Ci sarebbe il "business” del piombo dietro l'ennesimo furto di batterie auto esauste avvenuto nel reggiano: vale settanta centesimi il chilo, chi lo acquista lo paga al massimo 35 centesimi. Ne sono convinti i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia che al riguardo stanno conducendo le dovute indagini per risalire all'intera filiera del riciclaggio delle batteria auto esauste il cui smaltimento è peraltro regolato da una normativa speciale trattandosi di rifiuti pericolosi in quanto tossico-nocivi per l'alta percentuale di piombo e acido solforico che contengono.
La tendenza è iniziata piano piano è sta proseguendo con furti a macchia di leopardo che tuttavia secondo i Carabinieri sono tutti legati al business del piombo. In questo senso si stanno indirizzando le indagini dei Carabinieri reggiani anche in relazione all'ultimo colpo compiuto ai danni di un centro revisioni di Villa Minozzo, che ha visto i Carabinieri della locale stazione identificare e denunciare con l'accusa di furto un 28enne domiciliato a Reggio Emilia, pregiudicato, che la notte del 12 febbraio scorso si è introdotto furtivamente nelle pertinenze del centro revisioni Villa ubicato nel comune di Villa Minozzo asportando dall'apposito contenitore dove vengono stoccate una ventina di batterie.
I Carabinieri sono risaliti al malvivente grazie al sistema di videosorveglianza che ha immortalato il ladro durante il furto. La settimana prima si era presentato presso il centro revisioni chiedendo di poter acquistare le batterie esauste pur ben a conoscenza di non poterlo fare in quanto lo smaltimento delle batterie usate ha una sua procedura in quanto ogni “pila” ha un codice personale e prima di mandarla alla discarica autorizzata deve essere registrata. Era chiaramente un pretesto per effettuare il "sopralluogo" propedeutico al colpo poi portato a compimento la notte del 12 febbraio quando però il ladro è stato filmato.
Identificato, è stato quindi denunciato per furto aggravato dai Carabinieri di Villa Minozzo che ora stanno proseguendo le indagini. Ora che il piombo infatti ha ritrovato un suo "peso" commerciale nel riciclaggio, i Carabinieri intendo risalire alla filiera che illecitamente alimenta questo business che con prepotenza si sta affacciando anche in provincia di Reggio Emilia dove isole ecologiche ed elettrauti non sono risparmiati da questi raid furtivi che pare non siano fini a se stessi.