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Da Reggio a Castelnovo ne’ Monti 20 minuti in meno (in situazioni di traffico) grazie ai lavori fatti e in corso sulla statale 63

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Presidente Masini e assessore Gennari
Presidente Masini e assessore Gennari

La Provincia ha calcolato che il risparmio di tempo nel percorso Castelnovo ne' Monti-Reggio e viceversa sulla statale 63, grazie ai lavori effettuati negli ultimi dieci anni e a quelli ancora in corso, sia di almeno 20 minuti negli orari di punta.

Dal 2004 ad oggi si è intervenuti su questo tratto della statale 63 realizzando 10,5 km di nuovo tracciato per una spesa di quasi 90 milioni di euro.

Sonia Masini, presidente, e Alfredo Gennari, assessore alle infrastrutture, affiancati dal dirigente ing. Valerio Bussei hanno illustrato ai mezzi di informazione i temi che saranno al centro dell'assemblea convocata nella sala consiliare del Comune di Castelnovo ne' Monti per venerdì' 14 giugno alle 21.

La Presidente si è detta molto soddisfatta di aunto si è fatto e si sta facendo con la collaborazione di tanti, dai parlamentari locali ai sindaci, dalla regione ai vari Governi, senza dimenticare l'Anas che finalmente ha trovato le risorse promesse fino dal 2007.

"Siamo in un passaggio storico- ha detto la Presidente- che sta sgretolando la barriera tra città e montagna costituita dalla 63 aggiungendo tanta sicurezza alla circolazione!"

"Naturalmente-ha continuato-teniamo sempre presente che questa strada va ben oltre Castelnovo ne' Monti per raggiungere Aulla e il mare, e per questo procediamo con le progettazioni parziali per essere pronti ad approfittare di qualsiasi finanziamento che si renda disponibile".

In sostanza sembra di capire che la Provincia sta applicando la tattica dello "sfogliare la margherita" avendo sempre presente il disegno complessivo di una strada, di tipo turistico e non meramente trasportistico, che dovrà congiungere la pianura padana coi mari Ligure e Tirreno.

Nella assemblea sarà possibile avere altri chiarimenti circa la situazione in atto e le prospettive.

Il comunicato della Provincia

Almeno 20 minuti in meno negli spostamenti tra la montagna alla città, e da lì verso tutta la provincia, l’Italia e l’Europa attraverso il sistema delle tangenziali di Reggio, la stazione ferroviaria Alta velocità, l’Autostrada A1 e  l’Autobrennero.

E’ il risultato del lavoro di squadra coordinato dalla Provincia di Reggio Emilia in questi ultimi dieci anni a favore dell’ammodernamento infrastrutturale tra Reggio e l’Appennino ed in particolare del potenziamento della statale 63, che è il principale asse strategico portante della viabilità verso i comuni collinari e montani: 7, oltre al capoluogo, quelli toccati dalla statale 63, per un totale di circa 40.000 abitanti, con un traffico di circa 14.000 veicoli al giorno tra Casina e Vezzano, 7.000 tra Casina e Castelnovo ne' Monti. Un lavoro di squadra che ha coinvolto, oltre agli stessi comuni, la Regione e il Governo, l’Anas ed i parlamentari reggiani, a partire dalla senatrice Leana Pignedoli.

Proprio per fare il punto sui tanti lavori realizzati in questi ultimi anni, su quelli attualmente in corso (come la Variante di Ponterosso i cui lavori sono stati iniziati dalla Provincia lo scorso aprile, il raddoppio del ponte tra Ca' del Merlo e Pignedolo e la realizzazione di un nuovo viadotto tra Pignedolo e Felina) e quelli di prossima realizzazione (come la Variante Bocco-Canala: 1.560 km di strada con due gallerie e un ponte) domani sera (ore 21) nella Sala del Consiglio provinciale di Castelnovo Monti si terrà una assemblea pubblica con la presidente della Provincia di Reggio, Sonia Masini, l’assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, il sindaco Gianluca Marconi e la senatrice Leana Pignedoli.

