficoltà comuni, quotidiane che ho pensato quando ho deciso di presentare la mia candidatura.
La politica è servizio: per questo sto scrivendo queste righe.
E' così che l’ho sempre intesa ed è cosi che la metterò in pratica da sindaco, con l'aiuto di tutti, perché l'ascolto dei cittadini è una componente fondamentale della politica che ho in mente.
I problemi si risolvono insieme, raccontando le cose come stanno, trovando una soluzione comune, al servizio di tutti e non di un singolo privilegio.
E' così che voglio fare il sindaco di Carpineti, per mettere l'esperienza di una vita al servizio di tutti.
Il mio programma elettorale 2014-2019, puó essere riassunto in dieci ambiti di priorità:
scuola e famiglia
lavoro e attività produttive
solidarietà e sociale sanitario
associazioni e volontariato
promozione del territorio
pianificazione e ambiente
sport, cultura e tempo libero
lavori pubblici e viabilità.
Municipio e cittadino
Unione dei comuni
(Stefano Baldelli)
”I problemi si risolvono insieme, raccontando le cose come stanno, trovando una soluzione comune, al servizio di tutti e non di un singolo privilegio.
E’ così che voglio fare il sindaco di Carpineti, per mettere l’esperienza di una vita al servizio di tutti ”.
Ma di cosa sta parlando? Cosa sono tutte queste parole altisonanti? La vuole chiudere si o no la discarica al 5^ lotto? E con quali strumenti precisi? Non diciamoci il ricorso al TAR che emetterà sentenza tra circa 5 anni. La tutela della salute questo e’ essere al servizio di tutti.
(Valentina)
Gentile signor Baldelli, bello il suo programma, peccato che sembra estratto dal manuale delle giovani e ingenue marmotte o forse è quello che pensa lei dell’elettorato carpinetano. Proprio perché sbandiera la sua esperienza e il suo praticantato in politica sono a chiederle, dov’era quando sono state decise: la scelta dei materiali per i marciapiedi, la scelta dell’ubicazione della nuova caserma con villette al seguito, la scelta della nuova e incompiuta area artigianale? Comunque, può dormire sonni tranquilli; sa benissimo che nulla e nessuno, come da accordi, potrà fermare o infastidire la sua ascesa al colle. Le chiedo di ascoltare davvero la gente, tutta la gente, non solo fazioni e gruppi ben instaurati e visibili nella vita socio-politico-religiosa del paese. Cordiali saluti
(Corrado)
Grande Baldelli. Persona capace, seria, educata, pacata e motivata. Ama e vive Carpineti, la segue in amministrazione da tempo e quindi chi meglio di lui può amministrarla? Forza, avanti e lavora come sempre hai fatto.
(Dè)
Bella presentazione, piena di ottimismo ma carente di idee. Mi sarebbe piaciuto leggere una presentazione più programmatica per poter valutare meglio.
(Dàntes)
Teggi è sicuramente una persona più esperta, preparata e con idee veramente interessanti e con una grinta positiva per rilanciare Carpineti che ormai è morta e abbandonata. C’è bisogno di uno così, non dei soliti noti.
(Anonimo)
Caro Baldelli, Lei ritiene che a una settimana prima del voto questo possa essere definito un programma? Da una persona che si trova in comune da 25 anni è inaccettabile, come è inaccettabile che Lei si sia nuovamente candidato. La Sua mancanza di idee e volontà è chiara già in queste righe, prima parla di svolgere il tema e non solo il titolo come se avesse delle idee concrete e poi butta giù quattro argomenti che non sono altro che l’elenco delle mansioni istituzionale di un Comune. Lei deve spiegare cosa vuole fare! Cosa vuol dire Municipio e Cittadini? E non parla della discarica! I nostri ragazzi stanno scappando, il paese in sé è morto, il comune manda via chi vuole investire sul territorio e Lei siede in Consiglio da un quarto di secolo. Credo che così può bastare, abbiamo bisogno di cambiare e Lei rappresenta gli anni che ci vogliamo lasciare alle spalle.
