La foto saltellitare lo evidenzia con tutta chiarezza: i tre borghi di Pereto, Pian del Pereto e Fariolo sono a ridosso della strada provinciale Felina-Cerezzola. L’attraversamento pedonale della strada è continuo, soprattutto nei due punti (nella foto: 1 e 3) in cui Pereto si immette sulla provinciale. Il punto 1 è particolarmente pericoloso anche perché l’immissione degli automezzi dalla provinciale in Via Pereto può avvenire solo con duplice manovra. Così pure l’uscita da via Pereto per svoltare in direzione di Felina. Nel punto 3 il pericolo per i pedoni che attraversano la provinciale provenendo dall’altro capo di via Pereto è rappresentato dalla semicurva che impedisce di vedere le automobili provenienti dai due sensi di marcia.
Il punto 2, chiuso da due alti rivali, è pericoloso per la strettezza: due auto di media grandezza e un pedone non ci stanno. Il punto è molto frequentato dai pedoni che scendono a portare pattume nei bidoni o a prendere la corriera (punto 4).
Ciò nonostante, gli automobilisti che attraversano questo tratto di strada provinciale (un attraversamento urbano a tutti gli effetti, in notevole pendenza) non trovano alcun limite di velocità né la minima traccia di strisce pedonali. Accade così che il tratto sia percorso da autovetture, suv e autocarri a tutta velocità. Frenate di venti metri stanno a dimostrare la pericolosità della mancanza di ogni limite. Con quale rischio per i pedoni e per gli automobilisti stessi si può ben immaginare.
In condizioni non dissimili, la frazione di Gatta, posta sulla provinciale Felina-Villa Minozzo, ha tutti i limiti di velocità, un semaforo e sei attraversamenti pedonali. Qualcuno – chi di dovere – non potrebbe fare qualcosa di simile anche per Fariolo, Pereto e Pian del Pereto?
Lo chiedono soprattutto gli anziani del posto che troppe volte, ormai, hanno rischiato la vita.