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Dopo il convegno sulla SS 63 / Il Comitato: “Basta con la politica dei ‘pezzi e bocconi'”

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Riceviamo e pubblichiamo un intervento pervenutoci dal Comitato statale 63 in merito al convegno svoltosi questa mattina al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti.

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Innanzitutto ringraziamo dell'invito che ci è stato rivolto. Il comitato visto il clima ha ritenuto di fare un intervento costruttivo e non polemico, anche se su molte affermazioni fatte ci sarebbe stato da replicare. Al nostro comitato non piace che alcuni politici usino la linea disfattista dicendo che noi non si riconosce quello che è stato fatto precedentemente alla nostra nascita per la viabilità e neanche che ci venga messo in bocca che non riconosciamo la valenza dei servizi quali scuole ospedali ecc. ecc., servizi realizzati in anni ed anni dalle amministrazioni locali.

Premesso questo, ci va di precisare che solo un politico miope non riconosce che negli anni la montagna ha sofferto e soffre di una lenta agonia; basta ricordarsi delle attività chiuse, dei soldi che a pioggia la Provincia ha messo nelle stazioni sciistiche aperte e poi richiuse. Il nostro territorio fa parte di un Parco nazionale, ha paesaggi di elevata valenza, è in parte la culla del grana. In poche parole ha tutti i crismi per essere una meta importante del turismo nazionale e mondiale. Invece? Lo stato di fatto è sotto gli occhi di tutti: ci vuol più tempo da Reggio Emilia ad arrivare al Cerreto che da Reggio Emilia ad arrivare in Trentino.

In buona parte tutto questo è da imputarsi ad una viabilità dapprima scarsa, essendo una strada con molti anni alle spalle, malmantenuta; poi diventata negli anni obsoleta. Da qui il bisogno assoluto di investimenti nella viabilità se si vuole riportare il nostro territorio sulla strada della ripresa economica. Si dirà che tutto è in recessione - e di questo siamo consapevoli - ma un conto è essere in recessione e altra cosa è aver perso in 20 anni oltre 20.000 concittadini, che per bisogno di lavorare sono andati altrove in quanto il nostro territorio non era in grado di offrire loro un sostentamento.

Ora Castelnovo vuota il crinale, ma vuota vuota dal vuoto non si ricava più nulla. Troppo difficile capire che se è vuoto l’alto prima o poi la valle vuoterà Castelnovo? Una visione forse non troppo lontana. Il comitato si chiede e chiede a voi politici: sarebbe la stessa cosa se in 30 minuti di macchina si arrivasse a Reggio Emilia? Sicuramente no, un territorio più vicino alla civiltà non sarebbe più appetibile a coloro che investono e creano posto di lavoro? La risposta è molto facile.

Oggi si è parlato di banda larga! Giusto, la nuova strada digitale, ma forse chi era lì a parlarne non è anche chi ha dato ad Enìa soldi pubblici per il wi-fi? Altro autogol. Abbiamo sentito parlare di Parma e di Modena. Purtroppo dobbiamo prendere atto che i cittadini della montagna reggiana vengono trattati in modo diverso: forse che le tasse di noi reggiani valgano meno di quelle pagate a Modena o Parma?! Sembrerebbe una risposta difficile senza cadere nella polemica o nella demagogia.

Oggi abbiamo assistito ad una celebrazione della politica, abbiamo ascoltato ed apprezzato, abbiamo assistito poi ad un teatrino di insulti e colpe scambiate a vicenda, una brutta visione per quei cittadini che aspettano risposte certe e celeri. Oggi, alle porte del 2010, abbiamo anche assistito a quello che un cittadino del terzo millenio non vorrebbe assistere. Cioè. Per tutto non abbiamo i soldi, dunque oggi facciamo un pezzo e domani se avremo altri soldi faremo l’altra opera che è sicuramente migliore.

No e poi no, questo è inaccettabile: doppioni, consumo del territorio, risorse sprecate, il comitato ACCETTERA’ solo un’opera fatta a pezzi ma che conclusa sia un’insieme UNICO che parte da un punto e ne raggiunge un altro! Diciamo BASTA, BASTA a questa politica che cantiera opere a pezzi e bocconi.

Ci va di ribadire che in nessun modo il comitato potrà condividere OPERE FARAONICHE ED INVASIVE per la nostra montagna, la quale piange già grosse ferite. La viabilità nostra deve essere costituita da una STRADA SICURA, ARMONIOSA, ma non sicuramente con PONTI e PILONI di 80 metri. Per quanto riguarda la galleria, auspichiamo che sia presa in seria considerazione, nel contesto dell'ammodernamento viario della montagna. Che poi sia fatta più giù o più su a noi interessa poco, ma che venga fatta!!!!!

Ultima cosa, ma non per ordine di importanza: chiediamo alla politica di CONDIVIDERE i progetti con le popolazioni che vivono sul territorio, siamo stanchi che qualcuno che viene da lontano, seduto ad un tavolo che nulla sa del nostro territorio, decida per noi cittadini. Concertazione, questa è la parola, perché il politico è al servizio del popolo, non viceversa.

Un saluto, nella speranza che il nostro invito giunga a TUTTE le forze politiche per lavorare assieme all’unico scopo che il comitato si prefigge, la viabilità, che è la linfa di un territorio.

(Il Comitato strada statale 63)