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“Salviamo Felina!”. La risposta del sindaco

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Un comitato di protesta nasce in contrapposizione al progetto del Comune di Castelnovo ne' Monti di costruire nell’area dell’ex cinema Ariston un complesso residenziale di 13 nuovi appartamenti dei quali 9 destinati a case popolari.

Visto le ultime, orribili, costruzioni nella nostra frazione abbiamo deciso di dissentire con fermezza alla realizzazione del futuro nuovo progetto. Fin dall’anno scorso la comunità felinese aveva preso contatti con la passata Amministrazione per prendere visione delle possibili soluzioni di trasformazione di un luogo “sacro” per la nostra comunità. Gli accordi erano rimasti per una riqualificazione dello stabile già esistente, a norma e perfettamente utilizzabile.

Esponenti del Comune ci avevano proposto la riqualificazione dello stabile per permettere alle molteplici associazioni di Felina ed ai felinesi tutti di avere un luogo di incontro per tutte le età, dove poter svolgere molteplici attività che andavano dal teatro, concerti, discoteca, corsi vari. Un luogo di ritrovo per la comunità felinese, ma anche per tutta la montagna, considerando la sua centralità e la sua importanza.

In seguito ci è stato richiesto di presentare un progetto che comprendesse, con una minima spesa, le modifiche necessarie. Il progetto realizzato non solo non è stato discusso dalle istituzioni, ma non è nemmeno stato presentato ad esse; ad un anno di distanza ci viene detto, in seguito ad una nostra specifica richiesta d’incontro, che le cose sono cambiate e che lo spazio polivalente per le attività sarà incluso nel nuovo progetto con tredici appartamenti sopra di esso.

La comunità felinese, nell’interesse dell’intero comune, si sente presa in giro da questo comportamento e perciò si fa noto che le associazioni si impegnano a non sostenere questo progetto di cementificazione, qualunque esso sia. La nostra comunità è da sempre considerata d’élite per tolleranza ed impegno sociale; non si provi nemmeno per un attimo a far credere che a Felina non si vogliano le case popolari per chi ne ha bisogno: abbattere una struttura funzionante vuol dire proprio assistere ad uno spreco.

Si fa noto inoltre che le associazioni di Felina finora contattate (Fenice, Condotta Slow Food, Motoracing, Montagnantifascista, Pro loco, Moto club Gallo Nero, Cannabis Info) sono assolutamente contrarie alla demolizione del cinema Ariston. Tutte le associazioni parteciperanno all’incontro organizzato dalle istituzioni lunedì 9 novembre alle ore 21 presso il bocciodromo di Felina.

La nostra frazione è di gran sostegno e lustro per il comune da un punto di vista economico, sociale e politico. Felina necessita di essere riqualificata e non cementata. I felinesi si meritano un centro pulsante e non sempre e solo cemento.

(Mattia Rontevroli per il comitato "Salviamo Felina")

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La risposta del sindaco

In merito all’intervento del comitato “Salviamo Felina” risponde il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi.