Una sintesi del lavoro svolto in questi anni e degli interventi di prossima realizzazione è stata anticipata questa mattina alla stampa dagli stessi Masini e Gennari, insieme al dirigente del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei.

L’impegno di questi anni

I 20 minuti risparmiati negli orari di punta (ovvero 7.30-8.30, 13-14, 18-19 e la domenica sera in caso di bel tempo) sono assicurati dagli interventi già realizzati o in corso di realizzazione dal 2004 ad oggi, per un totale di 10 chilometri e mezzo di nuove strade o di adeguamenti per un investimento di 89,4 milioni di euro: la variante di Puianello, aperta nel maggio 2010; la Bocco-Canala (il cui progetto esecutivo è in fase di approvazione); la razionalizzazione del tratto Ca' del Merlo-La Croce (intervento in corso) e la variante di Ponterosso, i cui lavori sono iniziati ad aprile. A queste si aggiungono la variante di Canali, inaugurata dalla Provincia nel maggio 2009, e la bretella di collegamento con l’asse attrezzato.

E’ questo il frutto dell’impegno della Provincia di Reggio Emilia e dalla collaborazione avviata in particolare dal 2007 dalla stessa presidente Masini e dall’assessore Gennari con il Ministero delle infrastrutture (allora guidato dall’onorevole Antonio Di Pietro) e con i vertici nazionali e regionale di Anas, a cui anche gli uffici tecnici della Provincia hanno fornito un contributo prezioso.

Le novità

Oltre all’avvio, ad aprile, del cantiere della variante di Ponte Rosso da parte della Provincia di Reggio Emilia, in queste settimane sono iniziati i lavori Anas del tratto Ca' del Merlo-La Croce, fra i comuni di Carpineti e Castelnovo ne' Monti, previsti dall'accordo stipulato con la Provincia di Reggio Emilia nel novembre 2009. Sulla base di tale intesa, come noto Anas aveva appaltato già nel gennaio 2012 i primi 3 dei 5 interventi, progettati dalla stessa Provincia, finalizzati ad aumentare la sicurezza e la scorrevolezza sulla Statale 63. Anche per gli ultimi due, il presidente di Anas Pietro Ciucci si era impegnato – nel corso di un incontro a Roma con la presidente della Provincia Sonia Masini e all'assessore alle Infrastrutture – a reperire le risorse finanziarie necessarie e così è stato: lo scorso dicembre anche questi due ultimi interventi sono stati appaltati.

In questi giorni, dunque, riprendono i lavori per le opere nel tratto Felina Matta-Fariolo (che porteranno all'adeguamento di circa 750 metri di statale attraverso l'ampliamento della sezione stradale dagli attuali 6-7 metri a 10,50 metri) e per la messa in sicurezza dello svincolo tra la Ss 63 e la Sp 9, in località Calcinara, attraverso la realizzazione di una nuova rotatoria. Approntato il cantiere, sono al via anche i lavori nel tratto La Grotta-Croce che porteranno alla parziale rettifica dell'attuale doppia curva in località Boaro, dove per quasi 400 metri la strada sarà pure ampliata a 10,50 metri. Interventi, questi, per un costo di circa 4 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli appalti degli ultimi due interventi, sono iniziati i sondaggi in corrispondenza del nuovo ponte tra Pignedolo e Felina Matta, al confine tra Castelnovo ne' Monti e Carpineti, dove oltre all’adeguamento della sezione stradale per un tratto di 450 metri, è appunto prevista anche la realizzazione di un nuovo viadotto a tre campate, di circa 120 metri di lunghezza complessiva, per un costo totale di circa 4,5 milioni di euro.

Dagli ultimi contatti, Anas riferisce infine che a breve inizieranno i lavori anche per l'ultimo intervento nel tratto Ca' del Merlo-Pignedolo per un importo complessivo di altri 3,5 milioni: anche in questo caso si prevede di allargare circa 780 metri di sede stradale dagli attuali 6-7 metri a 10,50 metri, raddoppiando l'attuale ponte.

