Un nuovo Comune, denominato Tre Valli, che risulterebbe il più esteso della provincia, anche più del capoluogo stesso, e il settimo a livello regionale: è il progetto di fusione dei Comuni di Toano e Villa Minozzo al centro questo pomeriggio di una audizione, promossa dalla commissione bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, sul progetto di legge della Giunta regionale che prevede l'istituzione di un nuovo Comune mediante fusione, progetto di cui è stato nominato relatore il consigliere Marco Barbieri (Pd).
Come specificato anche nel testo della relazione che accompagna il progetto di legge, i due enti locali "sono caratterizzati da una comune identità territoriale" e "già gestiscono in forma associata alcune funzioni e servizi" e per loro "la fusione offrirebbe un miglioramento dei servizi e condizioni di accesso, di costo e qualità omogenei".
Ilterritorio del nuovo Comune arriverebbe ad una estensione di 235,34 chilometri quadrati, sommando i 67,44 di Toano e i 167,9 di Villa Minozzo, e a 8.494 abitanti, i 4.510 di Toano e i 3.984 di VillaMinozzo.
Come spiega il relatore Barbieri, "di solito ci si 'difende' da provvedimenti di questo tipo calati dall'alto, qui invece parliamo di amministrazioni locali che spontaneamente si propongono" e quindi "abbiamo ancora più bisogno di trovare elementi di integrazione, per giocare meglio carte che si hanno, analizzando i servizi necessari e basilari"; anche se, avverte Barbieri, "come è giusto che la Regione incentivi, così è giusto rispettare le scelte dei cittadini, fosse anche solo una delle due realtà a bocciare il progetto".
Michele Lombardi, sindaco di Toano, auspica di "concludere il processo in concomitanza con le elezioni amministrative del 2014, entro la fine del mese daremo il via ad assemblee capillari con cittadini per spiegare tutti i possibili vantaggi e svantaggi", dal momento che l'obiettivo è "pensare a cosa succede non solo con fusione, ma anche a cosa al contrario avviene se non si realizzano sinergie", perché "da una parte c'è la paura di perdere i servizi, ma dall'altra la possibilità di risparmi ed economie di scala, come unire le aree artigianali e industriali".
Il primo cittadino di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, ha definito la volontà di fusione avanzata dai due Consigli comunali "una scelta fisiologica, dettata dalla contiguità, dalla comune vocazione agricola, dalla condivisione dei servizi, anche dall'utilizzo dello stesso bacino", e si dice sicuro che "con la fusione si rafforzeranno ancora di più le due identità territoriali"; d'altronde, prosegue, "vogliamo continuare ad esistere, ma il calo demografico che stiamo subendo è spaventoso, pur senza indebolirci è ovvio che dobbiamo pensare di tornare a risparmiare, perché non ritorneranno più i tempi di unavolta".
Tra i consiglieri presenti all'audizione, è intervenuto Fabio Filippi (Pdl), per rimarcare come "questa fusione rappresenta un salto di qualità politico, visto che è richiesta direttamente dagli enti locali coinvolti" e rileva che, data la ricchezza e la qualità delle fonti naturali, "il nuovo Comune potrebbe essere tra i più ricchi dal punto di vista idrologico".
C’è una strana aria in giro, secondo me il referendum non passerà.
(p.g.)
Già! E c’è perfino timore a parlarne perché ognuno teme di non risultare in linea con la sua area, visto che il dissenso è trasversale.
(Dantes)
Beh i timori vanno messi da parte e bisogna parlarne anche perchè una volta fatta la fusione non si torna più indietro…
(And)
LA FUSIONE STA ENTRANDO NEL VIVO?…
Ribadisco al sindaco Lombardi tutte le perplessità e i dubbi che la fusione con Villa Minozzo sta suscitando in molti. Non si riesce a percepire un solo punto dove la fusione risulti conveniente per un cittadino di Toano; maggior territorio da gestire, 250 km di strade da manutenere e spalare, aumento del debito pro-capite, perdita della caserma dei carabinieri: sono solo alcuni dei punti che peggiorerebbero la vita dei Toanesi. E le rassicurazioni del sindaco sul mantenimento dei servizi sul territorio non rassicurano affatto, in quanto, se andasse in porto la fusione, a fine anno 2013, sia a Toano che a Villa Minozzo, subentrerebbero ai sindaci attualmente in carica due commissari prefettizi, che condurrebbero il territorio “3 Valli” alle elezioni della prossima primavera. Quindi…come può un sindaco prendere impegni e rassicurare riguardo decisioni che non competeranno più a lui bensì alla successiva amministrazione 3 valli??? Conoscendo la sua modestia non oso pensare che pecchi di presunzione a tal punto da immaginarsi già ri-eletto… e allora? La verità è che il processo di fusione, se portato a termine, sarà irreversibile, e nessun amministratore attuale, di Toano o Villa Minozzo, è in grado ora di promettere alcunché in merito a decisioni future che competeranno ad amministrazioni future, e che, finiti i soldi dell’incentivo (se arriva…) magari si troveranno nella necessità di concentrare tutto in un’unica sede e magari dismettere l’altra, alienandola…. Ipotesi? .. Forse, ma con la stessa attendibilità delle rassicurazioni del sindaco: nessuno, ora, può prevedere le decisioni che vorranno/dovranno prendere gli amministratori dell’ipotetico nuovo, immenso comune, tra 5, 10, 15 anni.. Pensiamoci bene!