Non capisco davvero le critiche espresse dal Comitato: il progetto riguardante la ristrutturazione dell’ex cinema teatro Ariston è immutato non soltanto da quando lo stabile è stato acquisito dal Comune, nel 2008, ma fin dal 2003, e fin da allora era prevista la realizzazione di una metratura di 1600 mq tra spazi commerciali, residenziali ed uffici. Se così non fosse stato non avrebbe avuto senso per l’Amministrazione acquisire tale struttura al costo di 550mila euro, per poi lasciarla immutata. Né la presente Amministrazione né la passata ha mai espresso o manifestato l’intenzione di lasciare la struttura dell’ex Ariston così com’è oggi. Inoltre a noi non risulta che l’Amministrazione abbia mai richiesto né tantomeno visionato alcun progetto strutturale redatto dalle associazioni di volontariato felinesi in merito. E’ stata chiesta una collaborazione e partecipazione delle stesse associazioni al progetto, soprattutto per la gestione della sala pubblica una volta che sarà realizzata. Su tali basi peraltro ci sono stati alcuni incontri sempre improntati ad un dialogo positivo. Il Comune ha infatti manifestato da subito l’intenzione di realizzare nell’ambito dell’intervento una sala polivalente da circa 550 metri quadri, che potrà essere utilizzata per funzioni culturali e ludico-ricreative. L’unica altra modifica che è stata apportata al progetto negli ultimi anni è relativa alla tipologia degli alloggi previsti, che precedentemente non potevano essere di edilizia convenzionata mentre ora questa possibilità è eventualmente contemplata. Va peraltro sottolineato che appaiono infondate anche le accuse di “cementificazione” dell’area, dato che la cubatura complessiva non cambierà rispetto a quella attuale. Sono convinto che la posizione critica del comitato, che non ho ancora avuto modo di incontrare e della cui costituzione vengo a conoscenza solo ora, sia frutto di un grosso malinteso, che potrà essere facilmente appianato con la presentazione pubblica da noi fissata per il 9 novembre al Centro sociale di Felina, alla quale andiamo disponibilissimi al dialogo e ad ascoltare le voci dei cittadini.

29 COMMENTS

  1. Mattia zitto, per carità!
    Forse non lo sai ma qui, appena nasce un comitato (di fatto, supplente della politica), ecco che arriva un politico ad impossessarsene! Non ti stupirai quindi se, a breve, qualcuno (parlamentare o consigliere regionale o provinciale) organizzerà: “LA GIORNATA DI FELINA!”. Occhio di NON portare la tua inseparabile canapa, altrimenti di politici rischi di radunarne più d’uno!
    Un abbraccio.

    (Umberto G.)


  2. Tantissimi felinesi condividono l’indignazione espressa in questa nota. Siamo arrabbiatissimi, delusi. Speriamo solamente che si possa prevalere la volontà popolare, come dovrebbe essere in una comunità veramente democratica. In caso contrario inviterei le signore di Felina, elette nel Consiglio comunale, di rassegnare le dimissioni se non vogliono o non sono in grado di rappresentare chi le ha elette.

    (Alina)

  3. Risposta al sindaco
    Vorrei rispondere al sindaco perchè secondo me ha perso qualche riunione; una comunque è registrata ed è possibile visionarla in qualsiasi momento. Gli incontri con la precedente Amministrazione sono iniziati nel 2007 – lo so perchè ho partecipato al primo – con l’allora vicesindaco Fabio Bezzi e sono proseguiti per tutto il 2008. Nei primi incontri il Comune ha chiesto al paese una collaborazione e delle idee per un’eventuale utilizzo della sala di 550 mq. Alcuni membri delle associazioni e alcuni felinesi si sono espressi in tal senso dichiarando la disponibilità a partecipare al progetto, ma mettendo in chiaro fin da subito che non avremmo mai permesso la costruzione di un palazzo nel centro di Felina; addirittura qualcuno aveva avanzato l’ipotesi di radere al suolo lo stabile e fare un parco, altra struttura inesistente a Felina. L’Amministrazione ci disse anche che sarebbe andata avanti con l’acquisto dello stabile solo se il progetto della sala polivalente – culturale o come la si voglia chiamare – fosse andato avanti e fosse stato certo. Si parlò, è vero, di edilizia, precisamente di insediarvi la farmacia e gli ambulatori, eventualmente qualche appartamento per finanziare il progetto in generale, esclusi gli spazi commerciali perchè a Felina di spazi vuoti ne abbiamo a sufficienza. In ogni caso l’Amministrazione ci dice che non ha soldi per fare l’intervento; si parla di riutilizzare la struttura esistente; vengono fatti dei sopralluoghi e verifichiamo che, a parte la caldaia, gli impianti sono tutti a norma; manifestiamo nuovamente l’intenzione di non abbattere l’edificio per questi motivi e così, durante l’ultimo incontro avvenuto con Bezzi prima delle elezioni, ci viene proposto di presentare un progetto per il riutilizzo della struttura con un preventivo entro i 150.000 €. Il progetto viene presentato, ma di questo progetto si sono perse tutte le tracce. Poi tutto tace, si vota. A settembre, visto che non si sente piu’ parlare di nulla, chiediamo un incontro con l’attuale vicesindaco per il 19 ottobre. Durante l’incontro ci viene detto senza tanti preamboli che le cose sono un po’ cambiate: nel nuovo progetto ci sarà sì la sala, ma sopra 13 appartamenti; farmacia e ambulatori no perchè non c’è la possibilità.
    Se questa non è una presa in giro mi piacerebbe sapere come la dovremmo chiamare. Abbiamo lavorato due anni su un progetto che in realtà non interessava a nessuno; abbiamo espresso chiaramente il nostro disappunto al fatto della costruzione di uno stabile residenziale e ci ritroviamo con il progetto completamente stravolto e, cosa più grave, senza essere stati consultati. Andava quindi bene convocarci continuamente fino all’acquisto, per poi escluderci completamente nella fase vera della progettazione, perchè se non avessimo convocato noi la riunione avremmo visto arrivare le ruspe e punto.
    Mi dispiace ma non si fa così, esistono anche l’etica e il rispetto per i cittadini; a volte è meglio rinunciare a qualche soldo per guadagnarsi la stima delle persone. Personalmente pensavo che l’acquisto dello stabile da parte del Comune avrebbe evitato la speculazione edilizia del privato, invece mi ritrovo che la speculazione edilizia la farà il Comune.