“Siamo soddisfatti perché, nonostante non vi fosse alcuna certezza iniziale sul reperimento dei finanziamenti, Anas anche in questo difficile momento sta mantenendo le promesse fatte, attraverso di noi, ai reggiani nonostante - commenta la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - Finalmente vediamo i cantieri su cui avevamo puntato, offrendo la massima collaborazione della Provincia tanto da  predisporre, attraverso le nostre strutture tecniche, gli stessi progetti. Occorre ora proseguire rapidamente con questi importanti lavori finalizzati a migliorare la sicurezza e l'accessibilità alla nostra montagna e a permettere alla nostra provincia, insieme ad altre opere, di superare il ritardo infrastrutturale che ci penalizzava”.

“Ringrazio il capo Compartimento Anas di Bologna, Fabio Arcoleo, per la disponibilità e la collaborazione - aggiunge l'assessore provinciale alle infrastrutture, Alfredo Gennari - Questi interventi sulla Statale 63 non solo ci permettono di risolvere alcuni problemi viabilistici, aumentando la sicurezza e migliorando la percorribilità, ma consentono anche di portare risorse e opportunità di lavoro sul territorio in un momento delicato come quello che stiamo attraversando”.

Bocco-Canala

Sono in corso le procedure per completare l’acquisizione dei pareri e per la sottoscrizione dell’intesa Stato-Regione che si prevede di completare entro luglio. Subito dopo Anas provvederà all’approvazione del progetto esecutivo e, essendosi trattato di appalto integrato, passerà direttamente alla fase di consegna dei lavori alla ditta appaltatrice.  L’opera consiste in una strada a due corsie di 1.560 metri di lunghezza con due gallerie (Mulino del Vaglio, di 307 metri, e Bocco, di 607 metri) e un viadotto intermedio di Moncasale a tre campate. Le connessioni tra la variante del Bocco e la statale 63 saranno assicurate da due rotatorie.


19 COMMENTS

  1. A me pare che della parte a monte di Castelnovo – zona da cui peraltro la presidente, ramisetana, proviene – freghi poco a tutti. Per un motivo molto semplice: ad abitare ormai sono rimasti quattro gatti, con tendenza a diventare tre, due… Poca gente, pochi voti. Ma, come è già stato detto e ripetuto, anche Castelnovo, seppure sarà allacciato meglio alla pianura, avrà lo stesso (tutto) da perdere da questa situazione. Adesso siamo in un periodo particolarmente critico per reperire finanziamenti, ok, ma onestamente non mi pare che anche prima le banconote si trovassero – è il caso di dire – per la strada. Insufficiente volontà da parte degli amministratori (locali e non) che si sono succeduti nel tempo, quindi. Ma se il problema non si vorrà risolvere, si potrà però sempre ovviare altrimenti: destatalizzare il tratto Castelnovo-Passo del Cerreto. Proprio come hanno fatto da Reggio in giù, dove c’è ora la “SP 63 R = strada provinciale 63 di interesse regionale”. Niente più statale, cioè via importante, e così le lamentele potranno essere anch’esse derubricate e più facilmente aggirabili con qualche artificio “più credibile”. Tipo: “Prima le vie di comunicazione principali”. Come s’è capito, avrei preferito che prima si fossero guardati i problemi nella parte alta, dove oggettivamente vi è più urgenza.

    (Piagneto)

  2. In realtà il problema non è sopra o sotto, il problema è tutto. Basti pensare che non solo in 20 (venti!) anni non si è riusciti ad andare molto più in là delle gallerie, ma si fatica a mantenere efficiente l’esistente. Prendiamo come esempio la frana di Collagna ed il “budello” della Bettola; oltre allo sfacelo dovuto al prolungarsi dell’inverno e delle pioggie, che avrebbe di certo avuto impatto non nullo ma inferiore se ogni tanto si vedesse qualcuno sulle strade, quando fa bello, a liberare le cunette e pulire gli scoli… Comunque, giusto per stimolare l’operato dei nostri “amministratori”, posso dire con tanta certezza dovuta alla pratica quotidiana che la barriera tra pianura e montagna è bella solida e ben lungi dall’essere sgretolata. Dai, che forse in altri 20 anni riusciamo a drizzare altre due o tre curve e a togliere altri 3′ (teorici)! Forza!

