Ci segnala un lettore e pubblichiamo.
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"Sento gridare aiuto ripetutamente con voce strozzata, sono le 3 di notte... Incidente poco dopo le 3 di questa notte a Ramiseto centro, in via A. Bombardi. Un'auto condotta da un giovane del posto, Luca, 21enne, ha urtato violentemente un muretto che delimita un piccolo cortile, è salita sui gradini e si è ribaltata sulla strada provinciale 15 del Lagastrello. Il giovane, uscito dal finestrino laterale da solo, ha iniziato ad urlare ripetutamente aiuto. Ero ancora sveglio e sono corso da casa mia che dista poche decine di metri. Ho trovato il ragazzo sanguinante per diverse piccole ferite al capo e al viso. Ho provveduto a calmarlo, a chiamare il 118 e subito dopo i carabinieri al 112.
Poco dopo è accorso lo zio, P.T., che mi ha pesantemente insultato, poiché non voleva avvisassi i carabinieri. Assieme ad altri giovani del posto ha raddrizzato l’auto ributtandola sul muretto lato strada, nel tentativo di nascondere in qualche modo l'accaduto. E’ arrivata l’ambulanza del 118. Già chiamata per un altro intervento alla vicina frazione di Montemiscoso, dopo alcuni sommari controllo sull’agitatissimo giovane, hanno proseguito lasciando un operatore sanitario sul posto.
Dopo aver riavuto indietro la torcia elettrica, che avevo prestato all’infermiere intervenuto, cui serviva per controllare il giovane, me ne sono tornato in casa mia. Sono felice per aver visto il ragazzo praticamente incolume (al contrario dell'auto distrutta, assieme a diverse fioriere e a parte del muretto), ma amareggiato per gli insulti ricevuti...".
Scusate il parallelo irriverente ma a me è successa la stessa per avere salvato quel lupetto moribondo. Su Facebook alcuni cacciatori mi hanno tolto l’amicizia, ne sopravviverò. Credo che nella vita dobbiamo rispondere a chi, più o meno direttamente, invoca il nostro aiuto, facendo ciò che si deve e non pensare, invece, a ciò che conviene.
(U.)
Ovviamente aveva qualcosa da nascondere alle forze dell’ordine, o era sotto droghe o alcool. Pazienza, speriamo per lui e per gli altri, che gli vada sempre così bene.
(Alex.G)
I danni arrecati al muretto e alla fioriere chi li paga, l’ingrato, il proprietario o il Comune? Avrei preso il numero di targa e chiamato i Carabinieri. Ovviamente dopo essermi rallegrato dell’incolumità dell’incivile individuo.
(Celeste Grisendi)
Scusate, ma a quell’orario lì si è ribaltato perchè andava forte o distratto, ma non credo, o sotto l’effetto di sostanze non consentite. O forse aveva bevuto. Probabilmente l’avrei aiutato anch’io, chiedendo se gli serviva chiamassi qualcuno. Se mi insultava gli rispondevo: “Aveva ragione chi mi diceva che a far del bene agli asini si prendono solo dei calci”!
([email protected])
Ma, al di là delle considerazioni morali sull’accaduto, era necessario mettere il nome del giovane? Era opportuno renderlo pubblico? Chi non ha mai sbagliato…
(Commento firmato)
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Manca il cognome, già… A parte le celie. Se non si mettono le generalità si chiede come mai, mentre se si mettono si chiede… lo stesso. Capisce che è difficile beccarci.
(red)
Le offese sono state sbagliate nei confronti del soccorritore, ma prima di chiamare carabinieri era giusto chiedere al ragazzo, visto che non c’erano feriti gravi, solo lievi contusioni e piccoli tagli. Dispiace che succedano queste cose e ci si accanisca parlando di sostanze stupefacenti e alcol solo perchè è successo ad un giovane, ma vorrei ricordare che circa una settimana fa su un quotidiano locale veniva scritto che sui controlli fatti dalle forze dell’ordine la maggior parte dei controllati e trovati con tassi alcol emici spaventosi erano persone con età comprese tra i 40 e i 70 anni… Vorrei rispondere alla signora Celeste Grisendi, direi che il problema delle fioriere non sussiste visto che sicuramente verrete risarciti del danno provocato.
(Alleparmareggio)
Le fioriere non sono mie e di norma quando avviene un incidente con danni a persone o cose le forze dell’ordine vanno avvertite. Se non c’è denuncia di sinistro secondo lei chi risarcisce chi, il giovane ingrato?, i parenti di tasca loro? Beato lei che ci crede.