    (Monica Belli)


  4. Niente di nuovo sotto il sole. In generale, parchi e spazi per la comunità vengono sempre dopo… Appartamenti? Ma se ce n’è in quantità quasi industrale di sfitti e/o non occupati… E quindi perchè mai si continua a costruire? Ma spero si arriverà al tempo in cui si dovrà cambiare per forza registro…
    Bravi a Felina che, al di là delle opinioni politiche, mostrate di tenere prima di tutto alla qualità del luogo in cui abitate.

    (Commento firmato)

  5. Per il sindaco Gian Luca Marconi
    Io stesso ho recapitato nelle mani dell’ex sindaco Fabio Bezzi, nel suo ufficio, il progetto per la riqualificazione del cinema. Mi è stato detto che sarebbe stato discusso e che avremmo ricevuto una risposta in tempi brevi. Abbiamo un video dell’incontro svoltosi al bocciodromo di Felina dove i punti espressi nel commento precedente di Monica sono molto chiari. Stiamo provvedendo a mettere su cd la cassetta dell’incontro che metteremo online a breve.
    Una copia verrà portata alla giunta attuale.
    Grazie.

    (Mattia Rontevroli)

  6. Gridiamo forte la nostra protesta!
    Grazie, Mattia, per aver dato voce all’esasperazione dei felinesi costretti a subire, come spesso in passato, scelte dell’Amministrazione comunale tendenti a ghettizzare la nostra amata Felina. Siamo con te, la protesta è diffusa e ampiamente condivisa.

    (Una felinese)

  7. Anch’io dico basta!!
    La nostra comunità è riuscita a venire in possesso di un’area nel centro di Felina grazie ai soldi realizzati dal Comune con la vendita delle azioni Enìa. Penso che fosse un atto dovuto nei confronti degli abitanti di Felina. E dovranno essere i felinesi a decidere cosa ci dovrà venire. Il Comune ha già fatto molti errori negli ultimi anni (vedi ex scuole elementari, fabbrica Giangolini, ecc.). Allora mi chiedo che senso abbia continuare a cementificare; penso che se non potrà essere mantenuta la struttura esistente l’unica cosa che la potrà sostituire dovrà essere un PARCO! Per dare finalmente respiro al paese.

