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Il panorama di Nismozza come potrebbe diventare

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Invio due "simulazioni" dei nuovi tratti della SS 63 previsti sul Psc del Comune di Busana approvato, ma non ancora definitivo, dal consiglio dell'Unione dei comuni del crinale. Ma chi ha proposto o studiato per poi approvare in Consiglio una tale oscenità? No comment.

(Fabio Leoncelli)

12 COMMENTS

  1. Perchè le strade…
    Perchè in montagna le strade o i viadotti li considerate un’oscenità? A me sembrano la condizione attuale della SS 63 una vera oscenità, non certo un progetto pur importante che ne migliori la viabilità. Perchè allora non torniamo tutti a vivere nelle capanne in paglia e pietra, senza elettricità e spostandoci da un paese all’altro su strade lastricate, trainati dai cavalli? Sai che bei paesaggi potremmo finalmente rivedere…
    Studiamo i migliori impatti ambientali ma andiamo avanti, signori, basta con questo “ambientalismo” qua.
    Comunque, belle foto!

    (Miriano)


  2. Davvero non capisco: chi segnala la “bruttezza” dell’immagine fa parte di quello stesso gruppo di persone che per la montagna chiede ad ogni occasione strade, strade, strade… Nuovi tracciati della statale, fondovalli nel Secchia e nell’Enza… (A volte mi viene in mente un amico che, commentando la situazione politicamente esplosiva del medio oriente, spiegò: “Se fosse per me nel medioriente asfalterei tutto e ci farei un parcheggio”). Ma dove pensate di farle passare le strade per mantenere l’ambiente bello e pulito? Decidetevi se le volete o no.

    (Commento firmato)

  3. Ambientalismo fine a se stesso
    Concordo pienamente con Miriano. Ci tengo a dire che sono un estimatore dei miei posti. Amo la montagna e la natura. L’ambientalismo fine a se stesso, però, non ha senso! Certo ci vuole equilibrio, ma le strade e di conseguenza il beneficio che potrebbero portare sono una cosa primaria.
    Il problema, invece, secondo me è un altro:
    a quando questa strada? Sarà in verità mai costruita?
    Saluti.

    (Alessandro)


  4. In Trentino, in Svizzera, Valle d’Aosta, ecc… fanno cose anche più grandi, hanno una viabilità che ha portato sviluppo economico e pure noi li consideriamo gli esempi per rispetto ambientale… Basta, dei verdi non ne possiamo più, tornate nel medioevo.

    (Cristian)

  5. Grande
    Dicci per favore chi sei, coraggio, siamo in democrazia; le opinioni, se educate e corrette, sono ammesse e credo ben accette da tutti. Certamente non sono un verde o un “ambientalista”… ma una persona che conosce il territorio in cui vive e credo sia da valorizzare e sviluppare in modo corretto, non costa nulla in più.
    In Trentino, ad esempio, come citato da Cristian, ci sono parecchi esempi di strade che sviluppano, sono poco impattanti e non creano danni alla salute di chi vive nei centri abitati. Ad esempio la strada che da Brunico si dirige verso la val Badia, completamente rifatta, con tratti in tunnel ben costruiti, con illuminazione, ricambi d’aria, vie di fuga, estintori, marciapiedi per esodo; e con tratti su viadotto e carreggiate a sbalzo adiacenti e fiancheggianti il fiume. Pertanto su tracciati lineari, con pendenze ridotte e visibili solo dall’alto, quindi non a mezza costa. Comunque è soltanto una mia valutazione, forse chi ha proposto i tracciati ha pensato di trovare soluzioni architettoniche particolari, in fase esecutiva (che mai avverrà) e spero di sbagliarmi. L’ipotesi è una delle tante possibilità di realizzazzione, ma le quote, i dislivelli ed i letti dei torrenti sono reali e non modificabili. Speriamo in un intervento di Calatrava, così si eviteranno i piloni. Scherzi a parte, credo sia il caso di affrontare altre soluzioni, realizzabili e non fantasie.

