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E noi invece siamo per Bersani…

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In riferimento alle primarie in programma il prossimo 25 novembre, dopo la pubblica dichiarazione pro Matteo Renzi del sindaco di Busana Alessandro Govi, ecco quella pro Bersani di Valerio Fioravanti, Nilde Montemerli e Corrado Ferri, rispettivamente segretario Pd zona montana, sindaco di Carpineti e segretario del circolo di Baiso.

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Il segretario Bersani ha dimostrato di essere capace di affrontare situazioni difficili e superarle con risultati positivi oltre ogni aspettativa. Da presidente della Regione Emilia-Romagna e da ministro dello sviluppo economico ha dimostrato come si può attuare un riformismo concreto, ispirato a principi di competitività, merito, difesa dei più deboli, con grande esperienza e competenza nel merito. Ha dimostrato di essere persona onesta e di avere una parola corrispondente alle azioni.

Alla guida del Pd ha attraversato il momento più delicato della storia del partito, subito dopo la sua nascita e la rinuncia di Veltroni, portandolo ad essere oggi il principale punto di riferimento per l’Italia in vista delle elezioni politiche.

Ha tenuto il partito unito aumentando la democrazia interna anziché ridurla o annullarla come è successo a quasi tutte le altre forze politiche parlamentari e non, partiti e moVimenti. Da maggiore esponente dell’opposizione democratica ha anteposto l’interesse elettorale immediato alla salvezza della Nazione. “Prima l’Italia” non è stato uno slogan ma la cifra di chi è capace di pensare la politica oltre l’interesse di partito e il proprio destino personale.

Con Bersani perché crediamo che non tutti i partiti e i loro leader siano uguali. Negli ultimi 20 anni c’è stato chi ha avuto idee buone e lungimiranti ed ha raggiunto successi come aver portato l’Italia nell’euro. C’è invece chi non ne ha imbroccata una: con l’idea di ritorno del nucleare per rilanciare lo sviluppo miseramente fallito, le leggi “ad personam” che hanno fatto a pezzi l’ordinamento civile, l’aumento continuo del debito pubblico, l’amicizia con dittatori criminali come Gheddafi o capi di stato screditati Putin, un comportamento personale irresponsabile e riprovevole, una legge elettorale che crea una barriere tra eletti ed elettori, ha portato un intero paese in una posizione davvero pericolosa.

Tutto ciò non è dipeso da cause generazionali o soltanto da incapacità dei partiti di rinnovare i propri dirigenti ma da una differenza culturale, etica, e di visione politica che ha dei responsabili.

Berlusconi partendo dalla avversione dei politici di mestiere ha creato una cultura della politica e di gestione della cosa pubblica come una come strumento di arricchimento o di potere personale o di parte; il contrario di un etica dell’interesse di tutti, della partecipazione democratica, del rinnovamento della politica.

La catastrofe sociale, economica e culturale che questa cultura ha lasciato portano la prima responsabilità i partiti del centro destra e della lega: la messa in discussione della coesione nazionale, i periodici proclami anti Europa sono stati il sottofondo costante di questa politica che cercava sempre un nemico e non è stata capace di costruire nulla.

La sinistra ha certamente la responsabilità di non aver saputo costruire una alternativa credibile, proposte concrete ed un idea di futuro capace di aggregare.

Ma da questa situazione e dai nostri errori abbiamo capito che non ci sono scorciatoie, non c’è un uomo del destino e nemmeno il leader più carismatico può nulla se i cittadini e delle loro organizzazioni non partecipano alle scelte e al progetto.

Siamo con Bersani perché con lui vinciamo tutti, perché non ha mai messo il suo nome prima dell’Istituzione o dell’Organizzazione politica che guidava e che guida.

Siamo con Bersani perché parte dal costruire e non dal distruggere, dall’aggregare anziché dividere, da proporre anziché criticare, prima di tutto del partito di cui si fa parte.

Siamo con Bersani perche moralità etica senso dello stato sono fondamento stesso della politica.

Siamo con Bersani perche stiamo decidendo chi dovrà essere il candidato presidente del Consiglio del centrosinistra nella fase più difficile dell’Italia repubblicana.

Siamo con Bersani perché siamo contrari alle scorciatoie ai proclami facili che fanno di tutte le erbe un fascio come dire “tutti a casa”.

Siamo con Bersani perché viene dalla provincia e per noi è una cosa positiva, un presupposto di chi sa che l’Italia è fatta anche di piccoli contesti, persone che cercano risposte concrete, non condizionabili con proclami televisivi.

Siamo con Bersani perché non ha archiviato le idee di sinistra, principi che hanno bisogno di una nuova visione ma non che vanno cancellati anzitempo.

(Nilde Montemerli, Sindaco di Carpineti, Valerio Fioravanti, coordinatore Pd zona montana Corrado Ferri, segretario Circolo Pd Baiso)

 

8 COMMENTS

  1. Il sondaggio di Swg sulle primarie del Pd rappresenta davvero una luce che illumina un angolo buio.I dati ci dicono che con un‘alta affluenza le possibilità di vittoria del sindaco di Firenze aumentano in maniera esponenziale, mentre una minore partecipazione favorirebbe il segretario. Le restrizioni alla partecipazione elettorale al secondo turno e l’albo sono elementi sistemici determinanti sull’esito finale. Ecco allora un gruppo dirigente spaventato, ma intenzionato ad usare le armi che possiede (paletti di vario genere) per evitare la sconfitta, alla vigilia di un possibile ritorno al governo del centrosinistra.