(Luca)
L’amministrazione di Carpineti è come la vita di uno stagno che continua a riprodurre individui sempre più indeboliti fino a quando gli apportatori di esperienze maturate fuori paese, gli unici flussi che possono fare arrivare innovazione e accresciute conoscenze necessarie per scelte oculate e razionali, sono tenuti lontani perché tacciati d’inesperienza territoriale. Speriamo davvero per la sinistra carpinetana che gli innovatori abbiano il sopravvento, perché lo stagno oramai è alla consanguineità. Se è vero che la storia si ripete seppur in modo diverso, nulla variando, tra cinque anni si dovrà far “salire” un nuovo flusso vitale dalla città, alla Carri. Che tristezza se dovesse succedere…
(Tonino)
Dimenticavo, nell’elenco ha omesso: la pace nel mondo, il buco nell’ozono, la deforestazione, la parità fra i sessi, la salvaguardia delle formiche esodate, la tutela dei calvi. Buona giornata, presidente.
(Corra)
Lei dice di non fermarsi agli slogan e poi in 5 minuti scrive linee guida giusto per mettere un po’ di nero su bianco. Questo non significa avere un programma preciso ed elaborato.
(GF)
Caro Stefano Baldelli, lei nel suo programma parla di ascolto dei cittadini ma, scusi, come mai non era all’assemblea sulla discarica di Poiatica di sabato per ascoltare il grido di dolore della vallata del Secchia? O quando parla di cittadini si riferisce solo a quelli del centro? E’ anche vero che aveva informato la stampa di aver incontrato i comitati, ma le ricordo che a loro non ha dato informazioni precise su ciò che intende fare di concreto per fermare il piano regionale e, come lei, i consiglieri comunali presenti a quel Consiglio, informazioni che deve a me e ai 250 cittadini presenti. Altre liste erano presenti. Ancora leggo nel suo programma “promozione del territorio”, “promozione del lavoro e delle attività produttive”, “scuola e famiglia”, ma lo capisce anche lei che se non riuscirete a fermare quella voragine che inghiottirà per anni e forse decenni pattume da tutta la regione, perché qui nessuno crede purtroppo che il vostro ricorso al TAR porterà a buon esito, qui non ci saranno più attività produttive (che sono principalmente agricole) e quindi lavoro, non ci saranno famiglie (alcune giovani famiglie pensano già di andarsene) e quindi non ci saranno bambini da mandare a scuola. Ma quale promozione del territorio farà nelle nostre zone? Aerosol terapia di massa con miasmi da discarica e visita guidata nella stessa? Guardi, noi siamo molto preoccupati per la nostra salute e arrabbiati, perché se ci sono arrivati dei giovani che non avevano mai fatto politica che la discarica era una minaccia soprattutto per le potenzialità che ha, tanto più doveva arrivarci l’Amministrazione e chiudere al 5° lotto. Quindi non mi parli di ascolto, di servizio al cittadino, di saper capire le priorità, di saper far fruttare al meglio le risorse anche quando sono poche ecc., perché qui le risorse andranno perdute per sempre e per risorse intendo anche umane. Un cittadino di Valestra molto arrabbiato.
(Ferruccio)
Tengo a precisare al signor “Ferruccio” che quando voi avete chiesto spiegazioni ai Consiglieri della minoranza, gli unici presenti alla riunione su Poiatica di sabato scorso (e che, tra l’altro, stavano fino a quel momento ascoltando le vostre parole in silenzio, in un angolo e senza intervenire), proprio voi cittadini non avete loro dato modo di parlare, con le vostre parole rabbiose e, a mio parere, esagerate. Io capisco che avete bisogno di sfogarvi e siete arrabbiati, ma se chiedete un parere, dovete anche dar modo (con educazione!) alle persone di parlare. Saluti.
(Carpinetana)
Signora, siamo sempre alle solite: qui si guardano i modi di chi subisce e mai i contenuti di chi amministra. Se a domanda seguono falsità, frasi in politichese per evadere dalle responsabilità e colpi di spugna di ciò che è stato, permetterà che la rabbia civile sia l’unica cosa che ci rimane, a volte. Lei manterrebbe la stessa compostezza se le venisse negato il diritto di vivere una vita in salute lei e la sua famiglia e dovesse valutare la possibilità di andarsene, mollando i sacrifici di una vita? Ci si scandalizza per una conversazione animata e non per tutto quello che è stato detto usando i documenti ufficiali? Dai, su, andiamo avanti e reggiamo anche le parole rabbiose ed esagerate che sono niente in confronto a quello che ci aspetta.
(Carpinetana anche io)
Mi pare di un’evidenza palmare che quella di Baldelli è una breve presentazione e non un programma elettorale. Così come mi auguro sia una presentazione e non un programma quello dell’antagonista Teggi che mi pare convinto che la Pieve di San Vitale sia di proprietà della Curia e che le priorità di un territorio siano le fiere. Facciamo uno sforzo e, senza bava alla bocca, ascoltiamo i loro programmi quando li presenteranno.