    (Fabrizio Zanelli)

  8. 9 novembre 2009, ore 21, al Boccio di Felina
    Nell’attesa di questo incontro suggerisco ai frequentatori di @CRedacon#C di rileggere gli articoli:
    – “Felina, piccola capitale dell’Appennino reggiano” del 13 febbraio 2009;
    – “Ex cinema Ariston, il Comune decide l’acquisto all’unanimità………” del 25 febbraio 2009.
    Ho avuto modo di partecipare ad alcuni incontri sul tema dell’Ariston tra i cittadini e il Comune e porterò la mia testimonianza nel corso della serata.

    (Federico Tamburini)

  9. Non strumentalizziamo la canapa, la protesta è un’altra
    Chiedo di non strumentalizzare la canapa per la questione cinema Ariston, perchè in questo contesto non c’entra nulla. Il comunicato stampa è stato scritto dalle associazioni di Felina aderenti alla protesta, è stato inviato da Mattia e riporta la sua firma, ma vorrei fosse chiaro che esprime il disappunto di molti, anche se qualcuno non ci vuole credere. Vorrei anche aggiungere, prima l’ho dimenticato, che mi preoccupa il fatto che il sindaco non sia a conoscenza della nascita del Comitato perchè significa che con gli eletti in Consiglio di Felina non ha molto dialogo.

    (Monica Belli)

  10. Per Staccolanana e Monica Belli
    Che io sappia la CANAPA di cui si occupa Mattia non prevede pedinatori (in divisa) non essendo corpo di reato.
    Per Monica: se ho parlato di CANAPA è perchè ho letto che CANNABIS INFO partecipa all’iniziativa. La mia era solo una battuta, non strumentale, di cui Mattia ed io abbiamo riso… conoscendo gli antefatti…

    (Umberto G.)

  11. Quasi
    Correggo Federico: “…il Comune decide l’acquisto alla quasi unanimità…”. Per il resto penso che si tratti di un pasticcio le cui premesse datano dall’approvazione definitiva del PSC-RUE nel corso del 2005. In ogni caso penso che il pensiero da me espresso il 22.2.2009 proprio su @CRedacon#C resti tutt’ora valido.
    Comunque piena solidarietà ai cittadini autorganizzati che chiedono di poter contare nelle scelte importanti della vita sociale.

    (Luigi Bizzarri)

  12. Per Commento firmato
    Quando parlo di “errore Giangolini” non mi riferisco ai posti di lavoro ma alla struttura e al colore arancione che non è contemplato in nessuna cartella colori del Comune. Si poteva fare di meglio.

    (Fabrizio Zanelli)

  13. Amministrative
    Mi dispiace per i felinesi, che peraltro sono persone simpatiche, ma vorrei ricordare loro i numerosi voti per il sindaco Marconi che sono derivati proprio da Felina… Quindi… avevate l’occasione di cambiare e non l’avete saputo sfruttare…

    (Commento firmato)

  14. Correttezza
    Questo comitato nasce dall’esasperazione degli abitanti di Felina che hanno subito un grandissimo torto ed una presa in giro colossale. Non mi piacciono i protagonismi e quindi tengo a precisare che il comunicato stampa è stato costruito dai componenti di tutte le associazioni di Felina. Sono molto orgoglioso di figurare su questa testata giornalistica come portavoce di persone che rispetto per correttezza ed enorme impegno sociale.
    Grazie a tutti a nome del comitato “Salviamo Felina”.

    (Mattia Rontevroli)

