E’ stata prorogata fino al 5 maggio la mostra in corso negli spazi del Teatro Bismantova, con le fotografie di Paolo Ielli, al centro anche di una importante pubblicazione e frutto di un lungo ed impegnativo progetto di ricerca. Ielli, responsabile del servizio cultura e della biblioteca comunale fino al 2011, fotografo appassionato da sempre, con una forte inclinazione per la ricerca sulla composizione dell’immagine, ha messo al centro delle sue immagini e della sua ricerca l’icona principale del nostro territorio: la Pietra di Bismantova.
Il volume che raccoglie le immagini, è da alcuni giorni disponibile nelle librerie: un prodotto interessante anche per l’impostazione grafica, con le foto stampate su pagine “slegate” e corredate con una analisi molto dettagliata sull’uso fatto nel corso degli anni dell’immagine di Bismantova da associazioni, esercizi, artisti, che danno un quadro molto efficace di come un affetto ed un legame fortissimo corre tra la comunità appenninica ed il suo principale monumento naturale.
Così scrive Ielli nell’introduzione del volume: “Nel corso del tempo la sagoma della Pietra di Bismantova è divenuta la fotografia sulla carta d’identità di Castelnovo Monti, il suo genius loci, non più solo una singolare rilevanza geologica, ma l’elemento paesaggistico che dona al paese e al suo territorio una unicità assoluta, che ne informa il codice genetico. La sua immagine, riprodotta in modi e fogge diverse, viene adottata come un simbolo pressochè universale, arreda le case e i luoghi pubblici, è fonte di ispirazione per artisti, scrittori e poeti, è adottata come logo o segno grafico da parte di enti, associazioni e aziende, è il testimonial di manifestazioni e rassegne di eventi musicali, turistici e sportivi, illustra copertine di libri e pubblicazioni varie, compare in diversi ambiti della comunicazione - sia essa istituzionale, turistica, pubblicitaria o commerciale. Abituale orizzonte visivo, viene percepita come senso comune e si trasforma poi in luogo comune. Allora cado anch’io nell’orbita di gravitazione attorno a Bismantova e provo a renderle il mio personale tributo con un minimo, metaforico e frammentario viaggio in questa parte d’Italia. Provo a raccontare la mia attrazione per questo luogo con una serie di fotografie, ognuna sintesi della fusione di due o più precedenti riprese, con un procedimento di ormai desueta artigianalità nell’epoca degli effetti speciali del digitale. La narrazione gioca su piani diversi, propone paradossi temporali, confonde con falsi e “scivolamenti” geografici, accosta antitetiche condizioni meteorologiche, inganna con l’ovvietà apparente della sequenza delle stagioni e semina errori nascosti, mostra paesaggi verosimili ma inesistenti. Ribaltamenti di prospettive e acrobazie spaziali, improbabili galleggiamenti della roccia e impossibili trasparenze, trasferimenti di senso e complici omissioni”. La mostra è visitabile negli orari di apertura del teatro.
Per informazioni: Biblioteca comunale, tel. 0522610204.