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“Non sono padano”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Non sono padano perché a differenza di Gentilini e Borghezio non applico né il fascismo né il cattolicesimo, essendo ateo e antifascista, e non voglio bruciare nessun bambino rom.

Non sono padano se per Maroni combattere la mafia vuol dire non mostrare alle televisioni le immagini di un’esecuzione mafiosa a Scampìa per poter riconoscere un criminale.

Non sono padano perché è assurdo far morire gente in mare mentre si privatizza un bene comune come l’acqua per magnati in giacca e cravatta magari dello stesso paese.

Non sono padano perché credo ancora nella giustizia imparziale e non voglio avere una scritta nei tribunali che dica “La legge è uguale per tutti tranne che per uno”.

Non sono padano perché non voglio essere complice di omicidi tra i flutti.

Non sono padano perché la polenta con la casola mi si pianta e preferisco l’erbazzone alla brovada.

Non essendo padano sarò fiero di non festeggiare questo White Christmas perché fin da bambino mi hanno insegnato che se anche non sei cattolico a Natale devi essere più buono; anche se sei nero, giallo o il più delle volte verde.

Non sono padano perché il Ku Klux Klan non fa per me e perché fortunatamente non abito a Coccaglio.

Non festeggio il Natale padano perché mi vergogno che un paese come l’Italia nel 2009 permetta un Natale felice solo per i bianchi.

Non sono padano perché credo che l’essere curato in caso di bisogno debba essere un diritto della persona umana e non solo padana.

Non sono padano perché non ho condanne penali per aver morso un polpaccio a nessun carabiniere.

Non sono padano perché voglio manifestare i miei disagi nei giorni in cui non lavoro, come la domenica, anche nelle piazze davanti alle chiese.

Non sono padano perché per me lo slogan "Roma ladrona" vale ancora.

Non sono padano e me ne vanto.

Per quanto riguarda questo White Christmas solo per bianchi non sto a descrivere i meandri dove dovrebbe soggiornare…

(Mattia Rontevroli)

14 COMMENTS

  1. Criterio di pubblicazione
    Ma con che criterio viene pubblicata questa lettera? Se ve ne scrivo una io la pubblicate? Non sono comunista per…
    La Lega non è solo questo e Mattia lo sa, se poi vuole indirizzare una lettera ai leghisti per dire “aprite gli occhi e guardate con chi state al governo” è un altro discorso.
    Mattia Mattia… perché non parli della lotta alla mafia con Maroni ministro? I dati sono scomodi? Con “Roma ladrona” viene identificato un modello centralista che succhia i soldi al Nord per ridarli al Sud.
    Parliamo dei compagni di sinistra allora? Vuoi parlare dei 10-100-1000 Nassirya?

    (Luca Malvolti)

  2. Per Luca
    L’articolo come da me inviato titolava: “Non sono padano neanche a Natale” e faceva riferimento alla proposta vergognosa del Comune di Coccaglio e dell’ideologia padana. Cosa c’entra l’identità locale dei cosiddetti padani col comunismo?? Ah, già… E’ una scusa molto in voga in questi tempi il complotto comunista. Meno male che non sono comunista.
    Piuttosto come risposta era meglio se mi indicavi i motivi per cui ti senti padano, era più interessante. Inoltre non capisco come faccia Maroni a lottare contro la mafia con compagni di governo che hanno come “eroe” un mafioso come Mangano. Devo essere io a dire ai padani di aprire gli occhi? Cosa si deve vedere o sentire più di così? Non ho nessun rispetto per quelli che gridano 10-100-1000 Nassirya e neanche per cinque ministri: Bossi, Calderoli, Maroni, Tremonti e Castelli che in Svizzera cantavano “E noi che siamo padani abbiamo un sogno nel cuore bruciare il tricolore”. Questo mentre col tricolore veniva seppellito il carabiniere Calipari.
    In questo periodo, purtroppo, non ho nessun leader e per la scelta che abbiamo mi va bene così.