    (G. Mariastella)

    • Firma - G.Mariastella
  2. Signora “gipuntomaristella”, può dirci di cosa è preoccupata esattamente? Se vuole votare Renzi può farlo, lei come tutti quelli che hanno questa intenzione (dovrà però metterci anche il cognome oltre che il nome). Le regole sono chiare e valgono per tutti; certo converrà con me che una qualche regola serve, visto che se ne vedono di tutti i colori. Se poi ritiene che il PD sia una accolita di spaventati, pertanto indegno del suo voto, i giorni delle primarie stia a casa e si riposi. A me sembra che fare le primarie apertissime sia esattamente l’opposto della mancanza di coraggio.

    (Valerio Fioravanti)

    • Firma - ValerioFioravanti
  3. Trovo che invitare a stare a casa e a riposarsi gli elettori del centrosinistra sia auotolesionista, ma Lei signor Fioravanti non mi meraviglia essendo l’artefice degli ultimi e prestigiosi risultati del PD in montagna: Villa Minozzo e Collagna.

    (Mariastella G.)

    • Firma - G.Mariastella
  4. Valerio, non riesco a capire però tutto questo timore dei rinnovamenti e tutte queste reazioni.
    Reagendo così sembra che Renzi rappresenti il centro destra o chissà cosa.
    Da qualunque parte possano arrivare dei consensi io credo che debbano essere bene accetti, sia come contributo correttivo, sia come ampliamento della fiducia: non penso che si debba contare di “guadagnare” altri voti e nuova fiducia al di fuori di questo pianeta, fatto anche di orientamenti un po’ diversi che però aspirano magari a trovare nuovi motivi di condivisione.
    O la paura vera è quella di dover cambiare qualcosa?
    Sarò ingenuo, ma non penso!

    (Marco)

    • Firma - marco
  5. Naturalmente condivido appieno le valutazioni della nota iniziale. Un paese che cerca di rinnovarsi, migliorarsi, crescere e progredire, non può fare a mano della propria storia, dei propri principi e valori fondanti, di un concetto di equità, solidarietà, altruismo espresso compiutamente nella vita da Pierluigi Bersani. Solo su queste basi si può costruire un futuro solido per le nuove generazioni, altri effimeri passeggeri ed illusori personaggi sostituiranno solo lo “squallore” di oggi con altre “incertezze”.

    (Tonino Fornesi)

    • Firma - toninofornesi
  6. Dopo aver letto le parole del sig. Fornesi sono corsa a casa da mio zio, gli ho chiesto del libretto rosso di Mao, che sapevo essere in qualche angolo nascosto della sua biblioteca. Ebbene posso confermare che ho trovato una singolare attinenza nei modi e nei contenuti . In particolare quando si sostiene che se vicerà Bersani si schiuderà un nuovo mondo, felice e radioso al contrario nell’eventuale vittoria di Renzi finiremmo tutti in un “grande fratello” controllati ed etero-diretti dal cerbero Giorgio Gori.
    (G.Mariastella)

    • Firma - G.Mariastella
  7. Tutto questo è assurdo, se una parte importante si schiera a favore di Bersani, non capisco che male c’è, ognuno può e deve fare ciò che sente, siamo dello stesso partito, il PARTITO DEMOCRATICO.
    Io mi schiero alle Primarie convintamente con Renzi , rispettando le idee altrui.
    Chiunque sia il vincitore, tutti quanti dobbiamo portare l’acqua allo stesso mulino!

    (LucaCagnoli)

    • Firma - LucaCagnoli
  8. E’ vero, sig. Fornesi, lei apre una porta aperta sulla storia che ognuno di noi ha e che quindi diventa la storia di un popolo e perciò tenere nel massimo conto queste esperienze è indispensabile, tutte belle parole che tutti condividiamo. Detto ciò, però, sono fortemente convinto che vivere il presente senza tenere conto del pesante passato che ci portiamo appresso sarà quasi impossibile avere un futuro migliore. Tornando ai “nostri”, le ripeto, Bersani è sicuramente una persona onesta, di buoni sentimenti, simpatico e sufficientemente umile ma, a mio modesto avviso, i tempi che stiamo vivendo, le esperienze negative che abbiamo recentemente vissuto, non ci permetteranno di cullarci nelle belle parole, sarà indispensabile essere un po’ più coraggiosi ed avere qualche spregiudicatezza in più e in Bersani questi atteggiamenti non li ho visti neanche nelle famose “lenzuolate” che non furono per niente difese sia da lui che dal governo nel suo insieme. Calarono tutti le “braghe” e si spaventarono per una manifestazione nazionale di professionisti e ritirarono o modificarono a quasi niente tutti i decreti e il secondo governo Prodi da lì cominciò la sua fine. Questo, concludendo, per dirle che per poter cambiare marcia ed essere più incisivi, convincenti e possibilmente risolutivi, bisogna avere candidato alla Presidenza del Consiglio Italiano Matteo Renzi che, oltre all’età, ma per me è secondario, ha carisma, capacità, forza fisica e morale ed una buona dose di ambizione che in un politico è dote indispensabile. Le voglio anche aggiungere che non ho condiviso e non condivido “la rottamazione” perchè termine inadeguato ed offensivo. Io sono sempre stato per spingere i giovani ad assumersi responsabilità e cercare di rinnovare la “società” tant’è che tutt’ora, a 75 anni, continuo a pensarla allo stesso modo.
    Cordiali saluti.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati