Era scalza, con il volto verso il muro di casa, graffi al viso: così i carabinieri di Castelnovo ne' Monti hanno notato una bimba durante un giro di pattuglia. La piccola, sei anni, ha riferito di essere "monella"; i genitori, 40 e 30 anni, usciti da casa, hanno detto ai militari di non credere alle sue bugie. La piccola, portata all'ospedale, aveva febbre a 38,5, con graffi guaribili in sette giorni. Genitori denunciati per maltrattamenti in famiglia. Sono stati attivati i servizi sociali.
Della vicenda parla pure l'Ansa, la principale agenzia nazionale di stampa. Per la montagna reggiana non è certo il massimo entrare nella ribalta della cronaca nazionale per questo squallido episodio, scoperto grazie ai militi montani dell'Arma.
Sarebbe importante sapere chi sono queste brave persone, altro che privacy!
(Pier)
La chiacchiera alimenterebbe solo tensioni intorno alla famiglia della piccola. Importante, invece, che le persone, la scuola e le famiglie che hanno a cuore la questione si muovano e facciano ciò che sentono. Al resto penserà la Procura. La comunità, prima di puntare il dito, si interroghi su cosa è meglio. Saluti.
(Marco)
Sì, certo, puó essere necessario sapere chi sono queste specie di persone, peró mi preoccuperei di più che fossero puniti per quello che fanno e che hanno fatto. Non sarà stata sicuramente la prima volta. Facendo così rovinano per sempre il carattere della figlia, la fanno diventare, dura, fredda insensibile a tutto, diventerà un adulto peggio di loro. I bambini per potere andare avanti devono proteggersi. Se non lo fanno i genitori…
(M.M. Manfredi)
Povera bambina.
(Commento firmato)
Una storia che evoca tristezza e sgomento, i bambini dovrebbero essere sempre tutelati e protetti; la speranza è che si intervenga in tempo per assicurare a questa povera bambina un futuro pressochè sereno e garantirle il diritto di diventare un adulto “normale”. Speriamo che le istituzioni sappiano agire per il meglio anche se credo che il suo cammino sarà sempre in salita.
(Nazzarena)
Non bisogna solo denunciare i genitori ma dire a tutti chi sono in paese e dargli una sonora multa (in soldoni) per infrazione al comportamento famigliare; vedrai che la prossima volta non la mandano in giro con 38,5 di febbre con questo freddo.
(Walter)
Sono piuttosto sconcertata per il modo con il quale è stato scritto questo articolo. Bisognerebbe insegnare ad alcuni giornalisti l’arte (perchè si tratta proprio di arte) della sintesi. Riportare i fatti, senza influire con un parere personale, alquanto fuori luogo, sul testo. Poi chiarire, chiarire con dati e testimonianze, semmai indagare se non si ha materiale a disposizione… Ma per piacere, basta arzigogolare, specialmente se ci sono situazioni serie e gravi che implicano minori. Per gli scritti futili e ridondanti c’è sempre Novella 2000. Ad maiora.
(L.M.)
Vedo che la notizia è ripresa pari pari dall’Ansa, non credo però sia giusto esporsi così apertamente nei commenti. Non sono genitore ma siamo stati bambini tutti, monelli e discoli, si giocava nell’erba, nella terra e nella ghiaia ed erano più le volte che avevamo graffi addosso che no; la febbre? Siamo in un periodo che è all’ordine del giorno; girare scalzi per casa? Chi non lo ha mai fatto? Personalmente mi piacerebbe pensare che si sia creato un caso dal nulla; poi è chiaro purtroppo che se c’è un intervento delle forze dell’ordine ed il coinvolgimento dei servizi sociali, non ci si è mossi per nulla. Saluti.
(Andrea S.)
I carabinieri non si sarebbero fermati e fatto le valutazioni che hanno fatto se si fosse trattato di una monellata o di una svista. E’ probabile che la bimba fosse davvero fuori casa in condizioni non adeguate e che ne hanno causato la febbre e le necessarie cure. A prescindere dal metodo educativo che si intende adottare con i propri figli e sul quale si fa fatica a fare valutazioni corrette, è sicuramente vero che le punizioni fisiche (botte, privazioni, esposizioni a condizioni climatiche avverse) non possono che essere condannate, perchè oltre che di carattere particolarmente vigliacco, non fanno che lasciare effetti negativi. Non chiedete di sapere chi sono queste persone, alle volte si commettono errori di cui nemmeno si immagina la portata. La speranza è che questi genitori capiscano dove hanno sbagliato e cambino, ma se li esporrete alla gogna pubblica otterrete l’effetto contrario.
(Galapagos)