Riceviamo e pubblichiamo.
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Questa mattina gli alunni della Scuola Media di Vetto hanno manifestato davanti al Comune, per l’intollerabile situazione della mancata accensione dell'impianto di riscaldamento di tutte le scuole (la pulizia delle caldaie non è ancora stata effettuata). I ragazzi e gli insegnanti sono costretti a restare al freddo. Ci risulta che in comune nessuno li abbia voluti ricevere! Una vera casa di vetro!
La questione riscaldamento si ripresenta con regolarità ad inizio di ogni anno ed è stata più volte segnalata dalla minoranza, dai genitori degli alunni e dagli insegnanti, mai risolta da chi di dovere e perciò portata all'esasperazione. Stessi problemi di riscaldamento, riguardano anche la Scuola dell'Infanzia ed Elementare, con disservizi spalmati su diversi periodi.
Situazione pesante a Vetto, dove il tetto della scuola materna rilascia infiltrazioni d'acqua da tre anni, con l’intonaco del soffitto che si sta staccando in più punti. Solo in questi giorni si sta cercando di correre ai ripari..
Esempi di un malessere serpeggiante sulla gestione dei servizi comunali.
Crediamo perciò di comprendere appieno la sfiducia e lo scoraggiamento che si sono diffusi fra la gente di Vetto, tra la difficoltà per arrivare alla fine del mese, la mancanza di lavoro e i problemi di finanza comunale, con i tanti disservizi locali e una tassazione elevatissima.
Una situazione grave, di fronte alla quale la minoranza consiliare si è sempre collocata con spirito critico, molto preoccupato anche se costruttivo, arrivando a richiedere a più riprese, sulla vicenda Ragioneria, nell’interesse del paese, le dimissioni del sindaco e la nomina di un commissario, con lo scopo di rendere i conti comunali perlomeno più trasparenti.
L'applicazione dell'Imu e dell'addizionale Irpef comunale a livelli quasi massimi, assommati alla stangata della Tares (rifiuti), stanno drenando una forte quota di risorse delle nostre famiglie. Solo per le tre imposte sopraccitate è previsto nel corrente anno un introito di 1.157.000 euro (dati Bilancio di previsione 2013), ossia una media di quasi 600 euro pro capite, compresi bambini e anziani.
A queste poi si deve assommare il risanamento finanziario previsto dal Piano di Recupero triennale (2012/13/14) del fuori bilancio e del disavanzo d'amministrazione (oltre 600.000 euro complessivi di finanza allegra), operato con la vendita di beni comunali, triste epilogo dello scandalo finanziario che ha coinvolto e sconvolto il nostro Comune, che ha portato alla scoperta di un sistema che andava avanti perlomeno da dieci anni, anche nel corso delle amministrazioni passate.
Sulla vicenda giudiziaria, ancora in corso, stiamo aspettando il pronunciamento della Procura di Reggio Emilia.
Esprimiamo ovviamente un giudizio negativo sulla gestione dei servizi, della manutenzione del bene pubblico, dalle strade trascurate per gran parte dell’anno, soggette pure a gravi smottamenti che comportano turbative notevoli sulla viabilità e ingenti investimenti di denaro pubblico per il loro ripristino. Senza parlare poi della poca cura dei cimiteri e di diversi spazi pubblici.
Un compito veramente arduo cercare di rimettere in carreggiata questo comune! Nel ruolo d’opposizione attualmente assegnatoci ci impegneremo fino alla scadenza del nostro mandato come abbiamo fatto finora, con serietà e risolutezza, criticando fortemente le cose che non vanno, ma senza attacchi alla persona.
L’incoraggiamento mostratoci dalla popolazione per proseguire ci fa ben sperare per il futuro, con l’auspicio che, con il contributo di tanti, anche per Vetto possano tornare tempi migliori!
I consiglieri comunali
Renzino Fiori
Luigi Ruffini
Ivano Pioppi
Margherita Crovi
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Correlati:
- Lettera aperta del sindaco di Vetto in merito alla manifestazione degli studenti delle scuole medie (13 ottobre 2013)
E’ una vergogna, lasciate il sindaco e tutta la Giunta comunale senza riscaldamento, non gli alunni!
