Qualcuno mi ha detto: "Voi preti dite messa e tacete, alla discarica ci pensano i politici e le leggi”.
"Ma il nostro maestro Gesù non ebbe un rapporto facile coi potenti del suo tempo, né coi loro interessi e leggi. Gesù si era accorto che anche le leggi erano macigni insopportabili che schiacciavano i poveri e assicuravano gli interessi dei grandi. Ai suoi discepoli chiese di mettere al primo posto la vita umana".
Appunta poi don Raimondo Zanelli - che nuovamente interviene sulla questione - che "il diritto alla vita e alla salute è inalienabile, perciò non possiamo tacere davanti al puzzo e all’inquinamento della discarica di Poiatica, non possiamo permetterci di abbassare la guardia, certo non vogliamo metterci in una politica di muro contro muro. Abbiamo apprezzato l’assessore provinciale Tutino che ha detto 'ampliarla sarebbe illogico, chiudiamola entro il 2015', come la buona volontà dei 'democratici di Carpineti' che cercano 'il rispetto dell’ambiente e l’amore per il territori',” bene che è assai superiore alla polpetta che l’Iren può offrire, società di cui dubitiamo che faccia voto di povertà".
"Io ero presente a Colombaia quando la discarica venne presentata quasi una 'risorsa', una cosa modesta, con tutte garanzie per cui venne redarguito il maestro Borghi di Casteldaldo, che fu facile profeta e previde non solo il puzzo ma l’enorme quantità di tonnellate di rifiuti, riversati oggi in quella cloaca. Proponiamo per l’imminente primavera una fiaccolata ecologica con celebrazione servita da chierichetti nati in questi anni con patologie e il ricordo dei defunti morti per cause cancerogene, già troppo numerosi in questi ultimi tempi".
"Un momento - conclude il battagliero parroco di Cavola insieme ai confratelli che già di recente avevano levato la loro voce - per fermarsi per riflettere su cosa abbiamo perso e soprattutto per capire cosa dobbiamo fare per salvare la nostra valle.
Apprezzo Don Zanelli che con forza e coraggio porta avanti una battaglia davvero importante. Davanti alle intenzioni, ora chiare, di quello che si prospetta per la discarica di Poiatica è dovere non solo dei Parroci e della Chiesa, ma anche di tutti i cittadini, difendere la nostra montagna e la nostra salute. Grazie, Don Zanelli, anche per l’opera di sensibillizzazione che porti avanti e che aiuta le persone ad essere consapevoli di un problema davvero importante per il futuro dei nostri figli.
(Alberto Castellini)
Ringrazio Don Raimondo che sta cercando con risolutezza di risvegliare le coscienze assopite di chi ha permesso in passato e sta permettendo anche ora che la nostra valle continui a subire questo abuso. Sì, perché è assolutamente ingiusto che la montagna reggiana continui ad assorbire tutti i rifiuti prodotti dalla pianura reggiana e da fuori provincia, da 20 anni. Invito tutti sabato 22 febbraio a Colombaia di Secchia al Bar Vezzosi alle ore 14,30 a confrontarci seriamente su questo enorme problema. Non partecipare mai a manifestazioni e riunioni sulla discarica equivale a dire che tutto va bene così com’è. Sveglia!
(Stefy)
Non inchinarsi davanti alla grandezza/modestia/intelligenza/acutezza del nostro grande Don Raimondo non può che essere una chiara dimostrazione di disinteresse per la nostra valle, la nostra salute e quella molto più importante dei nostri figli. Poiatica ora è la chiara dimostrazione dell’ennesima presa in giro dei nostri politici, da quelli locali (vero, sig.ra Montemerli – a lei l’onore di rimanere nella storia locale come la sindachessa che continua a “vendere” le sue belle valli per un pugno di soldi; si ricordi comunque che l’inquinamento della discarica non si fermerà all’altezza del castello di Carpineti, vero Lombardi, che solo ora sembri essere stato fulminato sulla strada di Damasco, peccato, un po’ tardi…) ai politici provinciali, regionali ed oltre. Un povero parroco di campagna ma un grandissimo uomo nella vita ci sta mostrando con il suo costante grido di dolore che è ora che tutti noi ci svegliamo e diciamo basta, basta, basta. Grande Don, continua così che siamo tutti con te. Un abbraccio ed un grande grazie.
