...come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e il salir per l’altrui scale.
(Dante, Paradiso, XVII, 58-60)
Ab inopia ad virtutem obsæpta est via
Il passaggio dalla miseria al valore è pieno di ostacoli.
Ce lo ripetevano spesso i nostri precettori. E appena entrati nella vita sociale lo abbiamo sperimentato di persona, sulla nostra pelle. Credo che nessuno abbia realizzato qualcosa senza incontrare difficoltà. E, d’altra parte, se così non fosse non sarebbero conquiste. Che gli antichi accompagnavano con l’augurio: Ad majòra [Incamminati verso affermazioni ancora più importanti]. Giacomo Zanella compendia il concetto in questi versi:
Eccelsa, segreta
nel buio degli anni
Dio pose la meta
dei nobili affanni [Sopra una conchiglia fossile]
Perché si dice...
Era il mitico figlio di Alceo, re di Tiro, che una volta ospitò Giove. Costui lo ripagò insidiando la moglie Alcmena e rendendola madre di Ercole. Il detto prende spunto da una frase dell’Amphitryon di Molière: Il vero anfitrione è quello presso il quale si mangia. Anche il termine Mecenate, nome proprio, è passato ad indicare un protettore.