    (Mattia Rontevroli)

  3. Quando tornerà a prevalere la ragione?
    Caro Mattia, prima del tuo proclama ho letto per ben tre volte l’intervento di Don Chiari: volevo capirne fino in fondo il messaggio. Poi ho fatto altrettanto con il tuo e così è matutata in me la convinzione che sia una domanda ad accomunarli: “Quando tornerà a prevalere la ragione?”.
    Don Chiari cita ciò che l’amministrazione leghista di Coccaglio sta mettendo in pratica in vista del Natale, ma quella è solo la punta di un iceberg.
    Da poco ho finito di ascoltare la drammatica ma istruttiva testimonianza di Gramellini e Fazio in apertura della trasmissione “Che tempo che fa” su Raitre. Ci hanno parlato di un fatto accaduto tra settembre e novembre in una scuola elementare di viale Rubattino a Milano. Una storia esemplare. Grazie al lavoro preparatorio della Comunità di Sant’Egidio e della scuola, a settembre ben 36 bambini Rom di un vicino campo nomadi sono entrati a scuola per la prima volta, innescando non un’operazione di rigetto, bensì un processo di avvicinamento, di curiosità reciproca che ha spinto famiglie italiane e Rom a frequentarsi per conoscersi meglio. In altre parole, grazie alla scuola e ai bambini è iniziato un processo di integrazione. Forse perché qualcuno temeva che quello potesse diventare un “cattivo esempio”: il 19 novembre alle sette del mattino sono arrivate le ruspe a radere al suolo il campo e a disperdere i Rom.
    Alcuni, solo alcuni, di quei bambini hanno potuto continuare a frequentare la scuola grazie alle maestre, alle parrocchie, e, udite! udite!, ai genitori dei bambini italiani che andavano a scuola con i bambini Rom.
    Toccanti le testimonianze di una maestra e i frammenti di scritti di bambini italiani di quella scuola letti da Gramellini. Una grande pagina di informazione! Gramellini e Fazio non hanno spiegato chi ha dato l’ordine, ma poco importa.
    Mi ha colpito, nello scritto di Don Chiari, l’uso della parola Italietta. Ecco, credo che a dare quell’ordine di sgombro sia stata proprio quell’Italietta, attraverso i rappresentanti che si è scelta. L’Italia vera, quella dei Moro e dei Berlinguer per fare un esempio, un ordine così antistorico (forse dovrei usare la parola inumano) non l’avrebbe potuto impartire mai.
    Fatti come questo e quello di Coccaglio, ma altre decine se ne potrebbero citare, non solo inquietano e in certa misura spaventano le persone ancora dotate di autonoma capacità di ragionare, ma inducono anche a pensare se e come ne usciremo. Se e come questo paese riemergerà dalla palude di anticultura in cui lo hanno precipitato oltre quindici anni di lego-berlusconismo. Per liberarci da un ventennio di fascismo ci sono volute una guerra e la resistenza: quali lotte serviranno per liberare l’Italia dal populismo prima che sfoci nel fascismo? Curzio Maltese nel libro “La bolla”, un libro che consiglio vivamente, scrive: “L’egemonia berlusconiana ha significato il trionfo del populismo, che è la base del fascismo”. Berlusconismo e leghismo sono complementari, sono come il gatto e la volpe.
    Però resto convinto che la maggioranza degli italiani, forse inconsapevolmente, resti fedele ai principi democratici. Ha solo bisogno che qualcuno le dia la scossa. Sono altrettando convinto che il tempo stringa se vogliamo evitare di trovarci nel bel mezzo di un film già visto. Forse sarà il caso che ogni democratico si chieda quale contributo, anche piccolo, può dare.

    (Armido Malvolti)


  4. Mattia, abbiamo parlato più di 2000 volte al bar e su alcune, anzi tante, cose siamo anche d’accordo. Io però cerco di guardare tutta l’agenda degli attuali partiti politici senza fare di tutta l’erba un fascio. Perché ti scagli così duramente contro la Lega? Ti fa rabbia vedere tanti giovani che sono sotto la bandiera del Carroccio? Concordo pienamente con te sul fatto che nel governo alcune cose tra Pdl e Lega non vadano bene, ma sai come sono gli accordi politici, no? Non è una cosa di questo governo, è politica (siamo in Italia, c’è poco da fare purtroppo 🙁 )!
    Essere leghisti non vuol per forza dire essere secessionisti, non vuol per forza dire essere razzisti, sai? Troviamoci al bar a bere qualcosa, avremo modo di parlarne senza problemi perché tra persone intelligenti ci si trova senza problemi!

    (Luca Malvolti)

  5. Quando tornerà a prevalere la sinistra?
    In soldoni, mi pare sia questo il succo. Ma la BERLUSCONIANA EGEMONIA è “sentenza” proclamata dalle urne, non imposizione di Cavaliere e Senatur. Proprio chi si richiama ai principi democratici deve avere come principio fondante il rispetto per l’elettore: è quest’ultimo che decide, non altri. Quest’ultimo decide se vuole essere governato da gatti o da volpi o da conigli. Non mi piace il principio secondo il quale se vince Prodi, beh, allora ci troviamo davanti ad elettori inconsapevoli che, con gli occhi foderati di prosciutto, non hanno colto la grande statura (politica) del Cavaliere. Dare la scossa agli italiani per svegliarli? Sta alla sinistra, non ad altri, reclutare idonei… elettricisti! Bersani?

