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“Ma allearsi con chi?”

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Spadoni, Genitoni e Mussini
Da sx: Spadoni, Genitoni e Mussini (Foto tratta dal profilo Facebook del gruppo castelnovese del M5S)

Parliamo dell’incontro pubblico che si è svolto ieri pomeriggio a Castelnovo ne’ Monti – in una sala consiliare bella piena: fa sempre piacere vedere partecipazione – per iniziativa del gruppo castelnovese del Movimento 5 Stelle, che ha visto la partecipazione di due parlamentari reggiane della formazione politica di Beppe Grillo: le “cittadine” Maria Mussini (senatrice) e Maria Edera Spadoni (deputata).

Quest’ultima, il cui esordio è preceduto dalla proiezione su schermo dell’autopresentazione in vista delle ultime politiche, ha sottolineato la “necessità di rappresentatività e avvicinamento della politica ai cittadini”, lamentando che “non ci vogliono” perché “chiediamo spiegazioni e facciamo le pulci” e ribadendo la “deformazione mediatica di tutto quel che facciamo”. Grillo, come noto, ha fatto della lotta ai media uno dei suoi cavalli di battaglia, proponendo come noto sul suo blog la “rubrica” sul “giornalista del giorno” (ma non mancano i sondaggisti, buono ultimo Pagnoncelli). “Consiglio a tutti di informarsi e di chiedere”, ha raccomandato la deputata.

Maria Mussini, anch’essa preceduta dal suo video di un anno fa, un pochino più prolissa della collega, ha spiegato come inquadra il proprio impegno parlamentare: “un servizio militare”. “Vogliamo promuovere una partecipazione diversa, un approccio differente al governo della cosa pubblica”: e ricorda a titolo di esempio la rinuncia sua e dei colleghi ai rimborsi elettorali, per la somma di 42 milioni di euro. E’ necessario riprendere il (corretto) senso di appartenenza alle istituzioni, sostiene. Perché no al tentativo di formare il governo di Bersani? Lo hanno chiesto ormai in tutte le salse e anche ieri non si è prescisso: “Perché noi non facciamo parte del ‘sistema’”. La parola è stata ripresa dalla collega Spadoni: “Il ‘sistema’ è quel modo di governare che ci fa constatare come uguali Pd e Pdl (Forza Italia), che lo condividono, sono d’accordo”. Quindi: “Allearsi con chi?”. (“A parte che non ci è comunque stato chiesto”).

Si passa spesso da argomento ad argomento, anche in modo casuale, seguendo il filo delle domande (ma anche di semplici dichiarazioni senza quesito, talvolta in verità un po’ criptiche) del pubblico, che spaziano dal locale al nazionale all’internazionale: euro ed Europa (“Siamo favorevoli ad un’unione di popoli, non di banche”), acqua pubblica, reddito di cittadinanza, piccole imprese… Spesso il tono è piuttosto sull’arrabbiato e/o sul concitato.

La Spadoni rimembra il caso di quel parlamentare Pd, Lattuca, che l’ha investita in aula in modo aggressivo: “Se fosse successo a parti invertite, con un parlamentare M5S dare addosso ad una collega piddina…”. Ricorda il perché – la difesa dell’articolo 138 della Costituzione – della salita sul tetto della Camera, che varie ironie aveva sollevato. Si cita (chi sperava che il suo nome non risuonasse anche in quella sede non è stato accontentato) il Silvio nazionale e il suo allontanamento dal Senato. La Mussini fa presenti le spaccature avvenute in Parlamento in questo anno di legislatura: “Scelta civica si è divisa, il Pdl pure… poi le varie correnti che si combattono nel Pd…”.

Le grintose rappresentanti del popolo alle camere, salite in Appennino, si aspettavano domande su Poiatica: non ne sono venute. Giustamente lo rilevano.

Massimiliano Genitoni, referente locale della forza di Beppe Grillo e moderatore dell’incontro, in chiusura conferma la partecipazione del M5S alle elezioni per il nuovo sindaco di Castelnovo ne’ Monti, che sarà scelto su base popolare, “senza nomi imposti”. Riferisce che al banchetto che tengono ogni sabato in paese raccolgono segnalazioni e informazioni dai cittadini, cercando poi di darvi seguito. Così accenna alla palazzina di Fontanaguidia rovinata dal terremoto dello scorso giugno, al ciclo di “rifiuti zero”… “Il nostro programma verrà costruito a partire da quello generale del nostro movimento e sarà aperto: non nel senso che non sappiamo che fare ma perché lo vogliamo costruire in modo il più possibile condiviso”.

