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“Missa gaia”

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Dopo il rinvio causato dal maltempo lo scorso 24 febbraio, viene riproposto mercoledì sera, 24 aprile, l’importante evento musicale che conclude la rassegna Alta Energia 2013: la Missa Gaia di Paul Winter, portata sul palco del Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti dal Coro ed Ensemble strumentale dell’Istituto diocesano di Musica e liturgia, dal Coro Bismantova e dalla Corale della Resurrezione.

Alta Energia, iniziativa di divulgazione e sensibilizzazione ambientale promossa ormai da alcuni anni dall’assessorato all’ambiente, quest’anno in collaborazione con il Teatro Bismantova e con l’importante sostegno di Iren, trova così una chiusura davvero di alto livello. Spiega l’assessore Nuccia Mola: “L’edizione di Alta Energia che si sta concludendo ha visto secondo me un deciso innalzamento del livello qualitativo e di coinvolgimento della popolazione: abbiamo deciso, grazie al fondamentale apporto del Teatro Bismantova, di declinare la cultura ambientale che da sempre è il pilastro di questa iniziativa, in una veste maggiormente artistica e devo dire che questo ha suscitato davvero un grande interesse ed apprezzamento. La Missa Gaia, con la direzione di Giovanni Mareggini, è un’opera di Paul Winter, una messa per la salvaguardia del creato, composta nel 1981. La scelta di chiudere questo ciclo di Alta Energia con la Missa Gaia è davvero significativa e riassume perfettamente come sia possibile coniugare i temi dell’ambientalismo attuale con quelli dell’arte e, nello specifico, della musica. Questa grande messa musicata è un gesto d’amore verso la madre terra. Paul Winter ha impiegato anni per fondere la musica con il suo amore per l’ambiente, arrivando realizzare una sorta di 'danza mistica' che celebra la bellezza del creato, mescola la forza dei suoni, che agitano emozioni e sentimenti, e li declina per riportare la musica al suo ruolo primario di linguaggio universale, facendola parlare di un tema così elevato, e così radicato nella cultura cristiana, appunto l’amore per la natura che ci circonda, intesa come dono da preservare. Ne nasce un insieme originale, che mescola ascendenze antiche, provenienti dalle antiche melodie gregoriane, ed il moderno, il gospel, il jazz, la tradizione popolare, momenti di rara intensità contemplativa, una spiritualità di fondo vicina a quella francescana, con l’inserimento di voci e suoni della natura, soprattutto specie in via di estinzione”. Conclude la Mola: “Una composizione che si sviluppa lungo due dimensioni, una verticale ed una orizzontale. Quella verticale di un inno di lode e ringraziamento a Dio, che si esprime nella ripresa del cantico delle creature di San Francesco; quella orizzontale di denuncia per la mancanza di attenzione dell’uomo verso la salvaguardia della terra e del creato. Alle spalle dell’allestimento della Missa Gaia c’è la stessa volontà che ci ha spinto ad avviare il percorso di “Alta Energia”: proporre una riflessione profonda, sentita, partecipata sui temi dell’ambiente, della produzione di energie alternative, della gestione dei rifiuti, cercando di diffondere sensibilità ed attenzione su questi temi, una sensibilità che negli ultimi anni è oggettivamente molto cresciuta”.