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Viabilità: “Negli ultimi tempi abbiamo ascoltato le proposte più spettacolari…”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La viabilità è stato sempre il grave problema della nostra montagna, via via aggravatosi ed ancora oggi irrisolto. Negli ultimi mesi questo argomento è tornato in evidenza nell’agenda politica, con le proposte più spettacolari che i cittadini della montagna abbiano mai sentito. Dopo aver ascoltato inutili dibattiti – se la viabilità sia per la montagna un’occasione di sviluppo oppure un contributo al definitivo spopolamento; se sia più utile una viabilità tutta centrata sulla statale 63 oppure l’investire anche sulle fondovalli (tema molto caro ai cittadini del crinale); se… –, dibattiti che mai hanno portato ad una risposta, abbiamo cominciato ad assistere ad idee più “innovative”.

Il presidente della nostra Provincia, Sonia Masini, prima della tornata elettorale, ha lanciato l’idea del traforo del Cerreto per arrivare prima al mare, cosi da ampliare il bacino d’utenza che può essere utile allo sviluppo anche turistico del nostro Appennino; sempre la Provincia, assieme al sindaco Gian Luca Marconi, ha inaugurato i picchetti della variante del Ponte Rosso, che nella migliore delle ipotesi vedrà l’apertura del cantiere nel giugno del 2010 e la conclusione nella primavera del 2014. Continuando a cercare di far dimenticare che tutti questi anni di monocolore di sinistra non hanno portato a casa nulla per queste cause, nonostante i vari sindaci, presidenti e parlamentari di primaria importanza.

Dalla parte del centrodestra poi assistiamo da tempo agli annunci-spot del consigliere regionale Fabio Filippi riguardo all’imminente partenza di cantieri o a finanziamenti che sono solo da andare a prendere a Roma. Oggi si aggiunge anche la Lega Nord, che ha proposto con tanto di apposito convegno la realizzazione della fondovalle Gatta-Pianello-Giarola di Ligonchio. Questa la “fantapolitica”.

La dura realtà è invece ben altra. La situazione della statale 63 è drammatica, non solo invariata ma anzi peggiorata e sempre più pericolosa, con infinite interruzioni da Castelnovo a Reggio, con cantieri mai partiti o bloccati a metà da chissà quanto, con le gallerie ancora non a norma e spesso senza luce, con lo stesso Ponte Rosso dove bastano pochi fiocchi di neve per bloccare per ore il traffico, con il tratto da Castelnovo al Cerreto caratterizzato da muretti in stato di degrado, dissesto del manto stradale ogni centro metri, una frana nel Comune di Collagna che da un anno non vede un euro di finanziamento (il collegamento da e per importanti località, oltre che verso la Toscana, è possibile solo grazie all’utilizzo di un vecchio tracciato che era stato abbandonato decine di anni fa). La Gatta-Pianello richiede un’ordinanza di non utilizzo ogni volta che aumenta il livello del fiume Secchia, quando va bene, perché ci si è anche trovati con la strada spazzata via e interrotta per diversi mesi. E si potrebbe continuare.

Credo – avendo cuore i problemi della montagna e tentando, pur essendo l’Udc un piccolo partito, di dare un contributo – che non si possa più accettare di continuare ad assistere questo modo di far politica. Non abbiamo nessun interesse a scaricare le colpe, anche perché non è questo il modo per provare a risolvere un problema che riguarda tutta la popolazione del comprensorio. La nostra linea vuole piuttosto essere quella di una forza che, mettendo a confronto maggioranza è minoranza, favorisca il crearsi delle condizioni indispensabili per risolvere questi problemi nell’interesse delle persone. E’ stato il metodo utilizzato tanto tempo addietro per costruire l’ammodernamento della statale 63 con i contributi delle Colombiadi, quando invece di portare ognuno le proprie ragioni elettorali ci si è alleati nel interesse comune.

E’ un metodo da riscoprire e sviluppare (al di là dei giudizi sugli attori di volta in volta coinvolti e degli interessi di parte) se si vuole alimentare la speranza di una viabilità più moderna e sicura, condizione essenziale per uno sviluppo della nostra montagna che possa garantire un futuro a chi continuerà a scegliere di abitarla.

(Robertino Ugolotti, membro direzione provinciale Udc)

1 COMMENT

  1. Ringraziamo
    E’ con immenso piacere che il “COMITATO SS63” apprende questo risvegliarsi della politica locale e non, sulla viabilità in MONTAGNA. Che questo sia dovuto al fatto che vi è un sentore da parte dei politici “che l’aria è cambiata” non sta me a dirlo. Un dato di fatto è certo che l’opinione pubblica, ad oggi altre 3000 persone, seguono con interesse il nostro comitato, e la “riunione” indetta dalla Lega alle fonti di Poiano contava gente non solo VERDE.
    Meditate, politici, forse un NOSTRA CULPA e un po’ di cenere sarebbero ben apprezzati. Dal canto nostro andiamo avanti, il nostro treno è appena partito e la strada è lunga, ma forse un altro treno è arrivato in stazione e non partirà più.
    Meditate, gente.

    (Il comitato SS63)