"Riunione urgente", dice la Provincia di Reggio Emilia. E' quella convocata per domani pomeriggio alle ore 15 nella sede del Consiglio a Palazzo Allende, a cui sono stati invitati diversi soggetti istituzionali ed economici, non esclusa la stampa. "Sono ad invitarvi - scrive la presidente Sonia Masini - all'incontro urgente sulla situazione economica reggiana, per valutare i problemi esistenti in relazione ai fallimenti e ai concordati preventivi di numerose aziende con le ricadute sui livelli occupazionali ed imprenditoriali di tutta la provincia".
Nel corso della riunione - precisa la nota diffusa - saranno valutate le proposte di intervento urgenti anche a livello locale.
Vogliamo augurarci che in quest’incontro la Presidente della Provincia, Sonia Masini, oltre ad illustrare ai soggetti economici ed istituzionali reggiani la grave situazione lavorativa delle imprese e cooperative reggiane, prenda in considerazione la realizzazione di opere, come la diga di Vetto, che creerebbero migliaia di posti di lavoro proprio per quelle imprese che oggi sono più in difficoltà. Vogliamo ribadire il concetto che la diga di Vetto non va realizzata solo per i posti di lavoro che creerebbe o perchè porterebbe lavoro, sviluppo e un futuro ai paesi montani; va realizzata semplicemente perché è realizzabile sotto tutti gli aspetti e perché lo spreco delle limpide acque montane deve finire; queste acque devono servire per produrre energia elettrica pulita, garantire acqua alle terre del Parmigiano-Reggiano, ridurre l’inquinamento, risollevare le falde, dare ai rubinetti di paesi e città ottima acqua, proteggere la valle dell’Enza da qualsiasi alluvione, garantire acque limpide all’Enza e al Crostolo anche nei mesi estivi per merito del MDV; ridurre il prelievo delle acque del Po per irrigare i prodotti che troviamo sulle nostre tavole e i consumi energetici che ciò comporta e tantissimo altro. Si fa presente che l’investimento per costruire la diga di Vetto si ripaga in pochi anni e che lo stesso governo Monti ha riconosciuto, per iscritto, i grandi benefici lavorativi, economici e ambientali della diga di Vetto e che la stessa potrà essere inserita nelle prossime finanziarie se gli organi istituzionali locali la inseriscono nei propri piani irrigui. Ci auguriamo che in questa situazione la diga di Vetto, e non altri piccoli invasi che non servirebbero a nessuno, abbia la priorità uno.
(Lino Franzini – Presidente del comitato pro diga di Vetto e fondovalle Val d’Enza)
Con riferimento all’utilissimo summit della “riunione urgente” della Provincia, mi sento di sottolineare che queste sono le questioni veramente urgenti nello scenario politico generale, che vede “ancora” e nonostante la gravità della situazione, un via vai di discussioni preliminari nelle camere della politica nazionale…
Penso infatti di non essere affatto l’unico a sperare che debbano essere posti in posizione assolutamente prioritaria questo tipo di problemi.
Speriamo!
(Marco)
Questa si che è tempestività: appena si sono accorti che le aziende si sono trovate in difficoltà immediatamente “riunione urgente”! Ma… se ne sono accorti solo ora? O forse con qualche anno di ritardo? Entrando nel merito mi auguro che non sia la solita riunione dove si parla, parla, parla ma… risultati niente!
Saluti.
(Sergio)
Sembra che la crisi economica e lavorativa stia facendo sentire i suoi effetti anche in alto; fino a quando a soffrirla erano pensionati, disoccupati, giovani e casalinghe andava tutto bene, ora che la crisi investe le imprese, i settori economici e certe istituzione si comincia a parlarne ai vertici Provinciali; mi auguro che non sia troppo tardi.
Fare la diga di Vetto come si legge nel commento precedente mi sembra difficile; da quando si fanno cose utili a tanti, in particolare all’agricoltura, se queste vanno contro l’interesse di qualcuno?; mi viene da pensare ai proprietari dei frantoi e dei pozzi privati a valle, e a tutti quelli che vendono acqua; avere acqua buona gratis dalla montagna giustificherebbe i prezzi attuali delle acque dei rubinetti?; e chi produce energia elettrica con il petrolio sarebbe d’accordo che qualcuno la produca gratis con le acque di montagna? Chi deve decidere potrà mai andare contro questi poteri?.
(Davide)