  15. fermiamoci!!! non facciamo la fine del muro e dei sassi
    Io sono molto preoccupato nel leggere e nel sentire le cose che si dicono sulla questione “Ariston”. Mi preoccupa la riunione di lunedì. Per questo dico fermiamoci e registriamo il tiro. Non serve a nessuno cercare di scaricare le colpe di tutta questa questione su un qualsiasi ipotetico nemico. Non facciamoci tirare dentro ad qualsiasi strumentalizzazione da qualsiasi parte essa provenga. Il progetto “Ariston” era partito da un buon lavoro fatto da alcune associazioni di Felina e la giunta precedente prima e durante la scorsa campagna elettorale. Progetto che teneva conto dei desideri del paese di Felina e le esigenze dell’Amministrazione nel finanziare tale progetto. Secondo me bisogna ripartire da lì. Non diciamo più che Felina è un paese che non accoglie, che è un paese chiuso, che si vuole fare un AQ16 ed altro.
    Forse nei mesi che hanno seguito le elezioni amministrative, presi da tanti problemi, non si è più lavorato sul progetto. Poi tutto ad un tratto si catapulta sulla frazione di Felina una cosa non discussa: mi riferisco alla questione case popolari. Le case popolari sono una esigenza importante per chi non ha la casa ed è in difficoltà. Però spaventano perchè una volta fatte non sono più di tanto controllabili e non si riesce a garantirne la gestione delle assegnazioni. Questo spaventa chi dice no in centro. Questo spaventa chi da tempo vede girare per il paese personaggi che non si capisce bene che lavoro facciano. Per questo dico fermiamoci e parliamo bene di dove siamo arrivati anche in momtagna in questi anni.
    Penso che non sia un male ammettere di avere sbagliato qualcosa dal punto di vista dell’informazione e condivisione. Per questo mi permetto di dire fermiamoci e troviamo una soluzione che accontenti le aspettative di cittadini che da sempre lavorano per il bene della propria frazione e della comunità tutta. Non ripetiamo qui gli errori della politica nazionale basata sullo scontro e la denigrazione degli altri. Mi auguro di avere contribuito in positivo a questa discussione che si sta facendo da un po’ di tempo nel nostro comune.
    Saluti.

    (Enrico Bini)


  16. Non posso che associarmi all’amico Simone, che conosco per la stessa (appassionata) appartenenza partitica. In una situazione del genere, dove si creano delle dicotomie profonde, anche a livello umano, credo fermamente che sia l’ora della politica. Una politica condivisa tra amministratori e cittadini, una politica fatta anche di “work in progress”, di cambiamenti sul campo, che trovi una cifra unificante, e quindi una soluzione. Conoscendo la forte capacità di dialogo di Gian Luca e la sua squadra, sono convinto che ciò avverrà. Essere ingenerosi verso le ragazze di Felina è di dubbio gusto e sa di strumentale. Abbiamo bisogno di una soluzione condivisa, non di polemiche sterili. E credo che con un po’ di buon senso e capacità di ascoltare le argomentazioni degli altri si possa arrivare ad un punto di convergenza.

    (Alessandro Pignedoli)

  17. Al maestro di bon ton
    Mi permetto di replicare anche se l’accusa di mancanza di stile non era rivolta a me direttamente. Il fatto che si sia costituito un comitato spontaneo è la dimostrazione concreta di quanto i felinesi si sentano rappresentati in Consiglio. Inoltre mi pare legittimo che i cittadini si sentano presi in giro se le “signore” in questione si sono ricordate di loro solo nel periodo elettorale. Forse, nella foga della polemica, avremo mancato in eleganza, ma io ritengo molto più importanti la correttezza e la coerenza.

    (Alina)


  18. Sono un amico delle ragazze in Consiglio, oltre che loro “collega”. Non capisco questo scagliarsi contro di loro dopo pochi mesi dalla loro elezione. Non vorrei che ci fosse altro sotto… Vorrei sapere quanti di voi che strumentalizzate senza sapere cosa voglia dire edilizia convenzionata me lo sanno spiegare bene!!!!!!!
    Scusate, cari felinesi, vi considero bravissime persone, con una voglia di fare enorme, ma stavolta state sbagliando!!!!

    (Enrico Romagnani)

  19. Sono amico di tutti
    Io sono amico e elettore di questa maggioranza. Non so cosa vuole dire edilizia convenzionata, sono un felinese, un castelnovese, uno della Gatta. Non è un problema di donne in Consiglio e nemmeno di uomini. Smettiamola di dare lezioni, se ci sono stati degli errori ed incomprensioni superiamoli guardando al bene della nostra comunità. Se vi può essere utile sta avanzando il qualunquismo, l’indifferenza, il non occuparsi più di politica e della vita sociale.

