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“Ti amerò fino alla morte”

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La pittrice guastallese Claudia Bianchi, l'attore Waller Corsi e l'attrice Paola Giampellegrini                             (foto Oscar Piovosi)

L'evento "Ti amerò fino alla morte", dibattito sulla violenza domestica ha visto tra i protagonisti gli attori delle montagna Waller Corsi e Paola Giampellegrini per le letture teatrali che hanno arricchito la serata di ieri sera 12 aprile presso Art'è a Reggio Emilia. La conferenza è stata realizzata all'interno della mostra "Le donne l'han sempre saputo" della pittrice guastallese Claudia Bianchi, sensibile a temi sociali che riguardano le donne. A moderare la serata la dottoressa Ameya Gabriella Canovi, psicologa e esperta di dipendenza affettiva. Tra i relatori altre due figure note delle montagna: l'autrice Marzia Schenetti, e il dottor Stefano Mazzacurati, psichiatra ex direttore del Simap di Castelnovo Monti per undici anni. Presente anche Celestina Tinelli, avvocato già componente del Consiglio Superiore della Magistratura e membro dello Zonta International Club, tra gli organizzatori. Ha contribuito all'allestimento anche l'artista castelnovese Simona Sentieri. Si è dibattuto sul tema difficile della violenza di genere, analizzandone gli aspetti psicologici e giuridici, osservandolo da più prospettive. Infine si è ricordato l'importanza della prevenzione, attraverso una proficua educazione affettiva a partire dalla scuola.

 

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Marzia Schenetti, Stefano Mazzacurati e Waller Corsi (foto Oscar Piovosi)

 

 

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  1. La serata ha intrecciato più linguaggi, pittorico, teatrale, sociale, medico e giuridico. Una trattazione ricca di spunti e angolazioni diverse che aprivano a nuovi orizzonti di riflessioni. Un coro polifonico dove ogni voce richiamava alla responsabilità di guardare, di vedere e di pensare insieme e dire no a comportamenti violenti. Con l’impegno di trovare alternative, partendo dall’educare a scegliere il rispetto di sé e dell’altro. Un sentito grazie a tutti quelli che hanno partecipato e portato il loro importante contributo, soprattutto dalla montagna, facendo tanta strada, evitando le buche più dure.

    (Ameya G. Canovi)