Molto savoir faire tra lo stesso Genitoni e Federico Tamburini. Il secondo, consigliere comunale di opposizione, è stato più volte ringraziato per l’aiuto fornito e chiamato nominativamente ad intervenire. Ma “nessun apparentamento”, è stato detto. A scanso di equivoci. Il periodo elettorale in vista delle amministrative che decideranno il futuro sindaco comincia ad entrare nel vivo; e così le strategie. Cortesia o qualcosa d’altro lo si capirà a breve, probabilmente nel prossimo periodo della fioritura.

Arrivano le diciannove. E’ ora dell’aperitivo.

In sala erano presenti i tre candidati alle primarie Pd per la designazione alla carica di primo cittadino Enrico Bini, Giuliano Maioli e Wassili Orlandi, che non sono però intervenuti.

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Dopo la democrazia diretta l'informazione diretta o autoinformazione

Per finire un’annotazione di chi scrive, a proposito di deformazioni dei mezzi di comunicazione. L’informazione diretta in certa misura chiunque potrebbe assumerla, ad esempio cominciando a partecipare alle riunioni degli organi eletti locali – esempio i consigli comunali – ma purtroppo da tanti anni varie raccomandazioni o belle dichiarazioni di intenti provenienti da diverse angolazioni politiche hanno sortito l’effetto che chiunque può verificare provando a presentarsi in un’aula consiliare… Il deserto di Gobi. E se lo si fa presente a chi contesta le risposte sono invariabili: “Tanto decidono tutto loro… e poi fanno le riunioni quando la gente lavora…”. E così si mantiene intatto il "diritto di protestare" anche se quel poco che concretamente si potrebbe fare “per non essere disinformati” all’atto pratico non lo si fa. Ben venga dunque l’ennesima istanza della Spadoni e speriamo che qualche volonteroso mostri che si possono far seguire i fatti, con costanza, alle buone intenzioni. Così l’informazione non verrà mediata dai “deformatori” e ciascuno potrà liberamente attingere ai fatti ascoltando con le proprie orecchie e vedendo coi propri occhi come viene amministrato il proprio paese.

(gdp)

2 COMMENTS

  1. Credo che sia un bel modo di fare politica, quello di rendere fruibile a tutti un incontro politico, soprattutto con i mezzi di informazione che la nuova tecnologia ci offre oggi, cosa che dovrebbero fare anche tutti i consigli comunali, dando così la possibilità a tutti coloro che lo vogliono di potersi informare bene sugli atti e sulle proposte che ad ogni riunione vengono portate avanti da ogni gruppo consigliare, rendendo maggiormente cosciente ed informato anche il “popolino” che voglia farlo. Una cosa è leggersi un’informazione elettronica, altra cosa è partecipare ad una seduta consigliare, specialmente per chi, come me, ha difficoltà nel potersi spostare, specie di sera, quando in genere vengono fatte le riunioni. Speriamo che se le due onorevoli torneranno in montagna, la prossima volta, oltre ad affrontare problemi politici, cerchino di affrontare anche problemi economici, come disoccupazione giovanile, agricoltura, viabilità e, non ultimo, il problema della discarica, che sta appestando tutta la nostra montagna. A questi temi io penso i montanari sono piu sensibili, perchè vissuti sulla propria pelle e, soprattutto, speriamo che alle tante promesse non faccia seguito come al solito il nulla. Sarebbe un’ulteriore delusione per tutti coloro che, come me, hanno sperato in un cambiamento a fatti e non più solo a parole, come purtroppo da troppo tempo ci hanno abituati i vecchi “marpioni” che finora ci hanno governati.

    (Beppe Bonicelli)

    • Firma - BonicelliBeppe
  2. Il cambiamento servirebbe e io lo vorrei davvero, ma in Emilia è peggio che in Unione Sovietica… La gente dice che vorrebbe cambiare, ma poi vota per i soliti noti che parlano bene, ma poi… Buona fortuna e massimo appoggio.

    (Luca Ferretti)

    • Firma - FERRETTILUCA