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“Vado a fare un corso d’informatica”. Invece compie una rapina per procurarsi droga

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“Mamma vado a un corso di informatica a Reggio”. Di fatto è uscito da casa, in un comune del nostro Appennino (Casina), non per andare a lezione ma per procacciarsi, nel peggiore dei modi, i soldi per la cocaina. Travisato da un foulard ha infatti strappato la collana ad una donna per poi, con un coltello, farsi consegnare gli orecchini dalla donna rimasta ferita ad una mano dal coltello brandito nervosamente dal malvivente fuggito in macchina.

L'episodio criminale si è verificato ieri poco dopo le 16 di ieri in via Sante Vincenzi, zona stadio Mirabello di Reggio Emilia. Dopo essere stata rapinata, la donna, una 50enne reggiana, ha dato l’allarme al 112, ricorrendo quindi alle cure mediche. Dall'ospedale giungeva in stato di shock, venendo dimessa con una prognosi di tre giorni per una ferita al dito della mano destra. E mentre la donna ricorreva alle cure, in città i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia e le altre forze di polizia avviavano le ricerche del malvivente, fuggito a bordo di una Fiat Panda.

Grazie alle testimonianze, i carabinieri risalivano alla targa di un’auto e quindi alla proprietaria, abitante in un comune del nostro Appennino. Quando i militari sono andati a casa, la donna ha loro riferito che l’auto l’aveva il figlio andato ad un corso di informatica a Reggio. Quindi la paziente attesa, premiata alle 4 di questa notte quando il malvivente veniva fermato mentre tornava a casa. In sua disponibilità il foulard ed il coltello utilizzati per la rapina, successivamente sequestrati insieme all’auto. Nel prosieguo degli sviluppi investigativi, alle prime luci di oggi i carabinieri individuavano in un compro oro della città il luogo dove il rapinatore, esibendo i propri documenti e quindi attenendosi alle normative di legge,  aveva venduto, per 360 euro, la collana e gli orecchini, che ora saranno restituiti alla vittima.