    (Umberto Gianferrari)

  6. Si fa presto a dire non sono… ma cosa sono?
    Non sono comunista perchè rispetto e credo nella proprietà privata, perchè credo in Dio, perchè non credo che gli uomini siano per forza tutti uguali, perchè fortunatamente sono nato in un paese occidentale e ho visto gli orrori cinesi e russi, perchè penso che non lo Stato ma l’intraprendenza del singolo italiano salverà la nostra patria, perchè non credo nell’internazionale ma nella grandezza della nostra nazione, perchè rifiuto le logiche rivoluzionarie e prediligo la democrazia.
    Non sono padano perchè sono italiano, e questo basta e avanza.
    So cosa non sono, ma non mi riconosco in nessun partito attuale. Cosa deve fare un giovane come tanti nelle mie condizioni politiche? Non so, ma queste lettere non sono costruttive, Matty.

    (Alessio Zanni)


  7. La Lega ha ministri seri e molto validi, a volte ha idee un po’ carnevalesche, ma in generale è seria e lavora per risolvere problemi finora evitati per comodo dai nostri politici, ma anche da noi. In politica ci vuole serietà e rigore, specie in periodi difficili come questi, ma forse qualcuno preferisce ancora la politica del contentino in cui ti faccio fare quello che ti pare se tu al momento giusto mi dai il voto…
    Ringrazio la Lega e spero isoli idee come quelle di Coccaglio o della cassa a tempo per gli extracomunitari. Ringrazio Dio di avermi fatto italiano, padano ed emiliano e di questo sarò fiero per sempre.

    (Cristian)

  8. Io mi sento padano…
    …ma di certo non mi sento razzista. Per questo ci tengo a dire che spero l’assessore di Coccaglio volesse esprimere il concetto che non dobbiamo rinunciare a festeggiare il Natale, come affermano certi benpensanti, per non offendere i musulmani, perchè per me il Natale è di tutti gli abitanti della terra, colore e credo non importa. Altrimenti condannerei con forza chi sostiene il contrario, leghista o no. Riguardo al colore della pelle faccio presente che l’unico sindaco di colore italiano è una signora italo-americana della Lega Nord in un comune bresciano. Ricordo a Don Chiari che scimmiottare un comune, se pur in senso letterario, perchè amministrato dalla Lega, non compare in nessun passaggio della Bibbia, dalla quale io comunque da blasfemo traggo buona parte
    del mio modo di vivere. Nessuno si chiede come mai non vengano da noi quei popoli che muoiono di fame, ma persone (non tutte per fortuna) che cercano di imporci la loro religione, additandoci come infedeli, a casa nostra?!! Per anni abbiamo assistito a questo buonismo in cui dobbiamo accogliere tutti, lasciandoli poi a vivere sotto i ponti sfruttati dalla criminalità. Voglio poi conservare tutti i commenti dei buoni intenti qui riportati, per i nostri figli e nipoti, così potranno un giorno confrontare l’ingenuità di chi ha barattato i secoli di lotte per portare la democrazia con la tolleranza buonista verso chi considera il cristianesimo ed i loro simboli indegni di vivere perchè impuri ed infedeli, dando spazio a casa nostra alle pratiche come l’infibulazione e l’idea della donna come solo oggetto di comodo per l’uomo. Tutto ciò in nome della tolleranza ad ogni costo. Per togliere ogni dubbio sul modo di pensare della maggior parte dei leghisti che rappresento, faccio notare che in ogni famiglia esiste la pecora nera, come quel
    p…la che ha presentato il disegno di legge sulla cassa integrazione diversificata per gli extracomunitari regolari. Queste persone a mio avviso hanno sbagliato partito. Detto ciò, auguro buon Natale a tutti, compreso chi non lo festeggia.

