Settecento aziende edili del reggiano avrebbero cessato l’attività dall’inizio della crisi a oggi e altre trecento si troverebbero a dover ricorrere a procedure di mobilità, con il timore di chiudere nel corso del 2013. E’ il consigliere Fabio Filippi (Pdl) a lanciare l’allarme in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui segnala che anche altri settori, come quelli del legno, dei manufatti e dei laterizi, si troverebbero “in ginocchio” in conseguenza dell’insolvenza delle imprese. Filippi fa risalire le cause della situazione a due ambiti: quello dei mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni e quello dell”insostenibile” carico fiscale che grava sul patrimonio immobiliare, che, nel corso del 2012, “si è particolarmente accentuato”, disincentivando gli investimenti nel settore. Il consigliere chiede quindi alla Giunta regionale quali provvedimenti intenda assumere per affrontare la situazione di crisi nell’edilizia.
E’ giustissimo che Filippi faccia le dovute interrogazioni regionali, ma io, più semplicemente, vorrei interrogare “TUTTI” i nostri politici locali che siedono nelle stanze dei “bottoni”… cosa potevano “fare” che non hanno fatto? S’intende che deve essere un esame di coscienza senza se e senza ma, e non mi si venga sempre a dire o dare colpe ad altri. Suvvia, è già da tempo che è iniziata una paurosa discesa economica della “Montagna” e solo adesso ci si accorge delle aziende destinate solo alla chiusura?
(Andrea)
Certo…… in campagna elettorale le problematiche emergono sempre. Nell’indifferenza generale quando le poltrone sono state occupate 🙁
(L.F.)