    (Enrico Bini)

  20. A Enrico Romagnani
    Caro Enrico, sono una felinese che considera te e le tue colleghe bravissime persone, ma capisci la mia frustrazione di avere votato una di loro e vedere che il primo intervento su Felina di questa giunta è una cosa differente da quella prima discussa in varie assemblee (alle quali il sindaco non era sempre presente) e poi ribadite in campagna elettorale dai candidati del nostro paese. Questa discussione che tenta di discriminare Mattia e il comitato rispecchia in pieno l’atteggiamento della politica italiana.
    Il mio rammarico è di non fare parte di queste associazioni che con coraggio tentano di opporsi ad un sistema politico sempre più lontano dalle persone e dai paesi, sorde a tutte le richieste di chi fuori da periodi elettorali non conta niente. Con vergogna.

    (Una elettrice)

  21. Un po’ di storia dell’Ariston
    Leggendo tutti i commenti nel merito trovo che sia indispensabile fare un po’ di storia del cinema Ariston di Felina. Innanzitutto bisogna dire esplicitamente che circa questo cinema e la vocazione cinematografica di Felina (già nei decenni precedenti Felina è sempre stata il punto di riferimento per le attività cinematografiche: due cinema fino ai primi anni ottanta, uno parrocchiale ed uno gestito prima da Panciroli, personaggio storico nel settore poi preso in gestione da cittadini felinesi) vi è stato il periodo buio dove la montagna trovava il primo cinematografo a Puianello poi venne riaperto l’Ariston a Felina in concomitanza con l’inizio delle trattative con la società proprietaria del cinema di Castelnovo ne’ Monti. Felina riaprì con finanziamenti del Comune di Castelnuovo di alcune decine di milioni di lire all’epoca. Nel 1999 fui eletto nel Consiglio comunale di come consigliere di minoranza per Rifondazione Comunista e mi battei per quella scelta di costruire in quel luogo il cinema teatro del capoluogo montano sostenendo che i costi di acquisto, di realizzazione e di gestione sarebbero stati troppo onerosi per i bilanci del Comune e che questo avrebbe comportato la chiusura inevitabile di Felina.
    La Pignedoli e la maggioranza sostennero che quella era la scelta migliore e che Felina avrebbe mantenuto la sua attività cinematografica perchè a Castelnovo l’attività prevalente era il teatro. Noi proponevamo di realizzare una struttura polivalente nel vecchio consorzio già di proprietà; questo avrebbe evitato i costi di acquisto particolarmente onerosi (con gioia dei proprietari) che ha necessitato l’accesso ad un mutuo; inoltre l’attività teatrale ha costi molto elevati che avrebbero dovuto essere valutati attentamente, avendo esperienza per aver vissuto la gestione dei Teatri di Reggio Emilia come consigliere nella città. Misi questo aspetto più volte di fronte ai consiglieri, i verbali di quelle sedute sono agli atti. Puntualmente, come entra in attività il cinema teatro Bismantova, Felina chiude. La cosa che deve far riflettere i cittadini ulteriormente è quanto successe in seguito. Oltre al danno anche la beffa.
    Il Comune di Castelnovo prima di acquistare il cinema Ariston nell’approvazione del Psc poi del Rue cambia la destinazione d’uso aumentando il valore del 40%. E’ come se io aumento il costo di un prodotto poi me lo compro. Però qua si tratta di soldi dei cittadini. E’ vero che sono stati utilizzati denari provenienti dalla vendita delle azioni di Enìa. Ed apriamo una parentesi: questi danari sono stati realizzati grazie all’adesione del Comune di Castelnovo ne’ Monti alla privatizzazione dell’acqua, un altro bene comune, realizzato con soldi di tutti noi, dato in pasto alla speculazione capitalista, altro aspetto da meditare. Anche se c’erano accordi con la proprietà penso che si potevano onorare con altre soluzioni, trattandosi d’imprenditori, senza produrre porcate del genere nello stile Provenzano (mancano i pizzini). Ora penso che la parola debba essere data ai cittadini di Felina: perseguire la speculazione edilizia vuol dire non capire la crisi a cui l’ideologia neoliberista ci ha portato, non avere prospettive che guardino un po’ più in là del naso e perseguire il vecchio mattone come elemento di sicurezza. Ma soprattutto non capire di cosa ha bisogno il paese. Dopo gli obbrobri della piazza centrale sotto l’insegna dello sviluppismo, gli innumerevoli appartamenti e negozi in vendita o sfitti, perseguire quella strada è da miopia politica.
    Sicuramente il paese ha bisogno di un’area verde in centro, visto che è stato tutto sacrificato in nome del mattone. Questo valorizzerebbe enormemente tutto il paese; gli anziani, che sono la maggior parte del turismo estivo, avrebbero un posto dove stare all’ombra senza avere sotto ai piedi asfalto o cemento.
    L’altra cosa di cui ha bisogno è una sala polivalente, come richiesto da una petizione di centinaia di firme, autogestita, dove si possano fare diverse attività. Questo deve essere il tema da trattare con l’Amministrazione comunale.