    (Andrea Ganapini)

    • Firma - Andrea Ganapini
  3. Caspita, sinceramente mi sono perso qualcosa: 20 minuti in meno negli ultimi dieci anni? Grazie a cosa? Sinceramente tutti questi interventi fatti non mi vengono in mente. Puianello, e poi? Il ponte rosso ancora da iniziare? Una galleria ferma da vent’anni? Due curve che andremo a raddrizzare? Complimenti! Forse sarebbe stato più ad effetto un qualcosa come: “dal cavallo all’automobile come la SS63 è diventata più veloce”… che poi il cavallo non tutti l’avevano, solo i più fortunati…

    (ATG)

    • Firma - ATG
  4. I politici la sfruttano la montagna… tranquilli! Poco da fregiarsi: i minuti in meno saranno massimo due, scommetto! Ci vorrebbe davvero una bella statale da Reggio ad Aulla allora sì, la montagna risorgerebbe!

    (Roberto)

    • Firma - Roberto
  5. 20 minuti in meno? Se normalmente andate a Reggio guidando una Nsu Prinz… Poi un giorno a tornare verso casa fate una prova con una Ferrari 599 allora mettete 20 minuti in meno ad arrivare a Castelnovo…
    Oppure usate la clessidra al posto dell’orologio? Giusto così, forse lo meritiamo!?

    (gs 76)

    • Firma - gs76
  6. 20 minuti in meno. E anche se fossero stati annunciati 50′ in meno ci sarebbe sempre e comunque da lamentarsi, vero? Credo ci sia qualcosa di genetico nella lamentela del montanaro… Io forse mi accontento di poco, perchè a me l’idea di impiegare 20 minuti in meno per andare a lavorare a Reggio tutti i giorni piace.

    (Sara, pendolare)

    • Firma - Sara,pendolare
  7. Concordo con quanto detto da Sara. Aanche se fossero solo 5 minuti è già qualcosa. Le cose non scendono dal cielo già fatte. Si costruiscono passo dopo passo. Queste persone che si lamentano se facessero loro qualcosa di concreto per la sistemazione della nostra statale. E’ facile parlare ma è più difficile agire. Costa fatica e sacrificio…

    (FM)

    • Firma - FM
  8. Debbo ricordare che anche coloro che abitano oltre Castelnovo ne’ Monti percorrono la SS 63 fino a Reggio Emilia, quotidianamente per lavoro e spesso anche per esigenze di cura personali irrinunciabili. Ma questo pare che non interessi agli addetti ai lavori. 20 minuti in meno di auto e con quali condizioni di sicurezza? Penso alla criticità più evidente tra Collagna e Cerreto Alpi, penso allo stato del manto stradale! Venti minuti di auto con tutti i limiti di velocità che giustamente debbono essere rispettati? Smettiamola di vendere fumo alla gente! Ma questi sono politici seri o sono diventati venditori di tappeti? Si renda la SS 63 da Reggio Emilia al Cerreto strada provinciale di interesse strategico!

    (Marino Friggeri)

    • Firma - friggerimarino
  9. Negli ultimi 10 anni? Quali mirabolanti opere ha fatto la Provincia di Reggio Emilia negli ultimi 10 anni per ridurre di 20 minuti la durata del tragitto tra Reggio e Castelnovo? Non sarà mica che gli ultimi 10 anni coincidono guarda caso con i due mandati elettorali della Presidente Masini? La variante di ponte Rosso farà risparmiare sì e no 30 secondi. Della Bocco-Canala si dice che il progetto esecutivo è in fase di approvazione, è così da 20 anni! E poi la Masini e Filippi si devono mettere d’accordo se il merito è dell’una o dell’altro, in attesa che l’opera venga approvata, appaltata, realizzata e che i pendolari riescano davvero a beneficiarne. Le varianti che maggiormente hanno inciso sono state realizzate ben prima dell’arco temporale di cui si parla e sicuramente non dalle Giunte provinciali guidate dalla Masini. Mi dispiace ma questa è solo la solita propaganda politica… un po’ come il traforo della Gabellina, un po’ come il picchettamento del ponte Rosso avvenuto giusto qualche giorno prima delle elezioni… eventi a cui la signora Masini ha sempre presenziato.

