(…) “Si apra a questo spirito una fossa,
il sangue suo fumante oscura il volto,
il guardo sempre fisso è a me rivolto.
O terra, ingoia e copri quelle ossa.
O streghe dell’inferno vi scongiuro,
svelate il mio destino e il mio futuro!” (…)
* * *
Con questo sonetto Macbeth invoca le streghe per svelargli quale sarà il suo futuro dopo che ha compiuto il delitto dell’amico generale Banquo. La tragedia shakespeariana è stato il punto di partenza dal quale il compianto maestro Romolo Fioroni nel1997 ha liberamente tratto questo Maggio che verrà rappresentato dalla “Società del Maggio costabonese” domenica 22 luglio, alle ore 15,30, presso la rinnovata “Carbonaia” di Costabona.
Il componimento venne rappresentato allora presso il parco della Fondazione Magnani-Rocca di Parma e successivamente al Teatro dell’Arte di Milano, con enorme successo. Poi, nel 2003, su idea del regista Paolo Brunatto, venne realizzato un prezioso documentario del suddetto componimento per Rai International con successive messe in scena dello stesso nell’estate a Costabona.
E, dopo 9 anni, l’associazione costabonese - che lo scorso anno ha festeggiato le 50 stagioni ininterrotte di attività - ha deciso di ripresentare al pubblico questo copione.
Oltre alla data di questa domenica, il “Macbeth” verrà rappresentato anche domenica 12 agosto a Casalino di
Ligonchio e mercoledì 15 agosto sempre nella magnifica cornice dell’anfiteatro naturale della “Carbonaia” costabonese.
Per seguire al meglio l’opera sarà a disposizione del pubblico il copione del componimento.
L’accompagnamento musicale sarà curato come sempre dal violino di Emanuele Reverberi, dalla fisarmonica di Paolo Simonazzi e dalla viola di Filippo Chieli.
Inoltre saranno in vendita un cd che raccoglie le voci del passato della “Società del Maggio costabonese” e, per gli appassionati, le cartoline con speciale annullo filatelico realizzate lo scorso 15 agosto in occasione del 50.mo di attività ininterrotta svolta.
Con forza e rinnovato entusiasmo si cerca a Costabona di mantenere intatta questa antica forma di teatro popolare “povera”, ma profondamente “genuina” che, in momenti dove certi valori stanno scomparendo, permette di riscoprire la bellezza dello stare assieme facendo ancora “sana” cultura.
Ragazzi, comprate le cartoline, stanno finendo… Credetemi, è un investimento… rarissime ormai… Scherzo, questo è un vero invito al Maggio… Vi aspettiamo numerosi…
Ciaoooo a tutte le fans di Re Norreno….
(Sauro Costi)
era da più di dieci anni che non riuscivo di andare a vedere/sentire un Maggio, portai allora mio padre alla Carbonaia un ferragosto a vedere “Ifigenia” credo, sempre del grande Maestro Fioroni; è stato molto bello tornare dopo tanti anni e vedere questo “MacBeth”, vedere anche volti giovani impegnati nella rappresentazione; emozionante, coinvolgente (come vorresti essere anche tu protagonista in quei duelli incruenti ma così pieni di pathos), commovente, e divertente; alla fine senti che hai visto qualcosa non comune, qualcosa che potevi vedere negli anni ’60, negli anni ’20, alla fine del ‘800, con lo stesso immutato spirito dei protagonisti, la voglia di cantare, di mantenere una tradizione nostra, anche se forse condivisa e appresa da “cugini toschi” noi “lombardi” che “di la’”andavamo a cercare pascoli invernali, vino, sale, o a portare legna e castagne; complimenti alla Società del Maggio Costabonese, anche grazie a loro il Maggio è vivo: Viva il Maggio.
(Stefano Curini)
Grazie Stefano del bel commento e, soprattutto, grazie della tua partecipazione a nome della Società del Maggio Costabonese!… Le tue parole sono di grande soddisfazione per chi, da tempo, si impegna per cercare di far cultura in un modo sicuramente “diverso”, forse “povero” e che oggi può apparire superato ma… per noi che lo viviamo “da dentro” un modo straordinario che ci permette di mantenere vivi i ricordi della nostra gente e della nostra terra! Alla prossima… in Carbonaia!…
(Aurelio Corsini)