Una signora di Carpineti, alla fine di luglio, si trovava di ritorno dal lavoro e con la propria auto, investiva, senza volere, un capriolo in via della Repubblica, in città, a Reggio Emilia. Scesa dal mezzo e resasi conto delle condizioni critiche in cui versava il povero animale allertava immediatamente i soccorsi attraverso il 118, che provvedeva ad inviare sul posto l’equipaggio di soccorso/recupero della fauna selvatica attivo per conto della Provincia di Reggio Emilia. Tuttavia durante l’attesa un furgone si fermava sul posto ed un signore ne scendeva senza proferire parola, caricava l’animale sul retro dello stesso e ripartiva sotto gli occhi increduli della signora che alla ripetuta domanda di spiegazioni non riceveva alcuna risposta.
Il 118, avvisato della cosa, segnalava l’episodio alla Polizia provinciale. Le indagini sull’accaduto hanno presto portato ad una ditta della bassa modenese, così che la Polizia provinciale di Reggio Emilia ha richiesto la collaborazione dei colleghi di Modena, i quali, alla riapertura della ditta dopo un periodo di chiusura estivo, sono riusciti a risalire al responsabile del fatto, P.C., di 63 anni, che è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di furto ai danni dello Stato essendo la fauna selvatica, in base alla legislazione italiana, patrimonio dello stesso.
Ecco cosa succede a volere fare i furbi, quante volte sento discorsi di questo genere. Meditate gente, meditate…
(Il Grillo Parlante)
Allora fanno gola a tutti, non solo ai cacciatori!
(Un montanaro residente)