Riceviamo e pubblichiamo.
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Costruire una rete per la legalità e lo sviluppo: questo uno degli obiettivi prioritari a cui la Camera di commercio di Reggio Emilia sta lavorando da tempo.
Nei giorni scorsi la Giunta camerale reggiana ha approvato il protocollo d’intesa “Le Camere di commercio contro la criminalità per la legalità” che si è costruito con un “patto” tra le Camere di Commercio di Reggio Emilia, Modena, Crotone e Caltanisetta per la lotta comune contro ogni forma di criminalità.
Si tratta di un testo che fissa un percorso comune verso l’affermazione di una diffusa cultura della legalità e definisce azioni congiunte di prevenzione e sensibilizzazione contro la criminalità: prevista la costituzione di un Osservatorio sulla legalità e criminalità organizzata perché la conoscenza, lo scambio e l’incrocio dei dati sono fattori decisivi nella lotta alle infiltrazioni criminali nell’economia di una città. Il protocollo prevede inoltre l’attivazione di iniziative che sottolineino una presenza attiva ed un’azione costante sul territorio quale ad esempio la sensibilizzazione a denunciare, la costruzione di una rete che supporti il singolo imprenditore nell’azione di contrasto agli atti intimidatori della criminalità e la costituzione in giudizio delle Camere di commercio nei processi per reati lesivi dei principi di libertà economica.
“L’approvazione del testo del Protocollo da parte della giunta camerale è un passo in avanti importante – commenta il presidente dell’Ente camerale Enrico Bini – il progetto prevede anche il coinvolgimento delle Prefetture per un’azione sinergica delle due Istituzioni che porti ad azioni efficaci di difesa del territorio dal rischio infiltrazioni. Non a caso il prossimo 14 dicembre sarò a Caltanisetta per l’incontro con il primo dei Prefetti coinvolti dal progetto mentre il Protocollo sarà firmato nella nostra città il 27 febbraio 2010, in occasione della manifestazione antimafia “Crotone…Italia”.
Al di là delle azioni che saranno messe in campo con l’attivazione del protocollo la Camera di commercio di Reggio Emilia, in concomitanza con la crisi economica in atto, ha già adottato anche iniziative “anticrisi” il cui obiettivo di fondo è quello di aiutare le imprese a rimanere nel campo della legalità.
“Le risultanze investigative, a cui va un plauso convinto – continua Bini – e i diversi arresti compiuti anche nella nostra provincia, evidenziano la necessità di non abbassare mai la guardia: è importante che le Istituzioni reggiane siano molto attente a mettere in campo tutti gli atti necessari per sostenere le imprese sane e impedire loro di cadere in derive pericolose”.
Per ciò che è di sua competenza, la Camera di Commercio, già dall’inizio del 2009, ha deciso di pagare i fornitori dell’Ente in quindici giorni dal perfezionamento della pratica amministrativa, al fine di consentire loro di poter disporre immediatamente di liquidità.
Sempre con attenzione ai problemi della liquidità la Giunta camerale ha istituito un fondo di 50mila euro per il pagamento degli interessi che le imprese fornitrici del Comune capoluogo devono sostenere per ottenere l’anticipazione sul credito che il Comune, a causa del blocco imposto dal Patto di stabilità, non può liquidare fino al prossimo gennaio.
Notevole, inoltre, l’impegno finanziario dell’Ente camerale (tre milioni di euro in totale) teso a fornire, tramite i Confidi, garanzie alle imprese che si rivolgono al sistema bancario per ottenere liquidità e/o abbattimento tasso di interesse per quelle che intendono investire.
(Camera di commercio industria, agricoltura e artigianato di Reggio Emilia)