Nella chiesetta di Velucciana i parrocchiani avevano deciso di restaurare un affresco molto rovinato.
Don Guiscardo, a cui compete la chiesetta, si è rivolto pertanto all'architetto Roberto Cabassi e alla restauratrice Maura Favali. Entrambi si sono resi conto subito che la parte inferiore dell'affresco era di mano molto pregevole e sicuramente Cinquecentesca, in netto contrasto con la parte superiore, meno bella e sicuramente più recente, probabilmente Ottocentesca.
La parte più recente era alquanto rovinata, in alcuni punti l'intonaco si è staccato e... sorpresa! Sono affiorati i resti di un altro affresco sottostante! Da qui si è aperto un lungo lavoro di restauro e recupero dell'affresco originale, seguito per la parte burocratica dall'architetto Cabassi e per la parte tecnica dalla dottoressa Favali.
Infine domenica 16 giugno si è arrivati alla presentazione dell'affresco ritrovato, che ritrae un momento della "Visitazione della Madonna a Santa Elisabetta", eseguito sicuramente da una mano pregevole, anche se ancora ignota.
Noto, con estremo piacere, che da un po’ di tempo a questa parte la nostra montagna è forse un po’ più vista con l’attenzione che merita, grazie soprattutto all’interessamento dei vari appassionati, a partire, per citarne alcuni che in questo momento mi vengono in mente, da Normanna Albertini e Clementina Santi, che ci hanno fatto conoscere un grande Pietro da Talada e le sue sorprendenti opere quattrocentesche scoperte nella vicina Garfagnana. La prima dedicandogli due libri e la seconda curando e sovrintendendo all’inaugurazione nel 2012 a Talada di un bellissimo centro culturale che merita di essere visitato (realizzato grazie anche al sindaco Govi e alla sensibilità culturale, morale e materiale di Mons. mons. Caprioli vescovo emerito di Reggio Emilia). Come non citare poi Don Geli, dinamico arciprete della Pieve di Castelnovo ne’ Monti, che addirittura l’anno scorso, 2012, ben due opere d’arte ha potuto presentare alla comunità: mi riferisco alla scultura linea rappresentante un santo attribuito ad un artista modenese del cinquecento e al pregevole Crocifisso ora in bella mostra sull’altare della stessa Pieve a sinistra dell’altare maggiore. Per ultimo, ma non per importanza, questa bellissima opera che per secoli è rimasta nascosta o comunque non valutata per il suo valore artistico, in una chiesetta sperduta della montagna reggiana e precisamente in quel di Velluciana (Carpineti), grazie alla passione, alla bramosia di conoscere di Don Guiscardo, arciprete di Carpineti, impegnato ed interessato al sapere. Possiamo ammirare e gustare questo meraviglioso affresco cinquecentesco non ancora attribuito; ma forse, da come come viene raccontato, speriamo che scopriremo anche l’autore. Chiaramente, ringraziandolo per l’opera svolta, attendiamo con ansia altre notizie dall’architetto Roberto Cabassi. Che dire, ancora, della bravissima restauratrice Maura Favali, che con puntualità ci delizia dei suoi recuperi artistici non sempre facili da realizzare ma che la sua abilità fa sì che si possano raggiungere risultati apprezzabili comunque? Un ringraziamento anche alla dott.ssa Bedini, della Soprintendenza dei beni culturali di Modena e Reggio, che con cura e competenza assiste a questi recuperi artistici importanti dando il suo indispensabile supporto. Grazie.
(Sergio Tagliati)
In un momento storico di totale decadimento culturale questa è una bellissima notizia, finalmente per qualcuno l’arte conta. Evviva! Ne abbiamo le tasche piene delle notizie relative all’ultimo “flirt” della solita “velina”.
(Sergio)
Un’altra perla che si aggiunge al “collier” che fa ancora più bello il nostro meraviglioso Appennino!
Chissà che non se ne aggiungano altre in futuro. Complimenti all’architetto Cabassi a a Maura Favali, restauratrice, direi artista, straordinaria!
(Paolo Romei)
Resta un mistero, che forse qualcuno saprà svelare. Leggendo la toponomastica sulle cartine e le indicazioni stradali è impossibile trovare una versione prevalente. Anche in questo articolo di Redacon il titolo recita Vellucciana, il testo Velucciana, e il commento del sig. Tagliati Velluciana… Quello che è certo è che anche questa estate non mi farò mancare la favolosa tortellata sotto le stelle organizzata dal circolo ACLI di Vel(l)uc(c)iana! Grazie ragazzi!
(SC)
—–
In effetti, saremmo lieti pure noi di reperire l’esatta denominazione. Se qualcuno sa…
(red)
Per RED e SC: il nome antico era di Vulzana (1218); diventato poi Velucciana, quindi nr 1 L nr 2 C! Comunque durante la tortellata potrai acquistare il libro appositamente pubblicato per l’occasione, il cui ricavato andrà devoluto per il recupero dell’affresco.
(Stefano)
Bravo Stefano, mi hai anticipato di poco, aggiungo solo che nel capitolo “Cenni storici” a cura di Ivo Rondanini si possono trovare tutte le informazioni in proposito.
(Laura)
Dai cenni storici dell’opuscolo “L’affresco ritrovato”: l’antico nome di Velucciana era Vulzana e compare per la prima volta nel 1218, il nome attuale è Velucciana. Un ringraziamento a Ivo Rondanini che ha curato il capitolo in questione. Per chi fosse interessato l’opuscolo è in edicola.
(Laura)
Grazie Laura e Stefano! Suggerisco di omaggiare di una copia dell’opuscolo anche i responsabili dei cartelli stradali del Comune di Carpineti e della Provincia.. Venendo alle cose serie, la data della tortellata è stata fissata?
(SC)
Sabato 20 luglio e mercoledì 7 agosto con prenotazione obbligatoria! Per info: Bruno 339.132.47.75
(Stefano)