    (Marco)

    • Firma - Marco
  10. La viabilità della statale 63 e delle strade provinciali è pessima, se è vero che da Castelnovo ne’ Monti a Reggio Emilia si guadagnano 20 minuti, da Castelnovo ad altri paesi dell’alto Appennino se ne perdono 30. Nei suoi due mandati da presidente la Signora Masini ha fatto molto, molto poco per la viabilità provinciale; le consiglio di percorrere con la sua automobile le seguenti vie: Cinquecerri-Pratorena, Collagna-Ligonchio, Piolo-Villaminozzo. Approfitto inoltre per dire che la montagna reggiana non termina a Castelnovo ne’ Monti, dove la nomenclatura politica la fa da padrona, ma va ben oltre, dobbiamo essere grati ai loro abitanti che con caparbietà si ostinano, nonostante tutto a renderla viva e produttiva.

    (M.B)

    • Firma - M.B
  11. Concordo con Sara, anch’io sono pendolare e quei 20 minuti in meno si aggiungeranno alla qualità della strada che è fondamentale per non arrivare a Reggio con le ossa rotte e il mal di macchina. Il pendolare tipo non può non esultare di fronte a questa notizia.

    (MC)

    • Firma - MC
  12. Il pietoso e penoso stato del più importante asse viario di collegamento tra il Comune capoluogo e la montagna credo rappresenti uno dei più, se non il più, clamoroso fallimento di questa classe politica locale. Dopo le “bonferroniane” gallerie, peccato che il buen retiro del personaggio sia a Roncroffio di Felina, chissà se invece fosse a, ad esempio, a Collagna, nulla è più stato fatto se non vagheggiare e soprattutto vaneggiare di una super strada nel Secchia tra Caslenovo ne’ Monti e Busana, oppure di un traforo sotto il valico del Cerreto. Il non avere voluto comprendere nel corso di lunghi e sfibranti decenni l’importanza economica e strategica di una tale operazione, una “super” SS63 per intenderci, la dice davvero lunga sulla lungimiranza di costoro; a Parma riuscirono persino a farsi realizzare l’autostrada, a Modena esiste la nuova estense. E tutto questo certamente non a caso, visto che fin dai tempi dei romani i due più importanti castrum lungo la, fin da allora, importantissima via Emilia, tra Bologna e Piacenza, erano collocati dove ora sorgono Modena e Parma e che sviluppo storico, culturale e, nell’ultimo secolo, industriale, abbiano avuto queste due città nel corso della loro storia, credo sia indubitabile. A Reggio Emilia, fin dai tempi dei romani dunque, si cambiavano, forse, solo i cavalli; da allora nulla è mutato… Tutto ciò premesso credo che il concreto avvio di queste opere di miglioramento, equivalenti al curare una polmonite con un’aspirina, non si possano, in mancanza di altro, che ascrivere positivamente. Sic transit gloria mundi…!

    (Paolo Comastri)

    • Firma - PaoloComastri
  13. Allora, considerando, “in situazioni di traffico”, una velocità media di 60km/h, ridurre di 20 minuti negli orari di punta il tempo di percorenza tra Reggio e Castelnovo significherebbe togliere 20Km al tracciato attuale. Si apprezza la buona volontà, ma si rimane terrorizzati dalle nuove pendenze.

    (mv)

    • Firma - mv
  14. Nella sala consigliare del Comune ieri sera c’ero. La prima cosa che mi è saltata all’occhio è stata l’assenza della gente, 30 persone circa, se si escludono gli “addetti” ai lavori. Penoso, veramente, alla gente della montagna interessa poco partecipare a cose così importanti, interessa molto di più denigrare l’operato di tutti nelle sedi opportune, cioè il bar! Scusate il sarcasmo ma è vero, nulla va bene, ma poi le “palle” per esporre il proprio pensiero non ci sono. Possiamo essere d’accordo o meno con le varianti, con le gallerie, con Ponte rosso, ma l’importante è partecipare, esternare il proprio pensiero e le proprie proposte, chi non partecipa ha sempre torto. Cordialmente.

