Il 29 dicembre 2012 è stato un sabato di intenso lavoro per gli operatori del soccorso nel nostro appennino.
Verso le 12,30 Lucca-Soccorso avvisa Reggio-Soccorso di aver ricevuto una telefonata di due escursionisti preoccupati di essersi sperduti percorrendo il sentiero CAI 605 da Civago in direzione Rifugio Segherie.
Vengono allertate due squadre del Soccorso Alpino cui si aggiungono i Vigili del Fuoco di Castelnovo ne’ Monti e i Carabinieri di Villa Minozzo.
Intanto a Pavullo, nell’eliporto base del SAER, una squadra del Soccorso Alpino era in addestramento con l’elicottero della Polizia di Stato.
Gli operatori sono stati allertati per l’emergenza di Civago e l’elicottero ha raggiunto la zona, ma nel frattempo i due escursionisti avevano a loro volta raggiunto il Rifugio Segherie.
Intanto perveniva un’altra richiesta di soccorso per un cacciatore rimasto incrodato su una parete a picco sul torrente Biola, in zona Collagna, mentre cercava di prestare soccorso al proprio cane.
L’elicottero della Polizia veniva dirottato in zona e i tecnici del SAER provvedevano alla messa in sicurezza del cacciatore, un 33enne reggiano, ed al suo recupero col verricello.
Sbarcato in zona sicura il cacciatore, rimasto incolume, veniva soccorso dalla Polizia Provinciale che operava a terra e portato a Valbona.
Tutto bene quel che finisce bene, ma l’azione condotta in sinergia da diversi operatori appartenenti a diverse amministrazioni e istituzioni, oltre alla spettacolarità dell’intervento, ha dimostrato ancora una volta che la coesione e la buona organizzazione sono premianti.
Conosco molto bene la zona avendola percorsa più volte in ogni stagione e con ogni tempo e se la notizia è corretta che si erano persi nel tratto Civago -Segheria , sent.605 allora bisogna che i due escursionisti si dedichino a un’altro sport , quel tratto infatti classificato T , dal punto di vista dell’orientamento è percorribile anche da un bambino , diversa potrebbe essere la situazione più a monte verso il Lama Lite in condizioni di scarsa visibilità
(Ettore)
….GIA’ IL SECONDO SOCCORSO CON L’ELICOTTERO PER I CANI DELLA STESSA SQUADRA DI CACCIA… E NOI PAGHIAMO…..
(s.)
Un ringraziamento particolare al membri del soccorso alpino e agli operatori dell’elisoccorso della Polizia di stato, per l’intervento di recupero svolto nella zona del Rio Biola per mettere in sicurezza un Cacciatore della nostra squadra che era rimasto bloccato su un dirupo ghiacciato.
Vorrei tranquillizzare anche il Sig. (S.) precisando che si trattava di una persona in difficoltà e non di un cane! e che il metodo o mezzo di soccorso non lo decide chi chiama, ma chi interviene……..
Il Capo Squadra.
(RenatoFarina)
Il soccorso in montagna per fortuna è impeccabile e per noi è una fortuna!!! Bisogna solo ringraziarli! Gli escursionisti, ed io in prima persona, dovrebbero assicurarsi altrimenti ad ogni intervento paghino le spese!!!! Visto che in montagna non si va per lavoro ma per divertimento!!! Qualora un taglialegna, un contadino, un membro delle guardie provinciale in servizio avesse bisogno allora l’intervento sia gratuito!!! Grazie ancora ai volontari del soccorso!
(Roberto)