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I sapori di Carpineti

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Due giorni di festa all’insegna dei sapori più tradizionali dell’autunno, come castagne e savurett, e la possibilità di conoscere alcuni dei più bei castagneti della montagna reggiana. Sabato 24 e domenica 25 ottobre si annunciano come due giorni davvero di grande interesse turistico, gastronomico e tradizionale, a Carpineti, dove vanno in scena “La via dei metati” e la “Maratona del sapore” dedicata al savurètt, due eventi collegati frutto del lavoro coordinato di Comune di Carpineti, Comunità montana, Provincia e Parco nazionale, con la collaborazione di numerose realtà del territorio carpinetano e il coinvolgimento di siti turistici, storici e ambientali di svariate frazioni del Comune, da Campovecchio a S. Vitale, dal castello a Marola oltre ovviamente al capoluogo.

Per prima cosa, cos’è il savurètt su cui è incentrata “La maratona del sapore”? La confettura di pere ottenuta dalla bollitura (per più di un giorno intero) di pere e altri ingredienti, che variano nelle varie ricette della zona e che ha come la torchiatura delle pere Spalèr. Si mangia con il pane, con la ricotta, con il bollito e si usa come ripieno per i tortellini natalizi.

La “Maratona del sapore” è ormai un classico carpinetano per la fine di ottobre, organizzato dal Comune di Carpineti, e quest’anno si affianca alla “Via dei metati – Due giorni tra delizie di castagne e Parmigiano reggiano”, un percorso cultural-gastronomico dedicato alle castagne (i metati sono le costruzioni in pietra usate per essiccare le castagne) che andrà in scena in due splendidi castagneti-giardino a Campovecchio, una frazione a pochi km da Carpineti, che per l’occasione sarà collegata al capoluogo da una navetta gratuita.

“La via dei Metati”, proposto da Comunità montana, Comune di Carpineti e Provincia di Reggio Emilia, prevede una serie di eventi gastronomici e musicali a Campovecchio, dove chi vorrà potrà anche fermarsi per la notte in tenda: alle 12 ci sarà un Percorso del Gusto a cura dell’Istituto superiore Alberghiero Motti, con assaggi di piatti realizzati a base di castagne, Parmigiano Reggiano di montagna e savurett. Alle 15,30 trasferimento alla Pieve di S. Vitale per un racconto animato per bambini e alle 17 si torna a Campovecchio per un evento musicale di prim’ordine, il concerto del gruppo musicale Matelda (in caso di maltempo l’esibizione verrà spostata al Parco Matilde, nel centro del paese).

A sera, le operazioni si spostano a Carpineti, al Parco Matilde e nelle piazze del paese, mentre chi vorrà potrà piantare le proprie tende negli splendidi castagneti di Campovecchio. Alle 19, prenderà ufficialmente il via anche “La maratona del sapore”, con la bollitura del savurètt, l’apertura di una mostra di frutti antichi a cura di Maioli Piante, la presentazione del libro “La cucina contadina reggiana” di Giuliano Bagnoli e del lavoro “O-Pera”, curata da Ermanio Beretti.

E domenica 25 ottobre le manifestazioni proseguiranno a ritmo serrato dal mattino. Dalle 9 alle 18 nelle piazze carpinetane si potrà assistere all’ultimazione della cottura del savurètt, (che si potrà anche acquistare), e visitare le numerose esposizioni presenti: il tradizionale mercatino dell’usato “Dall’avanzo allo zavaglio”, organizzato dall’associazione Stana, la mostra di frutti antichi, gli stand dell’associazione tartufai reggiani e quella dei tartufai carpinetani, il banchetto del consorzio castanicoltori, il mercato itinerante degli agricoltori. Inoltre, è prevista una gustosa animazione gastronomica con prodotti tipici a cura dell’associazione Carpineti da vivere e uno stand con casagai fritti sul momento.

Alle 11, a Palazzo Cortina, in piazza Matilde di Canossa, verrà inaugurata la mostra di Nello Medici “Appesi a un filo”, che rimarrà aperta sino al 29 novembre. Nel pomeriggio, alle 15 ci si potrà trasferire anche a Marola, nel metato didattico “La casa del pan d’albero”, per una lezione sulla civiltà del castagna, mentre alle 17 al castello delle Carpinete andrà in scena “Sapori medioevali: percorso nei sapori che dal Medioevo sono arrivati ad oggi attraverso le pietre del castello”.