Home Cronaca “Scusi signor ladro, mi ridà le medicine?”

“Scusi signor ladro, mi ridà le medicine?”

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“Scusi signor ladro, mi ridà i documenti?” potrebbe essere questo il sunto paradossale di una lettera, dallo stile molto accorato quanto mortificato, giunta in queste ore a Redacon. A scriverci è Barbara Govi che, stamane, ha visto rubare stamane dalla sua auto portafoglio e cellulare.

“Salve – scrive Barbara a Redacon -, mi vorrei rivolgere al ladro che questa mattina 6 febbraio presso i parcheggi all' Onda della Pietra ha deciso di alleggerire la mia macchina parcheggiata tra le 10,00 e le 11,20 (Punto nera) all'interno della borsa”.

E, rivolta all’ignoto manigoldo, aggiunge: “Avete prelevato oltre ai soldi e al cellulare del lavoro come avrete notato c'erano documenti, tessere, documentazione sanitaria, medicine e altre cose di cui avrei la necessità di rientrare in possesso; forse la mia richiesta risulterà una pazzia per molti ma penso che voi di tutte queste cose non ve ne potete fare nulla e se trovaste il modo di farmele recapitare ve ne sarei comunque grata”.

“Siete in possesso di indirizzo e nome, se proprio non sapete come fare e volete mettervi una mano sul cuore gettate tutta la borsa all'interno del Centro Coni, luogo che io frequento costantemente dove il personale sa chi sono”.

Singolare l’appello dove, anziché alle forze dell’ordine, ci si appella direttamente ai malviventi. Incredibile la sequela di furti in case ed auto. Anche con episodi come questo, l’Appennino si riscopre diverso.

 

15 COMMENTS

  1. Mi dispiace proprio Ba e spero tanto che ti possa essere restituita la tua roba. Sperare non costa nulla! E’ anche vero che in quella zona se ne sono già verificati diversi di furti del genere, ma non vedo l’intenzione/interesse a fermare questa scia. Basterebbe solo installare una telecamera e il gioco sarebbe fatto. Ah, già, dimenticavo… il parcheggio dal lato piscina risulta completamente buio (i lampioni pubblici, così come buona parte di quelli davanti all’ingresso dell’impianto, sono spenti). Quindi, ladri, andate a nozze!

    (Simone)

    • Firma - Simone
  2. Rispondo al commento della signora Ivonne Tronconi, io come suo vicino di casa condivido le sue paure, ogni sera siamo costretti a fare turni con pile (non con armi) per verificare se nel nostro quartiere si verificano intrusioni da parte dei soliti ladri di quartiere.

    (Massimiliano Borghi)

    P.S. – Da chi siamo tutelati?

    • Firma - BorghiMassimiliano
  3. Anch’io abito al Monte e anch’io come la signora Ivonne faccio a turni con la mia famiglia per non lasciare l’abitazione incustodita, blindati in casa e con l’allarme inserito, se si vuole uscire ogni tanto a prendere una boccata d’aria, come fanno i carcerati. Alla sera, prima di andare a letto, facciamo il giro dell’abitazione con pile per controllare che tutto sia a posto ed anche di giorno, se notiamo persone sconosciute, controlliamo e ne seguiamo i movimenti. Rispondo quindi alla signora: non siamo tutelati da nessuno. Il nostro dovere è quello di pagare tasse su tasse al massimo delle aliquote e invece, per quanto riguarda i diritti, noi persone oneste non ne abbiamo. I delinquenti, quelli sì, e tanti. Qualcuno faccia qualcosa affinchè possiamo riappropriarci del nostro territorio, perchè ormai siamo stanchi ed esasperati e soprattutto non crediamo più nella Giustizia, quella con la G maiuscola.

    (Commento firmato)

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  4. Non se ne può più di furti e furtarelli. Nessuno o quasi ci protegge. Cerchiamo di arrangiarci come possiamo, porte blindate, video sorveglianza, segnaliamo persone e fare sospetto, ma non basta. Ma lasciare la borsa in macchina, scusate è un invito al furto!

    (Miki)

    • Firma - miki
  5. C’è stato un momento di gloria, che io ricordi, anche a Castelnovo: quando avevo diciotto anni, neopatentato, era comportamento di tutti andare al bar in piazza e lasciare le auto parcheggiate aperte con le chiavi dentro. Stessa cosa di notte, nel portico sotto casa. Poi è arrivata l’eroina e i tossici e le chiavi (e lo stereo) si portavano in borsa. I tempi cambiano… non in meglio, sembra.

    (Commento firmato)

    • Firma - commento firmato
  6. Salve, sono sempre io, la derubata. Volevo ringraziare pubblicamente le tre signore gentilissime che mi hanno ritrovato la borsa durante una passeggiata nella zona di Berzana, tutto all’appello, escluso i soldi… ovviamente, ma va bene così. Grazie.

    (Barbara Govi)

    • Firma - barbara govi