Il Circolo Acli di Costa de’ Grassi, in collaborazione con l’assessorato allo sport di Castelnovo ne' Monti, ha organizzato per venerdì 7 giugno, dalle ore 20, una cena per sostenere l’attività sportiva dell’atleta castelnovese Massimo Croci, campione italiano di tiro con la carabina 50 metri, disabile a causa di un grave incidente di moto subito anni fa.
Dice l’assessore Paolo Ruffini: “Vogliamo sostenere e fare conoscere l’esperienza di vita di questo nostro concittadino, che ha dovuto affrontare una prova dolorosa ma è riuscito a reagire e a raggiungere, tra l’altro, grandi risultati sportivi”.
E’ una passione che dura da molti anni quella di Massimo Croci per le armi, come racconta lui stesso: “Sì, ce l’ho sempre avuta: da ragazzo andavo a caccia, poi però da un certo momento non mi è più piaciuto tirare agli animali. L’incontro con il tiro a segno è avvenuto dopo il mio incidente, al centro di riabilitazione di Montecatone (vicino ad Imola, uno dei centri riabilitativi più importanti d’Italia, ndr). Qui offrivano la possibilità di praticare molte discipline sportive paralimpiche: tiro con l’arco, basket, ed anche il tiro a segno. Al mio rientro a casa, ho iniziato a frequentare il poligono di tiro di Reggio e poi quello di Bologna dove ancora oggi effettuo i miei allenamenti”.
Dal primo contatto con questo mondo, all’avvio dell’attività agonistica, il passaggio per Croci è stato rapido e i successi sono arrivati presto: “Dopo circa un anno e mezzo che avevo iniziato ad allenarmi, un altro grande atleta paralimpico, Lauro Pederzoli, mi ha preso sotto la sua ala, mi ha accompagnato e fatto crescere e nel giro di un altro anno ho scalato le classifiche nazionali, arrivando nel 2011 a vincere gli italiani e a stabilire alcuni importanti record di categoria, nella carabina libera a terra a fuoco 50 metri”.
Campionati, quelli del 2011, in cui Croci arrivò anche a medaglia nella carabina ad aria compressa.
“In seguito – prosegue il suo racconto - ci sono stati momenti con luci ed ombre, fino alle Paralimpiadi di Londra dello scorso anno, in cui ero pronto per partire ma per contrasti decisionali interni alla Federazione alla fine sono stato sostituito da un altro atleta, che è poi arrivato ultimo con ampio distacco”.
Ma Croci non ne fa un dramma ed ora è anzi pronto ad iniziare un altro “quadriennio” di avvicinamento alle prossime Paralimpiadi: “Quest’anno la Federazione ha completamente rinnovato lo staff ed il nuovo allenatore è davvero molto bravo, si lavora bene ma ovviamente con un cambiamento così è come ripartire da zero. Comunque a fine giugno ci sarà la prima, importante gara internazionale a Londra, dove vorrei ottenere il punteggio necessario per andare agli Europei di Alicante, in Spagna, previsti in ottobre”.
E’ uno sport che richiede una preparazione di alto livello, come spiega il campione castelnovese: “Ci vuole una certa preparazione fisica, perché comunque bisogna mantenere a lungo in posizione l’arma che pesa 7-8 chili ed ora con i nuovi regolamenti devi sparare 60 colpi in 50 minuti, rispetto ai 75 minuti del regolamento precedente. L’aspetto ancor più importante comunque resta quello psicofisico: concentrazione, rilassamento, respirazione. Devi riuscire ad isolarti completamente durante la gara, perché basta un attimo di distrazione, di ansia, perdi tutto, Devi esserci tu, la carabina, il bersaglio e basta”.
Uno sport che comporta, come spiegato da Croci, viaggi internazionali che sono completamente a carico dell’atleta “e solo per far compiere un viaggio aereo alle mie due carabine, quella ad aria compressa e quella a fuoco - spiega Massimo - spendo 400 euro tra andata e ritorno, più di quanto spendo per me”. In più ci sono i costi per le cartucce che superano i 2000 euro all’anno e quelli per le armi da tenere aggiornate.
Per questo l’invito degli organizzatori è di partecipare numerosi alla cena del 7 giugno. Il costo fissato in 15 euro ed è obbligatoria la prenotazione, da farsi scrivendo a [email protected] o telefonando al numero 3349844780.