Una folla entusiasta ha partecipato ai 3 giorni di festa per la riapertura del castello di Sarzano riportato all’antico splendore dai lavori di ristrutturazione susseguitisi per oltre vent’anni. Apprezzatissimo l’intervento del prof. Andrea Carandini ottimamente sollecitato da Ugo Berti e Annamaria Tagliavini venerdì pomeriggio, partecipato il sabato mattina con la riflessione proposta dal sindaco Gian Franco Rinaldi sul valore del castello per la comunità e le pergamene consegnate agli Artefici della rinascita: amministratori, progettisti, maestranze, uomini di cultura che a diverso titolo, nel tempo, hanno collaborato a fare di Sarzano una delle principali eccellenze del territorio. Piero Torricelli della Pro Cortogno, ha allargato lo sguardo al territorio circostante con la presentazione di La Valle del Tassobbio. La vita nei secoli prima dei Canossa” mentre il sen. Fausto Giovanelli con il suo “Si fa presto a dire Parco” ha spostato l’obiettivo sul futuro e sul turismo.
Una vera e propria folla ha invaso il castello nella giornata di domenica per visitare gli scavi appena aperti al pubblico, ascoltare il saluto artistico-musicale del poeta Renato Borghi e salire sulla torre appena ristrutturata e dotata di una scala che consente di ammirare il panorama dagli Appennini alle Alpi.
“La gente ha risposto con entusiasmo a tutti e tre i momenti delle celebrazioni ma prendendo letteralmente d’assalto il castello nel momento della festa ottimamente organizzata sabato e domenica da Matildica con figuranti in costume, musici, giullari, falconieri e ciarlatani, artisti di valore che meritano una citazione: Errabundi Musici (musica medievale), Gilda d'Arme Bononia (gruppo storico), Manto Nero (gruppo storico), Giullar Jocoso e Dama della Luna (giullari e mangiafuoco), Fra Ciarlatano (improvvisatore in rima e cantastorie), il tutto condito con la musica medievale del d.j. Damiano.
Fin dal nuovo esordio Sarzano si conferma luogo di diverse eccellenze conclude l’assessore alla cultura Giovanna Caroli non senza una punta di orgoglio.
Il programma sarzanese è ricco lungo tutta l'estate, già domenica prossima si inaugura una nuova mostra e la presentazione di una piccola casa editrice, poi cori gospel, teatro musica
9 giugno
ore 16 - Fra la Via Emilia e l’Appennino mostra dei Fotografi Sarzanesi Giuliano Costi, Francesco Desiante, Anna Maria Domenichini, Maria Alberta Ferrari, Andrea Ganapini, Marisa Marazzi, Elisa Morini, Elena Rossi, Laura Tognetti
“Nel 1984 Francesco Guccini pubblicò uno dei suoi grandi album “Fra la via Emilia e il West”. Il titolo era anche il verso di una canzone, “Piccola città”, in cui Guccini narrava il volto di Modena e la sua trasformazione nel corso del tempo. A distanza di quasi trent’anni proviamo a raccontare i mutamenti dei luoghi e delle persone in un territorio più vasto, quello che dalla via Emilia arriva sino all’Appennino. Tra il sogno e la realtà ...” spiegano i curatori Anna Domenichini e Andrea Ganapini.
Apertura sabato e domenica e festivi il pomeriggio
ore 17 Liberi Libri: un arcipelago d'acque terra pietre e cielo
Presentazione del nuovo libro della collana Le Tasche e di ABAO AQU. Una piccola casa editrice sospesa tra il Delta del Po e i Monti d'Appennino si presenta.
Narrazioni, racconti in libertà, musiche di confine. A cura di Emanuele Ferrari
30 giugno ore 18.30, corte del castello
Gospel e spirituals, canti degli schiavi d’America con Patricia Ann Breeden, Soprano - Valeria Ronchini, Contralto - Claudio Lacava, Baritono, - Umberto Pieroni, Pianoforte