"Sin dalla nascita del nostro Comitato 'Strada Statale 63' abbiamo ribadito che la nostra visione d'insieme era rivolto al futuro e non al passato, ma ci risulta difficile isolarci da questo gioco del mio e del tuo. Gradiremmo che i nostri politici a tutti i livelli ci dicessero dove erano per i 15 anni di sfascio della nostra strada. Se la memoria non ci inganna, tutti i trattati di economia riportano che la linfa di un tessuto sociale è la strada: niente strada niente linfa; e questa è la sacrosanta verità".
Il Comitato "scalda i motori" in vista dell'appuntamento di domenica prossima alla Croce di Castelnovo ne' Monti: "Oggi viviamo una lenta agonia della montagna, sicuramente colpa anche del lassismo montanaro, di quella paura di alzare la voce, ma ora i tempi sono maturi per presentare il conto a coloro che negli anni hanno percepito un lauto stipendio da noi cittadini, dalle nostre tasse/tasche, senza riconpensare minimamente il territorio montano".
"Ora guardiamo avanti, guardiamo all'Anas che nulla fa e persino ha la faccia di impedire ad onesti cittadini di fare un lavoro che esso ed i suoi dirigenti non fanno da 10 anni. Noi ci fermiamo qui, potremmo degenerare e questo non va bene".
Appello: "Vi aspettiamo domenica 8 novebre alle 9,30 a Ponte Rosso (parcheggio CEAA della Croce): quello sarà il luogo per far sentire la nostra voce".