(Maria Lombardi)
Siccome Carpineti non cambierà mai, perchè i carpinetani non hanno il coraggio di cambiare, tra i due candidati che il PD propone non ho dubbi sulla scelta. Assolutamente Stefano, che il nostro paese lo vive e lo ha sempre vissuto! Un altro Carri… no!
(ME)
Signora “ME”, è già successo che i carpinetani, giustamente, hanno cambiato dopo cinque anni d’immobilismo, si ricorda? Quest’ultima Amministrazione le è sembrata più attiva di quella dell’80-85? O il centrosinistra candida sindaco una persona propositiva e innovativa o i carpinetani, che hanno già dimostrato di essere razionali e non dei pecoroni, sceglieranno in autonomia chi li dovrà rappresentare, indipendentemente dalla lista di appartenenza. Ci rileggeremo a fatti compiuti.
(Tonino)
Egregio/a signor/a “ME”, non posso condividere la Sua opinione, ancorché legittima e disinteressata, sull’Amministrazione guidata dal Sen. Alessandro Carri. Il Conisglio comunale di Carpineti, nella legislatura 1990-1995, era per l’appunto composto, oltre che dal senatore, dal signor Tiziano Bertacchi (tecnico Telecom), dalla signora Luisa Ceccarelli (una importante esperienza di amministrazione di impresa), dalla dottoressa Sirte Cornioli (già Direttore generale del Comune di Reggio Emilia), dal dott. Stefano Elisetti (dirigente di UNIECO), dal signor Tonino Comi (futuro Sindaco), dal geom. Massimo Incerti (titolare di studio tecnico), dal dott. Moreno Albertini, dalla prof.ssa Nicoletta Beretti, dal dott. Eolo Biagini (già sindaco), dal dott. Tiziano Borghi (dirigente d’azienda), dall’ing. Vincenzo Cavalletti, dal nostro stimatissimo medico dott. Walter Dallari, dal signor Giuliano Manfredini, dall’ing. Ermes Montermini, dal geom. Corrado Ovi (già vicesindaco), dall’amico Maurizio Palladini, dal prof. Ivo Rondanini, dall’imprenditore Giuseppe Ruggi, dal dott. Guido Tirelli. Persone che a Carpineti (e non solo!) godevano e godono di gradissima fiducia e che al nostro Paese hanno dedicato tempo, impegno, intelligenza e lungimirante capacità amministrativa. A tutti loro sono dovute riconoscenza e gratitudine; certo, con quella genuina libertà di critica che però non può scadere oltremodo. Maggioranza e minoranza, si ricorderà, in quella legislatura si sono confrontate e a volte scontrate (come del resto vuole il gioco delle parti); pur tuttavia con l’obiettivo precipuo di migliorare la condizioni economiche e sociali delle nostre comunità. Come vede, cara/o “ME”, se la Sua affermazione “Un altro Carri… no!” si riferisce alla persona del senatore e alla sua autorevole esperienza politica, essa non può essere condivisibile. E non lo può essere altrettanto se la Sua considerazione è rivolta all’Amministrazione da lui presieduta, la cui composizione ha saputo mettere assieme personalità e competenze di grade valore. Il tempo passa ed anche sugli accadimenti “nostrani” rischia di adagiarsi quel velo di opacità (e a volte di ipocrisia) che, purtoppo, finisce per favorire giudizi sbrigativi e sommari, che però sulle persone appaiono tanto incomprensibili quanto inaccettabili. Un cordiale saluto.
(Roberto Lugli)
Concordo sulle figure alte da lei sopra elencate, anche se non in toto. Le chiedo perchè, dopo il mandato, tutti o quasi si sono dileguati? Parlerei di persone che hanno prestato faccia e nome all’allora causa in questione. Il senatore Carri, non mi dilungo su di lui, è stato imposto dal soviet supremo di allora, a riprova delle grandi considerazioni sui personaggi in loco, ma qui, e lei ne è la riprova vivente, è sempre funzionato così: obbedire ciecamente ma non proprio, obbedire per mantenere equilibri saldi e di ottimo cameratismo. Sono nato di sinistra, ma per trovarne uno degno di nota nel nostro Paese devo andare indietro di lustri e aimè, citare una persona scomparsa, il signor Natale Caroli, figura alta, con coscienza, scomodo infatti. sempre quelli “giù” lo mandavano sempre più “su”, vedi Collagna dove ancor oggi a distanza di tanto tempo lo ricordano e lo stimano. Quindi basta, veramente basta con questa sinistra pseudoclientelare, creatrice di posti comodi e spensierati. Le Coop, grandi e giuste sfide alle origini, ora si stanno sgretolando, sciogliendo come neve al sole; diventate non più forgiatrici di onesti e solidali lavoratori di braccia oltre che di mente, ma covi di burocrati, dirigenti e manager, ottimamente pagati a prescindere dai risultati. Deve capire, signor Lugli, che tutto quello è finito, collassato, quindi il nuovo, comunque sia, comunque faccia, non riuscirà mai a creare il dissesto economico e la repulsione alla politica che hanno generato gli amministratori di ogni parte degli ultimi 20 anni. Distinti saluti.