    (Romani Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

  9. Ai leghisti
    Da tempo ho capito che in Italia non c’è più etica nè morale. Non si crede più in un’ideologia che la classe politica in tutti questi anni ha completamente stravolto e piegato ai suoi interessi personali e la maggioranza degli italiani gli è andata dietro. La sinistra pubblica libri con la destra; D’Alema, il grande untore, ne è maestro. Nel grande @Cbusiness#C della finanza il “Nemico Pubblico N. 1”, De Benedetti, si allea con Mediaset per creare una nuova piattaforma digitale terrestre, mentre il premier querela l’Espresso e Repubblica un giorno sì e uno no. Ci sono centinaia di esempi di inciuci tra destra e sinistra, non ultimo il caso Marrazzo (…Piero, hanno un filmato su di te… compralo prima che lo faccia qualcun altro…), un vero esempio di morale dal massimo rappresentante di governo; no, una vera vergogna di intrighi tra politica e vita personale che quando è di altri diventa pubblica ma per qualcuno invece non lo deve essere. Ora, per farla breve, i leghisti non sono razzisti? E come mai il suoi leader, i suoi parlamentari, i suoi senatori lo sono? Se vi rappresentano e li votate vuol dire che ne condividete l’ideologia. Non c’è via di scampo. E’ inutile nasconderlo: come si fa a votare un partito pseudo-rivoluzionario che per definizione è contro il diverso e più volte ha inneggiato alla rivolta popolare per difendere il territorio? Imbracciamo il fucile! Bruciamo il Tricolore! Il problema sta proprio qui. E’ semplice! Con un partito che la pensa così non ci sto, anche se alcune parti del suo programma le condivido; non lo voto neanche turandomi il naso perché non ha nulla da spartire con il mio pensiero e con la mia ideologia. Non è utopia. La padania poi, è tutta un’altra storia.

    (Marco)


  10. Mattia, dal mio punto di vista la tua lettera è sicuramente da apprezzare per la passione, ma non condivido alcune cose. Infatti, ritengo sia giusto indignarsi per le proposte indecenti della Lega, come quella di Coccaglio o la cassa integrazione dimezzata per gli stranieri, così sul piano politico è giusto, sempre dal mio punto di vista, essere critici con la Lega; gli ideali e le forme di politica che sostiene non corrispondono sicuramente al mio modo di vedere il mondo.
    Però occorre fare attenzione, non credo sia assolutamente giusto unire in un confronto sul leghismo, fascimo, cattolicesimo, ateismo, antifascismo. Lo dico perchè mi sembra una forzatura verso questi termini, ateismo e cattolicesimo nulla hanno a che fare con il leghismo e utilizzarli come elementi caratterizzanti o discrimintanti nei confronti della Lega è a mio parere indatto e in un certo senso penalizzante nei loro confronti. Non è giusto nemmeno parlare di fascimo; sicuramente la Lega crede in una forma di sistema repressivo, autoritario o quantomento limitante nei diritti, ma il fascismo, a mio parere, è altra cosa. Inoltre dici di credere ancora in Roma ladrona, ma l’idea di Roma ladrona è pericolosa; per favore, non pensiamo che sia da intendersi come un sentimento di rivalsa nei confronti della classe politica; Roma ladrona vuole dire disgregazione dell’Italia, nasconde un sentimento di chiusura e di odio che è da rifiutare sia in termini etici che sociali e dunque politici.

    (Simone Ruffini)


  11. Rispondo a tutti e a nessuno, ma ancor di più rispondo a me stesso. Io posso essere padano, italiano, meridionale, musulmano, ebreo, posso essere tutti o nessuno, o ancor meglio posso trarre da TUTTI il meglio che mi posso dare, così sarò un grande CITTADINO del MONDO e di conseguenza dell’ITALIA, piccola o grande che sia.
    Oggi forse molto piccola, un’Italia che guarda il grande fratello, l’isola dei famosi, la talpa e tanto altro ancora; quell’Italia che non alza la testa, quell’italia che conta milioni di lavoratori, di persone oneste, ma che mette al timone frequentatori di VIADOS e di ESCORT, PREGIUDICATI E CONDANNATI, sia di sinistra che di destra e su questo concordo con Albertini! Un vero peccato: potremmo essere i migliori ed invece… ci siamo seduti! Mi chiedo se mai ci rialzeremo?

    (Roberto Malvolti)

  12. Per Simone
    “Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sè, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione al campo avverso” (Primo Levi).
    “…leggete i loro proclami e le loro farneticazioni sostituendo alla parola clandestino, rom, straniero, immigrato, la parola ebreo. Ritroverete lo stesso clima del primo nazismo. Ora fate un ulteriore sforzo e pensate cosa farebbero se l’Italia si trovasse in contesto più drammatico come un conflitto armato” (Moni Ovadia).

    (Ellebi)

  13. Concordo in toto con Roberto
    Concordo al 100% con Roberto per le parole che ha detto e se mi permette vorrei aggiungere che la nostra classe politica rappresenta benissimo l’italiano medio. Se abbiamo quella classe dirigente è colpa nostra, sono i nostri rappresentanti, quindi…non lamentiamoci, o meglio lamentiamoci quando è ora.

    (Luca Malvolti)