(Celeste Grisendi)
Ciò che è successo il 29 settembre è molto più “pesante” di quanto sinteticamente descritto. Pare che il giovane L. sia al terzo incidente d’auto in poco tempo sempre, come dire, in stati fisici “alterati”. Quando l’ho soccorso, sanguinante al volto e al capo, era completamente fuori di sé, tanto da dirmi che la colpa era del vaso di fiori; “in mezzo alla via” (invece con l’automobile è salito lui sul muretto, dall’altra parte della strada provinciale!). Poi, dopo aver urlato “voglio morire”, “telefonate a mia mamma!”, all’arrivo di altre persone ha pure avuto uno svenimento, durato diversi minuti, che ci ha preoccupato molto. Non era in condizioni di connettere, tanto che numerosi suoi amici e amiche urlavano a gran voce di chiamare i soccorsi. Che io ho chiamato. Ricordo a tutti che quando si chiama il 118 per un incidente stradale con feriti la telefonata, registrata, viene comunicata anche alle Forze dell’Ordine, Carabinieri o Polizia di Stato. Gli insulti dello zio, che a dire la verità non era in condizioni “serene” migliori del nipote, sono state fuori luogo, visto che ci conosciamo da sempre e negli anni gli ho pure fatto favori “importanti” e non dico altro. Penso che se i CC ritirano la patente al ragazzo possano evitare un altro incidente, la prossima volta magari con conseguenze mortali, con la probabilità di coinvolgere dei passanti, dei bambini, persone innocenti. Credo sia un favore allo stesso giovane, dargli modo di andare a piedi e riflettere per un po’ sui suoi problemi. Un saluto.
(Alessandro Davoli)
Salve Alessandro, sul fatto che lei ha chiamato i soccorsi nulla da ridire, mi dà solo fastidio il fatto che le persone sopra (non tutte) abbiamo iniziato a commentare anche con nomignoli poco carini come il “giovane ingrato” senza sapere minimamente quello che sia successo mi dà molto fastidio perchè si capisce benissimo che questi commenti, dove si legge di alcol e sostanze stupefacenti, siano venuti fuori perchè si parla di un giovane di 22 anni. Se invece di esserci scritto 22 anni ci fosse stato 42 non ci sarebbero stati tutti questi commenti. Volevo sottolineare ancora una volta che dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine di Castelnovo ne’ Monti i controllati trovati in maggiori condizioni preoccupanti avevano età comprese tra i 40 e 70 anni! Vorrei citare un caso successo nel paese di Taviano, frazione di Ramiseto, circa tre anni fa: un anziano ubriaco fradicio si è infilato con l’auto in un cortile colpendo il muro di un garage e a 2 metri si trovava il proprietario con i nipoti. Chiamati carabinieri e soccorsi… però in questo caso è rimasto tutto in silenzio e l’anziano gira tutt’oggi in macchina nelle medesime condizioni di allora. Qui mi viene da pensare: ma la legge non è uguale per tutti? E qui finisco.
(Alessandro Freddi)
Sono letteralmente rimasta senza parole leggendo questi commenti. Rimango senza parole perchè la gente sente il bisogno, non so per quale motivo, di entrare in dinamiche a lei sconosciute e regalarci le sue conclusioni. Conclusioni pesanti tratte da una storia che loro non hanno vissuto. Trovo ancora più sconcertante, però, certe frasi utilizzate, del tipo “i problemi che il ragazzo ha”, “è il terzo incidente in stati fisici alterati” (questa poi non si sa da dove è uscita) e altri commenti che mirano nel personale. In quella sfera in cui certe persone non si dovrebbero permettere d entrare. Mi dispiace dover leggere certe cose pesanti, brutte e decisamente fuori luogo, non stiamo parlando di un “delinquente”, come voi lo state dipingendo. Basta con certe frasi, certi commenti… Non hanno senso, veramente!
(Martina Filippi)
Vorrei rispondere al signor Alessandro Davoli, dicendogli che intanto prima di pubblicare notizie di una certa rilevanza riguardante altre persone sarebbe cosa gradita che si attenesse scrupolosamente, e sottolineo scrupolosamente, a come si sono svolti i fatti e a non spaziare di fantasia solo per gonfiare la notizia (come mi sembra già sia successo in passato su altre vicende riguardanti il territorio ramisetano)! La pregherei quindi prima di accusare certe persone di capire chi sono e soprattutto quello che le stanno dicendo, visto che sul luogo dell’accaduto erano presenti altre persone in grado di confermare ciò che le sto dicendo. Per quanto riguarda invece gli incidenti del ragazzo che, da come dice Lei, sarebbero stati tre direi proprio che anche stavolta, caro il mio signor Davoli, ha toppato e non aggiungerei altro. Anzi sì: non si improvvisi giornalista ma lasci fare il mestiere a chi ne sa più di lei!
(Catia)
Cara Catia senza cognome, non spazio per niente di fantasia. Sono stato il primo ad arrivare e a rimanere con il ragazzo per lunghi minuti: era fortemente alterato e sragionava. Come le potranno confermare anche i rapporti del personale sanitario del 118, che tra l’altro hanno impiegato del bello e del buono per calmarlo. Il ragazzo è poi svenuto per alcuni minuti, con intorno alcune ragazzine che urlavano isteriche… diciamo che venivano da una festa, va bene così? Per quel che riguarda i tre incidenti ho sentito i commenti irati di un altro ragazzo, amico o parente del primo, che gli dava dell’asino e che “non aveva imparato niente dalle sciocchezze fatte in precedenza”. La mattina dopo ho raccolto le parole di un medico del 118, dott.ssa. V.N., dirimpettatia, che proprio domenica, mentre scattava foto sul posto, per documentare i danni alle fioriere distrutte, me ne ha parlato a lungo. Penso fermamente che qualche mese a piedi faccia bene a L. (meglio a piedi che invalido o morto, no?) e forse anche a qualche altro suo concittadino… Va bene così o devo aggiungere altri dettagli, sempre senza pretendere di fare il giornalista? Un saluto.
(Alessandro Davoli)
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Riteniamo che il dibattito possa qui trovare soluzione.
(red)