Home Cultura Mercoledì 11 luglio ore 21 serata archeologica a Castelnovo ne’Monti

Mercoledì 11 luglio ore 21 serata archeologica a Castelnovo ne’Monti

14
3
Scavi a Campo Pianelli anni 73/74

Potrebbe essere un anno di quelli da ricordare il 2012 per la ricostruzione dell’identità e della storia di Castelnovo Monti e della Pietra di Bismantova.

Sono infatti in fase di preparazione alcune nuove campagne di scavi, che saranno condotte direttamente da professionisti dei Musei Civici di Reggio Emilia e dell’Università di Bologna, tese ad esplorare di nuovo l’area di Campo Pianelli, dove in passato sono stati rinvenuti reperti di grande importanza.

Spiega l’Assessore alla cultura di Castelnovo, Francesca Correggi: “Mercoledì 11 luglio parleremo appunto del passato e del futuro della ricerca archeologica a Bismantova in centro storico, in piazza Unità (dalle ore 21). Alla serata saranno presenti Iames Tirabassi, archeologo dei Musei Civici di Reggio, Nicola Mancassola, archeologo dell’Università di Bologna, e Marco Podini Ispettore della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna. Potrebbe essere davvero un momento di grande importanza, visto che una ripresa degli scavi e degli studi sull’area di Campo Pianelli è attesa da molti anni. Era il 1864 quando i fratelli Rubini, proprietari di un appezzamento pianeggiante in zona Campo Pianelli, lavorando e dissodando il terreno, portarono alla luce i primi reperti di quella che si rivelò essere un’antica area di sepoltura.

Reperti

Nel 1875 fu personalmente don Gaetano Chierici a condurre la prima campagna di scavi sull’area. Da subito iniziarono a venire alla luce ossuari decorati, monili, corredi funerari completi, databili all’Età del Bronzo finale, anche detto Protovillanoviano. Ma anche reperti dell’Età del Rame finale (Cultura del Bicchiere Campaniforme), dell’Età del Bronzo media e recente, ed etruschi, tanto che per tutti a Castelnovo la zona  è rimasta poi nella definizione comune “il cimitero etrusco”. Questi reperti oggi costituiscono una delle collezioni più importanti dei musei reggiani. L’ultima, breve campagna di scavi nell’area è però datata al 1981, e restano ancora molte le zone ove effettuare rilievi e le domande a cui dare risposte: ad esempio, se quella rinvenuta era la sola necropoli esistente, ed inoltre dove era posto l’abitato coevo? Saranno quindi senza dubbio di grande interesse sia la serata dell’11 luglio che i risultati che emergeranno dagli scavi. Anche perché oltre alla zona di Campo Pianelli, sarà presa in esame anche una ristretta area della Pietra di Bismantova, da archeologi specializzati nel periodo medievale, in cui rimangono i pochi resti del castello che dominava anticamente sulla rupe, probabilmente di origini bizantine. Una serata storica dunque, non solo per i temi affrontati ma per l’importanza che potrebbe segnare per gli studi sullo sviluppo e sulle radici del nostro paese”.

Per informazioni sull’iniziativa: biblioteca comunale tel. 0522610204-273, mail [email protected]

 

3 COMMENTS

  1. Bene questa è una grande notizia.
    Però vorrei lanciare un appello a tutte le istituzioni,il parco e il comune di Castelnovo in primis.(che da quanto ho appreso non hanno contribuito in alcun modo al finanzimento dei lavori).
    Visto il periodo di grande crisi,credo che una opportunità come questa non debba ancora una volta passare cosi come se niente fosse,la cultura è una grande risorsa cerchiamo di sfruttarla nei migliori dei modi,ricordo che gli ultimi scavi risalgono al 1973 e credo che molte persone non sappiano nemmeno dove siano stati fatti..
    Credo che tutti sappiano quanto possa essere importante una risorsa come questa, un sito archeologico attira gente,se curato nel modo giusto, ancora di piu’ sotto un’opera d’arte naturale come la pietra,se poi il tutto accompagnato da un museo da mostre, gite, attività didattiche e molto altro ancora,non potrà fare altro che portare benefici e rilanciare l’economia della nostra montagna. Concludo dicendo che sarebbe un vero peccato rilasciare ancora una volta al suo destino scoperte importanti come queste e soprattutto che i reperti che verranno riportati alla luce non finiscano ancora una volta in fondo a una cantina buia e umida senza che nessuno le possa ammirare
    (Fabio)