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In giro per l’Appennino aspettando il Natale

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Come può mancare il Presepe a Natale? Anche nel passare degli anni, nonostante i tentativi di indebolire o addirittura di cancellare questo simbolo, esso rimane l'espressione più autentica del Natale, con la finalità di far rivivere la Natività di Gesù.

 

Anche Leo Giansoldati di Gatta di Castelnovo ne' Monti, da alcuni anni in pensione, ha interpretato questa preziosa tradizione, anzi "l'ha resa viva". L'idea di dare movimento e "vita" a statuine e complementi d'arredo, gli è balenata nel trovarsi tra le mani del materiale di recupero quale dei motorini elettrici. Le statuine, dell'altezza di 11 cm circa, sono state dotate di un'anima in ferro, necessaria per supportare il lavoro del motorino nell'imprimerne il movimento.

Questo presepe da un lato rappresenta la natività tradizionale, dall'alltro, scenografie, costumi, oggetti e situazioni ricreano l'ambiente delle case della montagna e della campana reggiana della prima metà del secolo scorso, riproducendo perfettamente uno spaccato di vita.

Nell'entrare nella sala ove è allestito, l'attenzione viene attirata dallo stuolo numeroso e variopinto di persone, di animali e di cose di rara bellezza e di disarmante semplicità che rappresenta un po' tutto e tutti e che ci fa intuire che il Bimbo è di tutti e per tutti.

Quello che colpisce  sono i toni soffusi, l'incisività delle atmosfere, lo scorrere dell'acqua presente in varie situazioni e punto di partenza del movimento, il cui studio e la cui ricerca sono iniziati circa venti anni fa.

Sembra quasi di percepire suoni, rumori, profumi, odori, mentre un senso di pace aleggia nell'aria.

Fa da sfondo un cielo limpido e azzurro dove il bianco delle rare nuvolette è in sintonia con il candore delle casupole dei villaggi.

La capanna, le case, le stalle e i vari oggetti, tutti fedelmente riprodotti, sono stati realizzati da mani esperte che, con il progredire degli anni, hanno affinato l'abilità. Le calzature e i vestiti sono stati confezionati, con cura e maestria, dalla Signora Domenica, moglie dell'autore del Presepe.

Nel panorama incantevole e poetico di questo Presepe, scorrono i personaggi che raffigurano gli antichi mestieri, eseguiti con meticolosità e rigore tecnico.

Le statuine che raffigurano gli antichi mestieri sono tutte meccanizzate, ognuna compie un movimento inerente al lavoro svolto.

Si tratta di un'opera da contemplare, ma non con la passività dello spettatore trasognato, bensì con la consapevole partecipazione di chi si identifica con i vari personaggi e scopre così quanto è vicino al vero Natale del Signore.

(Cassetta Giovannina)

 

 

4 COMMENTS

  1. E’ davvero un artista papà Leo e per rendere omaggio alla sua opera d’arte in movimento, ho pubblicato su You Tube un video intitolato: Presepe in movimento di Leo.
    Attendiamo di vederlo esposto al grande pubblico!

    Riprese video – Nadia Orlandini
    Editing video – Pierangelo Campani
    (Nadia Orlandini)

    • Firma - Nadia Orlandini