    (Fabio Leoncelli)


  6. Premetto che non conosco nessuno di quanti sono ad ora intervenuti sulla provocazione di Fabio. Non mi meraviglierei se nessuno di loro fosse un abitante nei comuni del crinale. Mi pare infatti che nessuno conosca il dibattito che localmente c’è stato su questa opzione programmatica del Piano strutturale dell’Unione dei comuni (Psc) del crinale e nessuno degli intervenuti forse conosce le idee progettuali presentate dalla Provincia e che il Psc ha fatto proprie.
    Quei viadotti, che Fabio ha simulato nelle sue foto, possono essere evitati spostando il percorso della SS 63 a valle dell’attuale percorso, non solo risparmiando probabilmente soldi e ambiente, ma sopratutto facendo un percorso nuovo tra Castelnovo ne’ Monti e Collagna, quasi interamente pianeggiante e quindi meno tortuoso e più scorrevole.
    Probabilmente, conoscendo questa alternativa, forse i giudizi, in ogni senso, sarebbero meno liquidatori e comunque più consapevoli.

    (Claudio Bucci)


  7. Mi permetto di entrare nell’argomento di Fabio. Per chiarire alcuni spunti che ritengo di fondamentale importanza, considerato il fatto che se io, come promotore di un nuovo progetto di fondovalle Secchia, avessi proposto cose del genere mi avrebbero bollato di incompetenza totale sui vincoli ambientali, gli stessi sindaci con tutta la squadra al seguito. Capisco chi dice ambiente o no, qui servono strade per la sopravvivenza della montagna. Faccio presente che se Fabio avesse fatto vedere il tratto proposto dalla Provincia, da Castelnovo alla Toscana, molti dei commenti qui riportati avrebbero capito la presa in giro verso gli abitanti della montagna, come da me fatto presente alla riunione sulla 63 questa mattina al Teatro Bismantova, vale a dire da Castelnovo verso Costa de’ Grassi con discesa verso Talada per risalire a Cervarezza. Ma non finisce qui. Il prosieguo simulato da Fabio fino a Collagna, poi galleria fino a Sassalbo, 10-12 km che nessun amministratore con un minimo di buon senso finanzierà mai. Il percorso giusto da sempre si snoda nei fondovalle. A breve termine presenterò il progetto di massima completo che arriva ad Aulla, sperando nell’appoggio di tutti i cittadini montanari di buon senso. Come ho riferito in assemblea, la montagna non è nè di destra nè di sinistra, ma dei montanari che la abitano con tutti i problemi che tutto ciò comporta.

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

  8. Grazie a Fabio
    Come riportato da Albertini, questa mattina si è svolto il convegno del Pd sul tema SS 63. Il comitato ha ritenuto di fare un’intervento costruttivo e non polemico, anche se su molte cose ci sarebbe stato da ridire. Al comitato non piace che alcuni POLITICI usino la linea disfattista dicendo che il COMITATO non riconosce quello che è stato fatto precedentemente alla nostra nascita per la viabilità. Premesso questo, ci va di ribadire che in NESSUN MODO il comitato potrà condividere OPERE FARAONICHE ED INVASIVE per la nostra montagna, la quale piange già di grosse ferite. La viabilità nostra deve essere una STRADA SICURA, ARMONIOSA, ma non sicuramente con PONTI e PILONI di 80 metri. Per quanto riguarda la galleria, auspichiamo che nel contesto dell’ammodernamento viario della montagna sia presa in seria considerazione, che poi sia fatta più giù o più su a noi interessa poco, ma che venga fatta!!!!! I MEZZI CI SONO, LA TECNOLOGIA ANCHE.

    (Il Comitato strada statale 63)

  9. Per favore si ascolti chi conosce la montagna
    Tre interventi calzano perfettamente sulla situazione strade in montagna reggiana: Fabio, Bucci, presidente comitato SS 63. Per favore si ascoltino le loro proposte che sono le più appropriate perchè conoscono i luoghi, li soffrono, li difendono; si riparmierebbe tempo e denaro. Ho avuto modo di studiare con uno di loro i tracciati, di ascoltare gli abitanti; e mi pare che questi tre signori montanari stiano riportando le vere aspirazioni degli abitanti della montagna oltre il crinale.

    (Bruno Tozzi)


  10. Io sono d’accordo sia con il comitato sia con Albertini. Facciamo una cosa fatta bene nel rispetto dell’ambiente. La montagna è dei montanari e se vogliamo che sopravviva dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Questo monito lo rivolgo in particolare ai Verdi che, da Reggio, comodi su di un divano, pensano di venir a dettar legge. E a tutti quei politici che hanno usato e che useranno la SS 63 per campagne elettorali pre-elezioni salvo poi scomparire a saccoccia (di voti) piena.
    Un’altra cosa che dovrebbe far riflettere è il governatore Errani, trattenuto per impegni… Va beh… e il suo sostituto che neanche si è presentato… Si vede quanto gliene fregava… O avranno preso paura quando gli hanno riferito lo stato della strada?

    (Cristian)