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A 200 metri dal Parco nazionale una discarica avvelena le acque: accade in Bismantova

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Una discarica abusiva proprio ai piedi della Pietra di Bismantova. La denuncia del consigliere castelnovese Alessandro Davoli con tanto di foto.

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Al Sindaco di Castelnovo Monti dott. Gianluca Marconi

all’Assessore all’Ambiente dott.ssa Nuccia Mola

All’inizio dello scorso mese di settembre 2009, accompagnato da un cittadino di Castelnovo Monti, mi sono recato a piazzale Dante, in località Pietra di Bismantova; da lì, seguendo la vecchia strada carraia che conduce all’abitato di Carnola, percorse poche centinaia di metri, ho potuto scorgere diversi accumuli di rifiuti, abbandonati nelle rive boscose sottostanti.

Si trattava di un ammasso di pneumatici di vario tipo, alcuni di grandi dimensioni, e di due accumuli di materiale metallico eterogeneo. Prima di inviare segnalazione, ho ricontrollato, e il giorno 6 ottobre ho osservato che i rifiuti di due discariche erano stati raccolti.

Dall’ing. Chiara Cantini, responsabile settore Lavori Pubblici, ho appreso di un intervento di recupero svolto da ENIA il giorno 5 ottobre, su sollecitazione dell’Amministrazione. Le discariche erano state già adeguatamente segnalate alle autorità amministrative di questo comune, con due distinti documenti, protocollati in data 28 febbraio 2009, redatti e sottoscritti dalle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente.

Coincidenza fortuita (!?) ha voluto che solo due giorni lavorativi dopo la mia richiesta di accesso agli atti, riguardo le due comunicazioni di Legambiente, ENIA si attivava, su richiesta del responsabile lavori pubblici ing. Chiara Cantini.

Il ritardo nell’intervento, ben 219 giorni di inadempienza alle norme relative alle discariche abusive: D.L. 3 aprile 2006, numero 152, articoli 192, 198, e delle direttive Europee 2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE, 2008/34/CE, 2008/35/CE, potrebbe configurare omissione d’atti d’ufficio da parte delle Autorità amministrative che avevano ricevuto la segnalazione: il Sindaco di Castelnovo Monti, l’Assessore all’Ambiente della Provincia e l’ARPA di Reggio E.

Al momento, tuttavia, è mia intenzione segnalare un’altra consistente discarica di materiale eterogeneo; il sito si trova lungo la carraia menzionata sopra, circa duecento metri dai confini del Parco Nazionale, all’interno della boscaglia, (a sinistra in direzione Carnola), sotto una grande roccia. (foto allegate)

Questa discarica abusiva contiene una ventina di carcasse di elettrodomestici, tra le quali lavatrici, frigoriferi, stufe a gas, televisori e vecchi cinescopi, alcuni rotti e a contatto con il terreno. L’area, da un primo sommario controllo, dovrebbe appartenere al signor P.(OMISSIS).

Costituiscono parte della discarica vecchi cinescopi (denominati anche CRT), classificati dalle direttive europee e dalle norme nazionali rifiuti speciali, con contenuto di elementi altamente tossici per l’ecosistema e per gli esseri umani. I fosfori presenti negli schermi CRT, in particolare i sali di Bario, gli ossidi di Stronzio e di Ittrio, sono indicati dalla più recente letteratura medico scientifica quali cause potenziali della sclerosi multipla e di cancro al fegato e ai polmoni.

La localizzazione delle discariche abusive in prossimità delle sorgenti di Varano (e del laghetto di raccolta di queste acque), situate in zona inferiore, indica la possibilità se non la probabilità di un avvelenamento delle suddette acque di superficie, con contaminazione da metalli pesanti, da ossidi di lantanidi e terre rare, particolarmente nocivi all’ecosistema, alla salute di animali selvatici e/o domestici che possono abbeverarsi a dette acque e degli esseri umani.

Chiedo con questa segnalazione alle Autorità amministrative in indirizzo, un rapido intervento per il recupero, lo smaltimento dei materiali e la bonifica del terreno, previa verifica di un eventuale contaminazione da metalli delle falde e delle acque di superficie, in prossimità e sottostanti, che confluiscono nelle fonti di Varano e nell’omonimo laghetto.

(Alessandro Raniero Davoli, capogruppo consiliare "Castelnovo Libera")

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LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASTELNOVO NE' MONTI

In merito alla segnalazione effettuata dal capogruppo di opposizione Alessandro Davoli su una discarica abusiva presente lungo la carraia che da piazzale Dante (alle pendici della Pietra di Bismantova) porta a Carnola, l’Amministrazione comunale di Castelnovo prende atto delle indicazioni fornite dallo stesso Davoli e da subito attiverà le consuete procedure previste in questi casi per arrivare ad una rapida rimozione dei rifiuti. Si sottolinea come nel territorio di Castelnovo ne' Monti siano attive due isole ecologiche attrezzate, una in località Croce ed un’altra vicino a Felina in località Ca' Perizzi. Inoltre è attivo il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, quali vecchi elettrodomestici o articoli di mobilio (numeri di telefono Enìa 800-224400 oppure 0522 297621). E’ quindi sufficiente avere un minimo di senso civico e rispetto dell’ambiente per evitare, senza alcuni sforzo, episodi di questo genere che sono davvero indice di grande maleducazione.

1 COMMENT

  1. Discariche abusive
    Buongiorno a tutti. Sarò breve e sintetico. Quante ne volete di discariche abusive? Ne avrei un po’ da elencare in riguardo. Visto che si parla di Carnola andiamo più giù verso il Secchia, dove sfocia il Dorgola, e risalitelo sino al depuratore dell’Enìa: ci si trova un po’ di tutto (copertoni da trattori, stufe, frigo, bidoni di pastica, ecc. ecc.). E questo è solo l’inizio: andate a Boastra di Carpineti, oppure nel letto del Rresinaro a Onfiano.
    Saluti.

    (Daniele)