    (Roberto Malvolti)

    • Firma - RobertoMalvolti
  15. Vorrei rispondere senza polemiche a Sara ed FM. Purtroppo non si tratta di avere sempre attivata la modalità “lamentiamoci a priori”, ma il constatare una mancanza ormai decennale (decennale!) di visione programmatica a livello di infrastrutture. Non so che tragitto voi percorriate, ma io mi faccio l’esattezza di quasi 110Km al giorno per lavoro (ovvio tra andata e ritorno): l’incubo viabilità inizia esattamente alla rotonda tra Vezzano e Puianello salendo, o finisce a Puianello scendendo (questione di punti di vista). I film raccontati dalla signora Masini vanno bene per fare un po’ di pubblicità, ma quando da Puianello a Casina, la sera (le 18 circa), la percorrenza media è di circa 20-22′, tutte le belle parole e le teorie vanno a farsi benedire. Però bisogna fare delle distinzioni: la prima è appunto la mancanza assoluta (ripeto: in decenni) di programmazione infrastrutturale, l’altra è una latenza manutentiva che lascia basiti. Provare a vedere con occhio un po’ critico, ad esempio, i muretti di contenimento da Vezzano al Cerreto… Mi sta bene che qualcosa si faccia ma tutta una serie di circostanze mi portano a pensare, senza la minima ombra di dubbio, che i nostri amministratori in tanti anni, dalla Provincia, alla Regione, fino alle blasonate “Camere”, abbiano portato risultati assolutamente non adeguati al loro incarico. Provate a girare anche solo un po’ la nostra “bassa” e vedrete che lì qualcosa in più hanno ottenuto.

    (Andrea Ganapini)

    • Firma - Andrea Ganapini
  16. Sullo sviluppo storico dei collegamenti tra pianura e montagna, nella nostra provincia e in quelle vicine, posso essere più o meno d’accordo con Comastri… Ma per altre cose, mentre apprezzo chi si lamenta quando gli interventi latitano, dubito fortemente invece di chi la sa sempre più lunga dei tecnici preposti, quando invece si decide per qualche intervento importante. La variante del Ponte Rosso non sarà perfetta, ma dire che sarà peggiorativa è una eresia, se non altro perchè rappresenterà non una sostituzione ma una ALTERNATIVA.

    (Commento firmato)

    • Firma - CommentoFirmato
  17. Prevedo autovelox per rimpinguare le casse dei Comuni (soprattutto quello di Castelnovo ne’ Monti) in funzione nei tratti dove sarà possibile mantenere la velocità un po’ più elevata grazie alle migliorie riportate.

    (Stefano)

    • Firma - stefano
  18. Quante chiacchiere e quante persone che avrebbero fatto o voluto fare, ma chi glielo ha impedito di impegnarsi nella cosa pubblica e cercare di realizzare ciò che viene imputato ad altri di non aver fatto? Su Bonferroni non liquiderei tutto con una battutina perchè, prima delle “gallerie” definite “bonferroniane” con una punta di ironia, per andare da Castelnovo ne’ Monti a Reggio e viceversa il tempo necessario era di un’ora e venti minuti, quando non era di un’ora e mezza. Adesso, nella peggiore delle ipotesi, i 38 km e non più 45 di quel tratto di SS 63, con tutti i suoi limiti, si percorre in 50 minuti. Qualcuno ha voluto ancora una volta incensare Parma e Modena e rappresentarle come le “capitali” del mondo” ma sbaglio o M. E. Lepido fondò per prima la “nostra” chiamandola infatti Regium Lepidi, giustamente, perchè cavalli o non cavalli, Brixellum grande porto romano sul Po si raggiungeva più facilmente da Reggio che da Mutina? Comunque, venendo ai giorni nostri e aderenti al proverbio di chi va piano va sano e va lontano, i “cavalli” per arrivare prima a Roma, Milano, Bologna, Firenze ed oltre ora bisogna cambiarli a Reggio Emilia AV Mediopadana. Con simpatia, ma “così è se vi pare” e anche se non vi pare. Con un po’ di sano campanilismo, cordiali saluti.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati