Home Economia Quali garanzie per i nostri soldi nei conti correnti?

Quali garanzie per i nostri soldi nei conti correnti?

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La stampa specialistica sta aumentando gli interventi per aiutare i risparmiatori a farsi una cultura finanziaria che gli consenta di comprendere i meccanismi fondamentali e di attuare scelte consapevoli per cautelare i risparmi di famiglia. Nella trattazione una parte importante è stata dedicata negli ultimi tempi al ruolo svolto dal Fondo interbancario di tutela dei depositi come garante dei risparmi. Il Fitd è un consorzio istituito nel 1987 al quale aderiscono obbligatoriamente 259 banche (dato relativo al 31.12.2011), ovvero tutte le italiane (a eccezione degli istituti di credito cooperativo che hanno comunque una garanzia "gemella"), oltre alle banche extracomunitarie con filiali in Italia.

Sono oggetto della tutela del Fitd i seguenti rapporti: i conti correnti,  i conti deposito,  gli assegni circolari, i certificati di deposito nominativi (non quelli al portatore).

La garanzia del consorzio non opera per altri tipi di investimento quali titoli di Stato, obbligazioni, i pronti contro termine, azioni, ma in questa caso di insolvenza della banca, i detentori degli investimenti suddetti che si trovano depositati presso l’istituto di credito finito in liquidazione non corrono alcun pericolo in quanto tutto ciò non fa parte dell'attivo della banca e quindi vengono restituiti al proprietario che non incorre in alcuna procedura fallimentare.

Il meccanismo del consorzio Fitd prevede che le banche versino i loro contributi soltanto in caso di necessità a chiamata entro 48 ore. Il recente decreto legislativo n. 49 del 24 marzo 2011 ha spostato il limite massimo della garanzia da 103.291,38 euro a 100.000 euro e viene applicato per depositante e per banca.

È bene chiarire la casistica che è variegata: se presso una stessa banca sono intestati più conti, la garanzia massima totale per quel cliente corrisponderà a 100mila euro; se lo stesso depositante è invece titolare di più conti presso istituti di credito differenti, godrà di una garanzia fino a 100mila euro per ciascuno dei conti a lui intestati; nel caso di conti cointestati, ciascuno degli intestatari gode di una garanzia massima di centomila euro.

Le modalità di rimborso si attivano automaticamente in tempi piuttosto brevi: entro 20 giorni (prorogabile eccezionalmente di altri 10 giorni) dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta della banca. In realtà il Fitd è dovuto intervenire poco frequentemente e su banche di piccole dimensioni: gli ultimi interventi sono stati nel 2011 per i depositari della Banca di Girgenti e della Cassa di Risparmio di Prato.

In definitiva, il consiglio che di solito si sente è che se si ha il timore di default della propria banca è conveniente distribuire i risparmi liquidi su più conti in diversi istituti di credito senza superare la soglia di liquidità dei 100mila euro, per ogni intestatario, in modo da garantirsi, in caso di default, un rimborso totale.

Tuttavia anche in tal caso non si avrebbe assoluta certezza d tutela, perché a fronte di un evento sistemico che colpisse più istituti contemporaneamente anche di medie dimensioni, l’evento assumerebbe proporzioni tali che il Fitd – con molta probabilità - non potrebbe far fronte a tutti gli impegni.

Come ha già chiarito il Fmi (Fondo monetario internazionale) non esistono investimenti sicuri. E tale sicurezza non è offerta neppure dai titoli di Stato che ormai vengono acquistati con rendimento negativo, come sta accadendo per i titoli di stato della Germania dove gli investitori pagano per tenere parcheggiato il loro capitale, e non ottengono alcuna remunerazione.