(Vanda C.)
Intanto complimenti al sindaco che anche in tale situazione si è mostrata disponibile al dialogo con gli alunni delle scuole medie e, soprattutto, disponibile ad ascoltare le problematiche dei suoi concittadini. Gradirei una risposta alla mia domanda, ma visto i precedenti questa è pura utopia: anche in municipio manca il riscaldamento come nelle aule scolastiche in cui stamattina si registrano i 13° o, come invece penso, gli uffici comunali sono fin troppo riscaldati? Complimenti per apparire, ancora una volta, protagonista in negativo sulle testate dei giornali. Un’altra vergogna locale e italiana!
(Un genitore)
Mio figlio fa la 3^ media e ancora non è congelato; diciamo pure che ogni sciocchezza è buona per attaccare il Comune, ormai siamo ridicoli.
(Chiara Spagnolo)
Gentilissima signora Chiara, dobbiamo aspettare che i nostri figli vengano ibernati prima di esprimere la nostra insoddisfazione? Spero esista ancora la libertà di pensiero e di opinione, perchè quello che a lei può andare bene può invece creare problemi ad altri. O no? Se a lei va bene far stare seduto 5 ore suo figlio in classe, al freddo, evidentemente ad altri genitori questa situazione non piace. Lei in casa non ha acceso in questi giorni il riscaldamento? Se permette è molto, molto soggettivo considerare sciocchezza stare al freddo e non essere ricevuti dal Sindaco!
(Un genitore)
Volevo precisare che cittadini e genitori possono venire a farsi un giro anche in Municipio e verificheranno, loro stessi, che i gradi se non sono 13 saranno 14…
(Commento firmato)
Penso sia così dappertutto in questo periodo, non c’è bisogno di striscioni in giro per il paese e lì, a dir la verità, mi meraviglio più dei genitori che lo hanno permesso che dei figli.
(Una mamma)
Ieri pomeriggio ho partecipato all’assemblea di classe che si è tenuta nell’aula della prima media. Sono rimasta in classe per un’ora circa e vi posso assicurare che quando mi sono alzata ero infreddolita dalla testa ai piedi. Quindi, a dispetto di tutte le polemiche che ho letto, soprattutto sulla Gazzetta di Reggio, dove le spiegazioni del vicesindaco mi lasciano molto perplessa; quello che i ragazzi hanno chiesto è semplicemente di poter svolgere le lezioni al caldo! Visto che ho constatato di persona la realtà, è forse chiedere troppo?
(Katia)
I nostri figli ibernati? A metà ottobre? Oddio, abbiate almeno il coraggio di mettere nome e cognome.
(Chiara Spagnolo)
A parte il titolo “Alunni al freddo” che sembra davvero che siamo in Siberia invece che in Emilia, io lavoro da 11 anni per 8 ore in un ufficio dove non accendono il riscaldamento fino alla fine di ottobre e ancora non sono morta “ibernata”, porteranno pur un po’ di pazienza questi “poveri” alunni, no?! C’è bisogno di scendere in piazza per questo? O c’è qualcos’altro sotto che non ci volete dire?
(Una mamma)
In ogni caso credo che il sindaco avrebbe dovuto riceverli. Quello che è davvero intollerabile è l’arroganza di chi fa politica.
(AF)
Si dimetta.
(Angelo Covili)
Quando ci saranno problemi gravi vedremo cosa succederà. Voi genitori potete entrare in municipio e andare dal sindaco direttamente.
(Andrea)
E’ il suo sistema, Vetto non progredisce, anzi indietreggia grazie al modo stalinista di condurre il Comune. No, non sono gli amministratori giusti per noi, Vetto ha bisogno di gente seria, non rappresentano certo i favolosi e poveri sindaci del dopoguerra come il Mentore Predelli che scendeva da Gottano preoccupato per il suo comune e per l’ultimo dei contadini. Questi sono politici d’assalto che sperano in qualcosa di più per mangiare meglio, il loro disinteresse e il rifiuto di confrontarsi sono emblematici; non succedeva dal tempo del podestà. Che ci sia un ritorno di fiamma…
(Paolo Maria Ruffini)