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Appennino: maxi sequestro di armi

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Una pistola semiautomatica, una pistola a tamburo, un fucile Mauser da guerra modificato per renderlo funzionante, una quindicina di baionette di vario tipo, oltre 1.500 munizioni di vario calibro ma anche il “kit” del perfetto bombarolo costituito da oltre un chilo di polvere da sparo, oltre 200 grammi di esplosivo altamente pericoloso in quanto a base di nitroglicerina, 7 detonatori ed una spoletta.

Un ingente sequestro di armi, munizioni ed esplosivi senza precedenti per l'Appenninico reggiano quello operato dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, destinato a scuotere la tranquilla e ridente comunità montana della provincia di Reggio Emilia sia per l’effettiva quantità e qualità del materiale sequestrato che per il coinvolgimento di due insospettabili reggiani.

Questi in sintesi i numeri della brillante attività condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia castelnovese, che con l’accusa di detenzione illegale di armi comuni da sparo, munizioni ed esplosivi ha arrestato un 62enne imprenditore di Baiso ed un artigiano 46enne di Toano, entrambi ristretti a disposizione della dott.ssa Isabella Cchiesi, sostituto presso la Procura reggiana titolare del’inchiesta.

Le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo dei carabinieri del capoluogo montano, avviate per contrastare la detenzione illegale di armi nel comprensorio, si sono indirizzate, sulla scorta di acquisizioni info-investigative, nei confronti di un insospettabile (incensurato) imprenditore di Baiso (si tratta del presidente della sezione provinciale alpini), che nel primo pomeriggio di ieri l'altro, 16 agosto, è stato visitato dai militari che hanno dato corso ad una perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di armi. L’uomo, appreso dei motivi che vedeva i carabinieri a casa sua, consegnava spontaneamente una pistola calibro 7,65 marca YZOR70 completa di caricatore con 9 colpi, che deteneva illegalmente custodendola in uno zaino riposto nel bagno. In una camera, invece, i militari rinvenivamo un fucile Mauser cal. 7X63 modificato con l’inserimento di un nuovo otturatore per renderlo funzionante. Armi sequestrate unitamente ad oltre 600 munizioni illegalmente detenute. Nel prosieguo delle indagini i carabinieri di Castelnovo ne' Monti focalizzavano le indagini nei confronti di un artigiano 46enne di Toano, nella cui abitazione lo stesso pomeriggio del 16 agosto veniva eseguita una perquisizione domiciliare che dava esito positivo. Venivano infatti sequestrati, in quanto detenuti illegalmente, una pistola a tamburo senza matricola, 1,2 kg. di polvere da sparo, 3 panetti di esplosivo per oltre 200 grammi, altamente pericoloso in quanto a base di nitroglicerina, una spoletta, 7 detonatori per esplosivo, 14 baionette di vario tipo e circa 900 cartucce.

Nella circostanza delle perquisizioni ai due sono stati cautelativamente sequestrati  anche i fucili, pistole e munizioni legalmente detenute poiché per i due conseguirà anche il provvedimento di divieto detenzione armi. In relazione all’esito delle perquisizioni e alla luce della flagranza di reato di detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi, i due reggiani sono stati arrestati e ristretti a disposizione del sostituto procuratore Isabella Chiesi. Sono in corso le indagini per cercare di capire quale sia la provenienza delle armi e del munizioni ed il loro possibile utilizzo (considerando, dicono all'Arma, che la nitroglicerina non è proprio cosa da collezionisti).

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