Ieri il quotidiano "Gazzetta di Reggio" ha riportato la notizia dell'acquisizione, all'asta, degli impianti sciistici di Febbio da parte di un gruppo di locali per la somma di € 100mila. A questo proposito si registra stamane la seguente presa di posizione di Legambiente Reggio Emilia
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Ci fa piacere apprendere che gli impianti sciistici di Febbio sono stati acquisiti dagli Usi civici, anche a fronte delle segnalazioni che abbiamo fatto da alcuni anni a questa parte sul degrado in cui versa la zona: sono presenti auto ferme da tempi immemorabili, macchinari che perdono olio, rifiuti e materiali pericolosi sparsi in numerosi punti, senza contare tralicci ed impianti dismessi che vanno necessariamente rimossi e bonificati, evitando che il bosco li inglobi definitivamente, oltre ovviamente ad una situazione di degrado generale.
Questi aspetti sono prioritari ed ora spetta ai nuovi gestori l’onere di risistemare questi luoghi: confidiamo che proprio gli Usi civici abbiano a cuore la salvaguardia del loro ambiente. Chiediamo inoltre che non siano sprecati altri soldi pubblici su questi impianti e che l’assessore al paesaggio e all’ambiente della provincia Mirko Tutino di impegnarsi su questa vicenda come sull’ecomostro di Canossa, vigilando in modo da riportare le piste dell’impianto di Febbio in una condizione ambientale sostenibile.
E’ inoltre necessario che gli enti pubblici si tutelino verso altri fallimenti societari chiedendo garanzie fideiussorie per la bonifica ed il ripristino degli impianti, visto che la storia sul nostro Appennino ci insegna che una volta fallite le varie gestioni poi gli impianti sono abbandonati nello stato in cui si trovano senza che più nessuno se ne faccia carico diventando, improvvisamente un problema della collettività.
(Massimo Becchi)
Altri soldi buttati.
(L.G.)