Home Cronaca “E la montagna partorì il topolino”

“E la montagna partorì il topolino”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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E la montagna partorì il topolino! Parlare di delusione è davvero un eufemismo. Il numero delle immissioni in ruolo ispira grande sconforto ma anche tanta rabbia. Dovevamo attendere la fine di agosto per concepire un piano di assunzioni di questa portata?

L’applicazione congiunta della riforma Gelmini (ma più che di riforma sarebbe corretto parlare di tagli voluti dall’ex-ministro) che ha depauperato miseramente la scuola pubblica, e della riforma Fornero, che ha di fatto bloccato il turn-over anche nella scuola (ancorché non sia espressamente previsto dalle norme generali riguardanti il Pubblico Impiego) stanno dando risultati devastanti.

Infatti sono poco più di 230 i posti da docente vacanti in organico di diritto, del tutto insufficienti alle necessità della scuola, come dimostrano i 91 posti aggiuntivi assegnati sull’organico di fatto (che, ricordiamo, è l’adeguamento dell’organico di diritto alle reali necessità del territorio, posti non considerati ai fini delle assunzioni in ruolo).

Come se non bastasse, dei 230 posti in organico di diritto nemmeno la metà sarà coperta dalle immissioni in ruolo! Nella nostra provincia i ruoli docenti saranno:

SCUOLA INFANZIA                    5 ruoli su 11 disponibilità

SCUOLA PRIMARIA                24 ruoli su 54 disponibilità

SCUOLA SEC. 1° GRADO        21 ruoli su 49 disponibilità

SCUOLA SEC. 2° GRADO        44 ruoli su 98 disponibilità

SOSTEGNO                             11 ruoli su 21 disponibilità

Solo 105 ruoli docenti su 233 disponibilità: una vera doccia fredda a poco più di una settimana dall’avvio dell’anno scolastico! Tra l’altro, questo misero bottino dovrà essere ripartito al 50% tra i docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori del concorso, i cui lavori non sono nemmeno ancora terminati.

Se la situazione è assolutamente deludente per quanto riguarda la stabilizzazione dei docenti si può definire vergognosa in merito al personale ATA: sono previste solo le immissioni in ruolo per lo scorso anno scolastico e in enorme ritardo. Infatti si effettueranno nell’ultima settimana di agosto 2013 le immissioni in ruolo dovute nell’agosto 2012. Inoltre queste non riguarderanno né assistenti amministrativi nè assistenti tecnici, colpevolmente ignorati per causa dell’inerzia del Ministero che non ha risolto (o non vuole risolvere) il problema degli inidonei e continua, per questo, a bloccare le immissioni in ruolo degli incolpevoli assistenti amministrativi e tecnici. I ruoli ATA per il prossimo anno scolastico (quelli da effettuarsi nell’agosto 2013) sono rimandati a data sconosciuta…

Le immissioni in ruolo dei collaboratori scolastici sulle graduatorie dello scorso anno non coprono comunque che circa un terzo dei posti disponibili in un organico di diritto anch’esso abbondantemente insufficiente alle reali necessità delle scuole. Ancora una volta il personale ATA viene fortemente discriminato, o addirittura ignorato, mentre si aumentano a dismisura i carichi di lavoro sia ausiliari che amministrativi e si sminuisce l'importanza dell'organizzazione a supporto della didattica.

Sono questi i dati che dimostrano la grande attenzione di questo governo nei confronti della scuola statale?

Sono queste le scelte di coloro che hanno fatto del superamento della precarietà una priorità del loro agire politico?

Non possiamo accontentarci di questa miseria. Le buone intenzioni del Ministro non ci bastano più. Occorre cominciare ad investire davvero nella scuola pubblica per attuare l’organico funzionale docente e ATA come primo passo per rimettere al centro la qualità della didattica e stabilizzare quasi 100.000 precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole.

Il ministro non perda l’occasione del decreto D’Alia sulla pubblica amministrazione per restituire fiducia al mondo della scuola e offrire un futuro migliore ai giovani e ridare qualità all’offerta formativa.

Ma, nel frattempo, si facciano le assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili!

(Roberto Bussetti, segretario provinciale FLC-CGIL)