Imu su case in comodato si deve pagare. Nel Consiglio comunale del 25 novembre scorso bocciata dalla maggioranza, schierata al completo, la mozione presentata dai consiglieri di minoranza di “Casina per il bene comune” (Maurizio Cineroli, Davide Morani, Maria Alberta Ferrari, Paolo Tosi) avente ad oggetto: “Imu abitazioni in comodato”. La motivazione del diniego: non ci sono le risorse necessarie.
L’art. 2 bis comma 1 del DL 102 del 2013 e la sua relativa conversione in legge da parte del Senato il 24 ottobre, prevedeva che nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare per l’anno 2013, limitatamente alla seconda rata dell’imposta municipale propria, i comuni potessero equiparare all’abitazione principale, ai fini dell’applicazione della suddetta imposta, le unità immobiliari e relative pertinenze, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1,A/8 e 9 concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale.
Un odg votato nella precedente seduta del 14 novembre impegnava sindaco e giunta a presentare apposita delibera da votarsi entro il 30 del mese scorso e a pubblicare sul sito del Comune tale delibera entro il 9 dicembre p.v. qualora l’esito fosse naturalmente stato positivo e come alcuni comuni hanno fatto.
Ciò non sarà possibile per Casina, visto l’esito negativo dell’azione intrapresa dai consiglieri di minoranza.
(d.a.)