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Un interessante, importante convegno è stato organizzato per venerdì, 1 marzo, dal Centro di Coordinamento per la Qualificazione Scolastica (Ccqs). Il tema è la pubblicazione delle nuove indicazioni per il curricolo, in pratica i programmi di studio da seguire nei vari ordini scolastici. Il convegno è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado, e si terrà nell’auditorium Cavolaforum, a Cavola di Toano, messo a disposizione dell’evento dalla Banca di Cavola e Sassuolo.
Il programma prevede alle ore 15 i saluti del Sindaco Michele Lombardi, e di Silvio Scalabrini, Presidente della Banca di Cavola e Sassuolo. Ad aprire i lavori sarà Chiara Torlai, coordinatrice del Ccqs. A seguire l’atteso intervento di Giancarlo Cerini, dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, componente del nucleo che ha redatto le indicazioni nazionali, che illustrerà appunto le “nuove Indicazioni per il curricolo del primo ciclo: parole chiave per un lessico condiviso”. A seguire interverrà invece Luciano Rondanini, dirigente tecnico del Miur, sul tema “Verso una didattica per competenze: come cambia il lavoro in classe”. Infine, dalle 17.30, dibattito e conclusioni moderate da Giancarlo Cerini, ed a seguire il concerto dei percussionisti Trimbù, il gruppo dei ragazzi della FaCe, guidati dai maestri Ezio Bonicelli e Luisa Magnani.
Sull’importanza del convegno spiega Silvia Razzoli, dirigente scolastica, tra gli organizzatori dell’evento: “In pratica rispetto a prima, quando c’erano programmi nazionali definiti per ogni ordine di scuola, ora da novembre 2012 ci sono indicazioni a cui fare riferimento dalla scuola dell’infanzia fino alle medie. Queste nuove indicazioni sono in pratica il nuovo testo di riferimento, alla luce delle quali poi le scuole faranno la programmazione nel dettaglio. La presenza di Cerini è di grande rilievo: è stato uno dei membri del nucleo che ha stilato queste indicazioni, quindi potrà dare indicazioni molto precise, mentre Rondanini darà indicazioni su come applicare questi percorsi e trasformarli in competenze per i ragazzi”. Conclude la Razzoli: “Credo sia un aspetto da sottolineare che, grazie all’esperienza del Ccqs, la montagna affronta questo tema come territorio unito, in una rete che unisce tutte le scuole. Da alcuni anni il Ccqs si occupa infatti anche della formazione degli insegnanti, riuscendo ad ottenere in questo modo non solo un aggiornamento costante ed uniforme delle competenze, ma anche sensibili risparmi”.