Capitolo soldi: dal momento che pare proprio essere l’unico vero, valido motivo per la fusione, vorrei prudentemente ricordare che c’è una differenza enorme tra soldi promessi “compatibilmente con le risorse disponibili” e soldi incassati. Lo sanno purtroppo bene i nostri fratelli emiliani delle zone terremotate, che di promesse ne hanno avute molte… di soldi un po’ meno. Aggiungo: ma credete davvero che, in un momento come questo, dove lo Stato e la regione non riescono nemmeno a trovare i soldi per le grandi emergenze nazionali (lavoro, esodati, cassa integrazione ecc..) e regionali (terremoto, frane, etc), siano così ‘generosi’ da elargire soldi per una fusione dove ‘tutto rimarrà come ora’? .. La verità è, credo, che se Stato e regione danno un incentivo è proprio perchè pensano di risparmiare una somma superiore già a medio termine con minori trasferimenti/spese per i territori ‘benificati’ (eufemismo). Altro tema: alcuni propugnatori della fusione giustificano la loro decisione con la presunta convenienza per i comuni di Toano e Villa Minozzo dal rimanere fuori dall’unione dei comuni dell’Appennino Reggiano (si badi bene: “unione dei servizi” NON E’ FUSIONE!).
Io, invece, penso che in un’unione dei servizi forte, e che avrà nelle competenze anche decisioni riguardanti sanità e scuola, sia necessaria e conveniente la partecipazione alle decisioni da parte dei territori di Toano e Villa Minozzo; l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti e le scuole superiori sono anche nostri!! Ne usufruiamo tutti i giorni!
Sarebbe autolesionistico demandare ad altri decisioni che riguardano la nostra vita e quella dei nostri figli.
Informiamoci dunque, ascoltiamo tesi ed antitesi, perché questo è il bello della democrazia, ed il risultato che emergerà dal referendum di ottobre sarà ‘il bene’ per la nostra comunità. Credo infatti che la verità abbia una sua forza intrinseca che la porta ad emergere anche e soprattutto nei dibattiti più accesi. Cordiali saluti a Toanesi e….. 3Vallini.. Ciao!
(Guido Venturelli)
Cari Guido, And, Dantes e P.G., proprio perchè le perplessità e i dubbi sono tanti (ed è normale che sia così, stiamo parlando di una cosa veramente grossa) vi invito, già da oggi, a partecipare alle assemblee che tra fine giugno e fine luglio si terranno nel nostro Comune. A breve pubblicheremo il calendario con luoghi e orari. Tutti potranno intervenire e noi amministratori saremo ben disponibili a fornire risposte chiare ed esaustive. In miei precedenti interventi (facebook, sito del Comune e lettera alle famiglie) ho illustrato quali potranno essere le opportunità, per il nostro Comune, derivanti dalla fusione. Non voglio ripetermi, perchè avremo modo di confrontarci apertamente e democraticamente, ma credo dovremmo porci una domanda: proviamo a chiederci dove andremo a finire se rimarremo da soli. E’ una domanda, a dire il vero, che dovrebbero porsi tutti i Comuni medio/piccoli e forse anche quelli grandi (non solo Toano e Villa Minozzo). Proviamo a chiederci quanto ancora potremo resistere “massacrati”, ormai da anni, da tagli continui ai trasferimenti (adesso si chiamano spending review…, in due anni ci hanno tolto quasi 300.000 euro!), da incombenze amministrative sempre più complesse (che i nostri uffici comunali, da soli, non riescono più a espletare), da una mentalità imperante, aihmè, che considera troppo spesso i territori montani come “zavorra”, piuttosto che risorsa (ma si sa, purtroppo al giorno d’oggi contano i numeri e 4500 abitanti sono un numero troppo piccolo). Proviamo a chiederci per quanto tempo ancora, da soli, saremo in grado di tenere i nostri servizi. Siamo davvero convinti di potere continuare così?, siamo proprio convinti di essere un Comune così ricco e sviluppato da poterci permettere di rimanere come siamo oggi? Pensiamoci, valutiamo, discutiamone assieme. Il bello della democrazia è anche questo, giusto? A presto.
(Michele Lombardi)
A me piacerebbe accertarmi dell’origine dell’esigenza di eliminare Comuni e Province: è dovuto ai dettami europei di questo periodo o a cosa? E se è così cosa ci dà l’Europa in cambio?
(Dantes)
Complimenti al signor Venturelli per lo scritto, dialettica e finezza accentuata nell’esporre le proprie ragioni da parte mia più che condivisibili. Un Villa Minozzese. Semplicissima domanda: il PD di Villa cosa intende fare?
(Alberto Corsi)