Ultimo appuntamento martedì 27 dell’edizione 2013 dei Martedì con Gusto alla Cantoniera di Casina, la rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Casina che lungo tutta l’estate ha visto alternarsi autori locali e nazionali, tutti apprezzati da un pubblico sempre numeroso. Protagonisti dell’ultima serata il prof. Pasquale Marconi e il clero della montagna nella Resistenza. La prof. Teresa Muratore presenta infatti il suo volume “Il medico scalzo”mentre il prof. Giuseppe Giovanelli, autore di “Don Domenico Orlandini “Carlo” prete e comandante partigiano” pubblicato recentemente a cura dell’A.L.P.I –A.P.C, traccerà un profilo dei sacerdoti della montagna protagonisti della Resistenza con particolare attenzione a mons. Nando Barozzi e don Vasco Casotti, parroco di Casina per oltre cinquant’anni il primo, originario di Migliara il secondo.
“Ringrazio gli amici della Casa Cantoniera per l’accoglienza predisposta e il pubblico sempre assiduo: un mix che unito alla simpatia con cui gli autori guardano alla nostra manifestazione ha permesso presentazioni sempre interessanti e decretato il successo ultradecennale dell’iniziativa” commenta l’assessore alla cultura di Casina, Giovanna Caroli, curatrice dell’iniziativa.
La presentazione si svolgerà nei locali della Casa Cantoniera alle 21 anche in caso di maltempo. Chiuderanno la serata e la rassegna una pastasciuttata offerta dagli amici della Cantoniera e le torte del forno Vender.
L’on. Pasquale Marconi (Vetto d'Enza 1898 - Castelnovo ne' Monti 1972) fu una delle personalità più importanti della montagna reggiana: creatore dell’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, protagonista della Resistenza e della ricostruzione, forse semplicemente della costruzione, della nostra montagna in entrambi i dopoguerra. Di questa figura storica della DC, caratterizzato anche dall’aver adottato il sandalo come unica calzatura, l’autrice ricorda le battaglie prima ideali e poi politiche, la personalità di medico, i dissidi politici, e i numerosi progetti. Ne ripercorre insomma la vita: dal seminario alla prigionia in Germania dopo Caporetto, dalla facoltà di Medicina alla fondazione del primo ospedale a Castelnovo ne' Monti, dalle difficoltà per il suo manifesto antifascismo alla Resistenza, fino all'attività politica e alla Costituente. Con ampi cenni alla storia del Novecento italiano, che si intreccia con quella dell'Appennino reggiano.
Mons Nando Barozzi: (Castelnovo ne' Monti 1913 - Casina 2010): 97 anni di vita, 72 al servizio della chiesa, 51 nella parrocchia di S. Bartolomeo apostolo in Sarzanosempre volto a “confermare l'importanza del contributo che il pensiero cattolico può dare alla società, a volte anche puntando i piedi a volte scontrandosi anche in modo duro (difficilmente scendeva a compromessi!!)” secondo la sintesi espressa da un suo parrocchiano. Il don Nando politico, come egli stesso si definisce in più di un’intervista, era conosciuto altrettanto e più forse del don Nando costruttore di grandi opere - dal completamento della chiesa all’edificazione della canonica e dell’asilo, dalla costruzione del teatro-oratorio a quella del campanile e della chiesa del Bocco - ma i parrocchiani e chi lo ha frequentato evidenziano l’impegno a tutto campo e la complessità e ricchezza della sua azione, sia negli interventi rivolti alla comunità attraverso la realizzazione della Casa di Riposo voluta dalla dott. Maria Bertolani, che nei contatti personali, il segno lasciato nella storia, l’impronta impressa in tante persone, la sua forte spiritualità mai convenzionale o bigotta spesa nel mondo e per il mondo, sempre attento al suo e nostro tempo.