TOANO (7 gennaio 2013) - Torna dietro le sbarre il 28enne cittadino marocchino che era stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia all’inizio di giugno del 2010 a Toano, comune dell’Appennino reggiano, con l’accusa di aver violentato una ragazza di 30 anni. Secondo quanto accertato dai Carabinieri il 28enne e la ragazza erano andati a mangiare le pizza insieme. Con loro era venuto anche un altro amico che poi li aveva lasciati dopo la cena. Al momento di rincasare, la giovane aveva deciso di dormire a casa del 28enne: tra loro c’era un’amicizia fraterna e ovviamente mai la ragazza avrebbe pensato di passare una notte da incubo. In un primo momento tutto va liscio, con la giovane che si addormenta senza problemi. Verso le cinque del mattino l’uomo sveglia l’amica e le propone di fare sesso. Lei rifiuta con decisione. Lui insiste, fino a quando decide di prenderla con la forza. La ragazza prova a ribellarsi, urla, cerca di colpirlo con un bastone o un coltello da cucina senza riuscirci. Due ore dopo, torna a casa il fratello del 28enne che vedendo la terribile scena chiede spiegazioni. In questi attimi di distrazione, la ragazza riesce a liberarsi del suo aggressore e corre fuori dall’abitazione. Entra in un bar e chiede aiuto. Subito vengono avvisati i carabinieri che ricostruito l’accaduto rintracciano ed arrestano l’aggressore che nel novembre del 2011 è stato condannato dal Tribunale di reggio Emilia a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Il 28enne per quei fatti aveva ottenuto i domiciliari presso la sua abitazione di Toano. Ieri, probabilmente “complice” la bella giornata peraltro ricadente nella festività dell’epifania l’uomo è andato a passeggio in paese dove è stato rintracciato dai Carabinieri di Toano che alla luce del reato di evasione l’hanno arrestato.
No ma diamogli anche la suite oltre che gli arresti domiciliari, povera stella. Alla prima che gli parla lo rifarà. E noi accogliamo, manteniamo, assistiamo e via che andiamo.
(Stufa)