(Un parrocchiano)
Gentile “Parrocchiano”, a volte si dice “meglio tardi che mai!” e poi dovrei sentirmi lusingato dall’essere paragonato addirittura a San Paolo! Battute a parte, mi piacerebbe poterti incontrare, in Municipio a Toano, per dimostrarti che la mia “folgorazione” è avvenuta un po’ di tempo fa. Nel mese di luglio 2011 votai, con speranza, il piano provinciale rifiuti: non era risolutivo, purtroppo no, ma almeno si cominciava a parlare di ridimensionamento di Poiatica: dal 2015 solo biostabilizzato proveniente esclusivamente dalla Provincia di Reggio Emilia (un primo piccolo passo). Nel mese di aprile 2012 inviamo una lettera formale di rimostranze a Iren, in cui ci dichiariamo “basiti” per il modo un po’ troppo leggero e superficiale con cui erano stati gestiti alcuni appalti (ricordi la vicenda della ditta Ramm?). Nel mese di novembre 2012 chiediamo, preoccupati, spiegazioni all’assessore Tutino e al sindaco Montemerli circa voci (poi smentite dagli interessati) che ipotizzavano l’apertura di una discarica per rifiuti speciali in località Montequerce. Nel mese di dicembre 2012, su proposta del consigliere comunale Antonio Manini e con l’approvazione di tutto il Consiglio comunale di Toano, invio formale osservazione alla Provincia circa la realizzazione del sesto lotto: mi dichiaro preoccupato, invito a valutare anche possibili siti alternativi, perchè “quella vallata ha già dato abbastanza!”. Nel mese di gennaio 2013 inviamo formale richiesta di spiegazioni ad Arpa, perchè da tempo pesanti odori interessavano vaste aree del nostro comune e di quello di Carpineti. Caro “Parrocchiano”, la mia posizione e quella di tutta l’Amministrazione comunale di Toano è chiara: Poiatica ha dato abbastanza e deve essere superata. Mi hanno confortato, recentemente, le parole di Tutino, secondo il quale esistono siti alternativi. Mi preoccupano invece fortemente le posizioni della Regione, che parla di apertura di Poiatica almeno fino al 2020. Io l’ho detto e scritto in tutte “le salse” possibili: Poiatica non è solo un problema per Toano e Carpineti. Certo, noi siamo i più vicini, ma proviamo a immaginare cosa potrebbe succedere se un grosso quantitativo di percolato, vuoi per un errore umano o più plausibilmente per problemi legati a fenomeni naturali, sversasse nel fiume Secchia: non stiamo parlando di un piccolo ruscello, ma del fiume più importante che attraversa le province di Reggio Emilia e Modena e arriva fino al Po. Gentile “Parrocchiano”, se vorrai vedere gli atti di cui sopra chiamami pure (cell. 320.299.10.22). Cordialmente.
(Michele Lombardi)
Grazie, Don Raimondo, perché questo è un modo meraviglioso di essere in mezzo alla gente e di “dire messa”. Grazie di non tacere come fanno in tanti, in troppi; grazie, perché lasciare che di queste cose se ne occupino i politici e le loro leggi, visti i risultati sotto gli occhi di tutti, è proprio l’ultima cosa da fare e da augurarci. Gesù distrusse il tempio ed in questo mondo, purtroppo, di templi da distruggere e di mercanti da cacciare dal tempio ce ne sono tanti. Grazie con tutto il cuore.
(Antonio Manini)
Grazie, la sua voce non fa parte del coro della politica, è quindi una voce che sgorga limpida come acqua di sorgente, come grazia di Dio sulle ferite del mondo, come luce che illumina un popolo di ciechi, come una benedizione che va a dissipare ogni male, come un monito mirato al cuore di ognuno di noi. Uomini di Iren compresi.
(Sirfrancis)