    (Mirco Mosè Tincani, segretario provinciale Rifondazione Comunista Sinistra Europea)

  22. Solo con il dialogo, duro sì, ma sempre dialogo
    Non è con il muro contro muro che si preannuncia nell’incontro di questa sera che si arriverà ad una conclusione. Il tema che legittimamente è stato sollevato vedrà inevitabilmente i soliti politicanti salire sul treno del populismo per creare solo confusione. Felina ai felinesi pienamente d’accordo: allora, comitato rappresentativo che raccoglie le idee e, con delega, si confronta con l’Amministrazione: così funziona, le riunioni allargate non hanno mai portato a nulla. L’attacco alle giovani amministratrici: semplicemente deplorevole: ci lamentiamo del vecchiume della politica e dei soliti politici incartapecoriti che continuano ad essere incollati alle loro poltrone e mettiamo in croce i giovani che affrontano questo percorso. Bisogna mettersi d’accordo: o aiutiamo i giovani a crescere oppure non lamentiamoci perchè la politica è vecchia.
    Ragazze, andate avanti, di gente frustrata che cerca un nemico su cui scaricare le proprie frustrazioni ne troverete in abbondanza quindi: dialogo, correttezza, convinzione ma soprattutto determinazione.
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)

  23. Per Lollo Mariani
    Non è che si vuole trovare un soggetto per scaricare le nostre frustazioni (nel caso ci fossero!), semplicemente rompe (passatemi il termine) il fatto che le “rappresentanti” di Felina non si siano opposte al progetto che porterebbe il paese a rovinarsi ancora di più… Anche perchè, già ora, non è che ci siano poi molti luoghi a Felina per attività varie, a parte la parrocchia! Comunque, come c’è scritto in un commento più in alto: avevate avuto l’opportunità di cambiare, non l’avete fatto e ora ve li tenete! Saluti.

    (Commento firmato)

  24. Presunzione
    La presunzione della ragione è pericolosa più per se stessi che per gli altri (pericolo di incartarsi nel tunnel della autoconvinzione). Io non ne faccio mai una questione politica perchè diventerebbe un discorso lungo e tortuoso. C’è una maggioranza legittima che legittimamente deve amministrare e questo sta facendo. Bene? Male? Forse per alcuni sì e per altri no, ma questo fa parte della democrazia. Carissima/o “commento firmato”, è molto semplice dire “li avete voluti a ve li tenete”. Recitare slogan suggeriti è molto più facile che fare proposte, anche perchè questo comporta il fatto di avere la capacità di produrle. Ripeto e farei la stessa cosa se ad amministrare fosse l’altro schieramento: cerchiamo di aiutare i giovani ad affrontare la politica colmando la lacuna di generazioni che su questi slogan si sono formati piuttosto che sulle critiche e sulle proposte uscite dalla loro testa. Lo slogan fa effetto ma atrofizza il cervello.
    Cordiali saluti.

    (Lollo Mariani)