(Corrado)
Concordo pienamente con la Sua opinione in merito alla straordinaria persona del compianto Natale Caroli e al grande contributo che egli seppe intelligentemente offrire allo sviluppo della nostra montagna. Purtoppo, per ragioni anagrafiche, ne ho conosciuto il valore solamente in seguito alla sua scomparsa, soprattutto attraverso i racconti di mio padre e di mia madre. La figura dell’allora sindaco di Carpineti (e, successivamente, di Collagna) che Lei descrive ha certamente delle similitudini con quella di altri dirigenti di primissimo livello apprezzati dalla comunità montanara, tra i quali mi piace ricordare quella di Giuseppe Battistessa.
(Roberto Lugli)
Baldelli no, per favore.
(Anonimo)
Mi scuso, il mio non voleva essere un giudizio sui titoli dei componenti della legislatura, ma solo una nota sull’operato di cui non ricordo fatti che abbiano cambiato il nostro paese in positivo.
(ME)
Il vero problema di Carpineti è che sono tutti molto bravi a lamentarsi. Di sicuro chi non prende delle decisioni è molto più facile che non sbagli. Mi trovo anche perplesso nel pensare possa i diventare sindaco una persona che ha vissuto in realtà molto diverse e non abbia molto ben chiare le esigenze del nostro territorio. Comunque il mondo è bello perché è vario. In bocca al lupo a tutti.
(Mattia)
Che delusione queste primarie del PD di Carpineti. I due candidati fanno a gara nel non dire nulla per paura di scontentare qualcuno. I programmi sembrano agende delle Giovani Marmotte per la loro genericità, come giustamente è stato osservato in più di un intervento. Abbiamo atteso che qualcosa venisse aggiunto, ed è stata una attesa vana. Dovremmo andare a scegliere tra due varianti del nulla, sulla base o meno della presunta novità o esperienza dei due candidati. Sul tema caldissimo, la ferita viva nella carne di una parte dei residenti di Carpineti costituita dalla discarica di Poiatica, un candidato (Baldelli) non va nemmeno alle riunioni, non si esprime pubblicamente e dice ai cittadini esasperati “tanto sapete come la penso”. L’altro (Teggi) ascolta, ma nelle assemblee non si esprime. A chi su Redacon ha scritto chiedendo informazioni il comitato Teggi ha risposto che il programma è disponibile a richiesta per email (!), anzichè pubblicarlo su questo giornale o su un sito web. Sarà dura trascinarsi a votare alle primarie; con candidati con idee così coinvolgenti ci vorrà un sforzo sovrumano anche per andare a votare per le elezioni comunali.
(Deluso)
Mi sono trasferito da poco a Carpineti, lo trovo un paese di enormi potenzialità, sia sociali che economiche, le scuole funzionano bene, strutture sportive ce ne sono a volontà, servizi all’anziano sono garantiti grazie anche all’Istituto di Poiago, mi dispiace solo che ai carpinetani non interessi nulla dei propri amministratori. Baldelli è sul carro da una generazione e non mi sembra che goda di gran consenso, Teggi purtroppo è uno sconosciuto ai più. Io dico che il momento era quello buono da parte del PD (partito dominante) di rinnovarsi con un gruppo di giovani uniti “locali” che abbiano a cuore il futuro del proprio paese, mettendo sotto la lente Poiatica che, volente o nolente, è stata ed è tuttora parte influente del bilancio comunale (più di un milione di euro). Se la coperta è corta si scoprono i piedi e quindi si taglieranno servizi, non dico di tenerla però bisogna esaminare dove reperire quei soldi che la discarica porta, nel caso chiudesse. Grazie.
(L)